Obesity Day, è la giornata che l’Associazione di Dietetica e nutrizione italiana dedica alla sensibilizzazione e informazione, come ogni anno ricorre il 10 ottobre. È una patologia tipica delle società del benessere, in particolare di quelle occidentali, dovute alla cattiva alimentazione e alla vita sedentaria. In occasione della campagna “Obesity Day 2016” la dott.ssa Elisabetta Morini, specialista in Endocrinologia e socia SIO (Società Italiana di Obesità) sarà a disposizione fino a sabato 15 ottobre, previo appuntamento telefonando al numero 0941563158, per colloqui gratuiti di informazione e consulenza, valutazioni del grado di sovrappeso e l’individuazione dei percorsi terapeutici nutrizionali più appropriati alla persona.
L’obesità è motivo di complicanze della salute che portano fino alla morte. È la principale causa di morte prevenibile in tutto il mondo con incremento della patologia in adulti e bambini. È per questo che ogni anno l’ADI dedica una giornata ad essa con diversi tipi di iniziative in tutta Italia.
“Camminare è salute” è il motto della 16ma edizione dell’Obesity Day. Una “giornata del paziente” in cui il personale sanitario specilizzato come la dottoressa Morini di Brolo sarà a disposizione per colloqui gratuiti di informazione e consulenza, valutazioni del grado di sovrappeso e l’individuazione dei percorsi terapeutici nutrizionali più appropriati alla persona.
Che cos’è l’obesità?
L’obesità è una malattia che si caratterizza per un accumulo patologico di grasso corporeo con conseguenze anche importanti per lo stato di salute e la qualità di vita. L’obesità è uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale e incide in maniera decisa sulla durata della vita perché può comportare l’insorgenza di pressione alta, diabete mellito, apnee notturne e patologie cardiovascolari.
Una affidabile modalità per misurare il sovrappeso è il calcolo dell’indice di massa corporeo o body mass index (BMI). Questo va da valori di 20-24.9 in un soggetto normale a valori di 25-29.9 nel soggetto sovrappeso e supera la soglia di 30 kg/m2 nell’obeso.
L’indice di massa corporea però non è l’unico dato utile nella diagnosi di obesità, anche perché fornisce un’informazione incompleta. Il BMI infatti non misura direttamente il grasso corporeo e non distingue tra massa magra e massa grassa, per cui, per esempio, un atleta può avere un BMI corrispondente all’obesità ma non per questo esserne affetto.Dunque non tutto il grasso è biologicamente uguale, l’obesità centrale e la quota di grasso viscerale sono infatti i migliori indici di rischio metabolico e il calcolo del rapporto vita/fianchi è un pratico metodo per misurare la distribuzione del grasso corporeo.
L’obesità è, in genere, dovuta a uno squilibrio tra apporto e consumo energetico. Questo sbilanciamento tra le calorie assunte e quelle consumate comporta un accumulo di grasso in eccesso. Gioca dunque un ruolo fondamentale lo stile di vita, in particolare la sedentarietà, l’alimentazione, la quantità e la qualità del sonno notturno.
Condurre una vita poco attiva e improntata alla sedentarietà riduce la possibilità di bruciare calorie. Queste invece vengono ben consumate attraverso l’esercizio fisico e le consuete attività giornaliere.
Un altro fattore che può causare un aumento del peso corporeo è l’alimentazione. Una dieta che preveda un’eccessiva introduzione di calorie e abitudini alimentari non salutari sono decisive nel contribuire all’obesità.
Occorre prestare attenzione poi anche al periodo del post parto: alcune donne dopo il necessario aumento di peso dovuto alla gravidanza talvolta faticano a ritornare nella norma. In alcuni casi questo può contribuire allo sviluppo dell’obesità.
Più raramente l’obesità è dovuta a condizioni genetiche o malattie endocrine.
Obesità…una terribile pandemia
L’obesità è un importante fattore di rischio per molte malattie e purtroppo oggi si presenta in forma di temibile pandemia; le stime globali dei costi economici di obesità e sovrappeso variano ma tutti concordano sulla portata generale del fenomeno.
La tendenza all’aumento di sovrappeso e obesità sia infantile che adulta è presente in tutto il mondo, non riguardando più solo i Paesi sviluppati o i redditi più elevati.
