11 AGOSTO – Sarà “Notte della Taranta” a Patti
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11 AGOSTO – Sarà “Notte della Taranta” a Patti

notte taranta banner corretto

 

ORE 21.00, piazza scaffidi – LA NOTTE DELLA TARANTA HAPPENING: SUONI, SUGGESTIONI, SUPERSTIZIONI,VOCI ANTICHE, DANZE, RITI LIBERATORI PROGETTO DI ANNA RICCIARDI, COREOGRAFIE  PATRIZIA BELLITTI, CLAUDIA BERTUCCELLI (OLTREDANZA) PUCCI ROMEO SU MUSICHE DI SALVO NIGRO ESEGUITE DAL VIVO DA FRANCO ARICO’ CHITARRA, STEFANO RUSSO BASSO LUIGI PERRONI CAJON, SALVO NIGRO FLAUTO DOLCE E MANDOLINO – ORE 23.00 – PIAZZA SAN BIAGIO CONCERTO  LAVINIA MANCUSI E I SEMILLA

pizzica

Il programma

ARTISTI IN MOSTRA .

CRIPTA SANT’IPPOLITO
DANIELA BALSAMO, LAURA COSTANTINO, SOLVEIG COGLIANI,ANGELO SAVASTA, VALERIA INGRASSIA, MATTIA PIRANDELLO, GIUSEPPE PIZZARDI

CHIESA DEGLI AGONIZZANTI
INSTALLAZIONE E DIPINTI DI LAURA COSTANTINO

SOTTERRANEO  DI SANT’IPPOLITO
SCULTURA DI GIUSEPPE BRANCATO

SCALA ANTICA DI VIA MONASTERO
IL CARRETTO SICILIANO è STATO GENTILMENTE CONCESSO DA CLAUDIO RUBEIS E ALBA ZUCCARELLO
notte taranta patti 2 2016

LA MIA TARANTULà MI MUZZICA LU PEDI, PEDI CU PEDI  

mo’ si ni veni

 la mia tarantùla commu veni  si ni va’.  

Zu Paulu Betta

Patti Marina 1978

lavia semilla

l progetto prende spunto da una delle tradizioni più affascinanti  dell’Italia del sud, la taranta: per il suo  appeal, così intrisa di mito antico,di sacro e profano ,di estatica necessità di guarigione, di rito liberatorio dal veleno” ma anche dal maleficio, dal mal d’amore, di danza come liberazione, di musica sfrenata e allegra che esalta le passioni, spinge e sollecità a pregnanti  contaminazioni tra le tradizioni  musicali e rituali del Sud , con la Sicilia in particolar modo.

Nelle   tradizioni di civiltà classiche, forte era il collegamento con la catarsi musicale nei riti dionisiaci delle melodie delle Baccanti o Maenadi, tradizione praticata in tutta la Grecia e la Magna Grecia. E così dicasi per tutte le pratiche protomediterranee e afromediterranee dove si fa riferimento a modalità simili diesorcismo attraverso la musica tribale e popolare

tindari festival 2016 locandina

I segni identificativi della cultura popolare mediterranea ispirano gli artisti protagonisti di questo happening.la taranta/tarantella, si intreccia con ritmi tribali e con l’evocazione di una gestualità che rimanda ad un tempo infinito senza l’urgenza del  quotidiano  oppressivo e sterile. C’è qui l’espressione  d’una passione meridionale ancestrale I canti dialettali diventano  canti universale della nostra terra.Gli artisti  hanno colto le  suggestioni accattivanti di questo tema e  con l’intersecarsi  di punti di osservazione diversi,  hanno creato un allure magica.

Il confine tra gli spettatori e i performers è sottile quasi  a voler sradicare qualunque barriera che  possa inficiare il fluire emotivo  necessario per “sanare” la comunità” , la collettività.

artisti tindari 2016

 E come non cogliere,  anche la valenza apotropàica della taranta/tarantella che allontana e depotenzia le influenze maligne;   le invocazioni religiose tramandate a voce, nei ricordi degli antichi  si mescolano con antichi scioglilingua e cunti, preghiere e effetti benefici di antichi antidoti contro i  mali (sarà lì’ultima sezione dell’happening).

E se zu Paulu Betta, nel lontano  ’78, tra racconti e canti, consegnò ad Otello Profazio una divertente e maliziosa taranta-pizzica siciliana, oggi si rinnova la tradizione;Oggi gli stessi figghi da Marina, rielaborano la tradizione  Francesco Saporito,  ha  scritto un testo dirompente, cogliendo  la visceralità di questa tradizione messo in musica  con il solito piglio fresco e sperimentatore da Salvo Nigro. E Ringrazio per questo. la felice intuizione di Patrizia Bellitti!

Per apprezzarne la poesia, il cui eroe è l’amore, che si vede nascere, aumentare, lottare e vincere, bisogna veder danzare questa poesia sotto i cieli che l’hanno ispirata e dal popolo che l’Italia l’ha composta». Così scrisse nel 1845  Charles Didier.

Vi aspettiamo:portate con voi la terribile e meravigliosa tentazione di lasciare l’ordinario, per qualche giorno almeno, di guardare il mondo senza filtri inibitori, e non abbiate timore di restare felicemente a piedi nudi…. impregnandovi di effetti beneficatori e liberatori.

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8 Agosto 2016

Autore:

redazione


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