Oggi, a livello mondiale, quasi la metà dei Paesi è alle prese sia con il problema della denutrizione che con quello del sovrappeso e dell’obesità, coesistendo talvolta malnutrizione e obesità spesso nella stessa comunità, a volte perfino nello stesso nucleo familiare.
Siamo di fronte ad un fenomeno di multidimensionale al cui trend contribuiscono diversi fattori: il cambiamento delle abitudini alimentari, l’incremento delle calorie consumate, il decremento dell’attività fisica con scarsa propensione all’esercizio fisico e, nello specifico per i paesi in via di sviluppo, anche un cambiamento metabolico correlato allo scarso adattamento verso un regime alimentare virato su cibo a basso costo e di immediata fruibilità ( junk food).
E la dieta mediterranea?
La dieta mediterranea più che una realtà è rimasta un mito, anche in Italia, soprattutto nelle regioni del Sud, dove i dati sull’obesità mettono in allarme e le proiezioni per i prossimi anni non incoraggiano certo all’ottimismo. I risultati attesi erano ben diversi, almeno nel meridione, abbondante di frutta e verdura, e invece no, lo stile mediterraneo che vogliamo esportare ovunque è stato abbandonato, in particolare da chi vive in contesti di disagio economico e culturale; ma non si mangia meglio nelle altre parti della nostra penisola.
I dati sono chiari: l’obesità è la nuova “malattia della povertà”; i cibi più salutari in genere costano di più e anche frutta e verdura fresca non sono sempre a buon mercato, allora se ne fa a meno optando per i prodotti confezionati low cost e ricchi di conservanti.
Obesità e sovrappeso: conseguenze per la salute?
E’ prmai nota da tempo la correlazione tra l’aumento dell’indice di massa corporea (BMI) e il rialzo dei valori medi della pressione sanguigna, ma oggi sappiamo anche che l’eccessivo sovrappeso in età adolescenziale aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di neoplasie, con effetti deleteri sulla nostra salute esponendo l’organismo a gravi complicanze, dalle apnee notturne all’ipertensione all’insorgenza di malattie metaboliche come il diabete o malattie cardiovascolari, come ictus e infarto e a tumori ormono-dipendenti e del tratto gastrointestinale, senza trascurare le malattie degenerative delle articolazioni portanti, come il ginocchio, complicazioni molto diffuse dell’obesità e del sovrappeso, rappresentando così per i prossimi anni un’emergenza sociale con enorme impatto sulla spesa sanitaria.
L’obesità infantile….la prevenzione inizia in gravidanza
L’obesità sta assumendo di anno in anno dimensioni sempre più preoccupanti e l’allarme riguarda anche i bambini, specie quelli in età scolare, con una sorprendente percentuale di incidenza.
L’eccessivo accumulo di grasso è già un pericolo conclamato tra le nuove generazioni e i dati indicano che le prevalenze più alte si registrano nelle regioni meridionali. Tra le cause, ci sono ovviamente abitudini alimentari scorrette come saltare la prima colazione, abbuffandosi a pranzo; mangiare poca frutta e verdura ed eccedere nel consumo di bevande zuccherate e gassate senza trascurare la troppa sedentarietà.
Autorevoli studi hanno dimostrato che si possono rischiare sovrappeso e obesità già dai primi tre anni di vita, ecco perché l’alimentazione in questa fase della vita, ma già nei 9 mesi di gestazione, è di fondamentale importanza, infatti un eccessivo aumento di peso in gravidanza sembra correlato al sovrappeso e all’obesità del nascituro a nei primi anni di vita, condizione che poi permane durante la crescita nella maggior parte dei bambini. Durante la gravidanza la futura mamma non deve quindi, come si usa dire, mangiare per due, ma scegliere quantitativamente e qualitativamente le sostanze alimentari adatte a sé e al bambino. È inoltre importante lo stile di vita generale: in assenza di patologie che la precludano, dovrà praticare un’attività fisica regolare, che migliora l’esito della gravidanza, contiene l’aumento di peso e riduce il rischio di depressione dopo il parto.
Perché la prevenzione è importante?
Le principali cause del sovrappeso dell’adulo come del bambino sono sicuramente rappresentate da uno scorretto stile di vita e da abitudini alimentari errate: saltare la colazione, consumare una merenda eccessivamente calorica, mangiare poca frutta e verdura e bere bevande gassate; a tutto ciò vanno aggiunte la sedentarietà dei bambini e la scarsa attenzione al controllo dell’alimentazione in gravidanza che finisce per super-alimentare il bambino, condizionandone il peso futuro. Dunque per prevenire innanzitutto una corretta alimentazione associata sempre all’esercizio fisico, prediligendo le attività aerobiche (con sport che non affatichino eccessivamente le ginocchia, come il nuoto), e un impegno iniziale minimo da aumentare progressivamente.
Qualche consiglio per contrastare sovrappeso ed obesità?
Innanzitutto diversificare la nostra alimentazione cercando di mangiare ogni giorno molti cibi differenti per variare la dieta e per il piacere del palato.
Occorrono vitamine e minerali diversi per stare bene e non esiste un singolo alimento in grado di fornirli tutti insieme, infatti solo diversificando il più possibile la dieta e bilanciando le varie scelte nel tempo, si raggiunge il giusto equilibrio!
Mai perdere di vista il l’importanza della colazione , “pasto fondamentale”, poiché il corpo ha bisogno di energia dopo il sonno (a digiuno può mancare la concentrazione necessaria per affrontare gli impegni scolastici o lavortivi) , e saltare un pasto, in particolare la colazione, può causare fame incontrollata, che spesso porta a mangiare troppo e in modo sconsiderato ai pasti successivi.
Stile di vita mediterraneo consumando cibi ricchi di carboidrati, che devono apportare quasi la metà delle calorie della dieta; tra questi, oltre pasta e pane, da assumere con moderazione, vi sono cereali per la colazione, frutta e verdura, consigliate ai pasti oppure come spuntino. Questi alimenti forniscono vitamine, minerali e fibra. L’obiettivo è di mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno.
Per star bene è necessario assumere anche una certa quantità di grassi nella dieta, ma un eccesso di questi alimenti, specialmente i grassi saturi, può nuocere alla salute, occorre dunque bilanciare la scelta degli alimenti.
Bere molto perché il corpo è costituito, per metà, da acqua. Sono necessari almeno 6 -8 bicchieri di liquidi al giorno, di più se fa molto caldo o se si pratica sport.
Movimento è salute , perchè la forma fisica è importante per la salute del cuore e per la solidità delle ossa bisogna quindi cercare di fare un po’ di moto ogni giorno scegliendo un’attività piacevole per essere sicuri di continuarla. Eccesso di calorie e carenza di movimento possono determinare un aumento di peso. Un’attività fisica moderata aiuta a bruciare le calorie in eccesso.
Purtroppo nel nostro Paese si fa ancora pochissima prevenzione mentre l’informazione è uno strumento importante per combattere l’obesità.
È importante sapere a quali rischi si va incontro se si abusa di cibo, soprattutto di quello spazzatura, il junk food, come merendine, dolciumi, snack super calorici con scarso valore nutritivo.
Ecco alcune regole d’oro a tavola: ridurre le quantità delle porzioni, mangiare lentamente, fare sempre colazione, consumare durante la giornata almeno cinque porzioni di frutta di stagione e verdura cruda o cotta, aumentare il consumo di legumi, utilizzare pasta e pane integrali e privilegiare pesce e carni bianche.
E poi non dimenticarsi di fare attività fisica con regolarità, modificando un pò il nostro stile di vita: andare a scuola o in ufficio a piedi, fare le scale anziché prendere l’ascensore, camminare mezz’oretta al giorno. Queste abitudini possono cambiare in meglio la nostra qualità di vita.
L’obiettivo è quello di promuovere la filosofia che concepisce l’alimentazione mediterranea come stile di vita quotidiano e non più come dieta. Alla base della nuova piramide, non vi sono più gli alimenti, ma i comportamenti come la convivialità, il movimento, il riposo, la biodiversità, la stagionalità dei prodotti, le attività gastronomiche.
In occasione della campagna ’Obesity Day 2016 promossa annualmente il 10 ottobre la dott.ssa Morini, specialista in Endocrinologia e socia SIO (Società Italiana di Obesità) sarà a disposizione fino a sabato 15 ottobre, previo appuntamento telefonando al numero 0941563158, per colloqui gratuiti di informazione e consulenza, valutazioni del grado di sovrappeso e l’individuazione dei percorsi terapeutici nutrizionali più appropriati alla persona.
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