Tagli e rdimensionamenti per la nuova rete ospedaliera siciliana in vista delle previte cinquemila assunzioni.
Così, secondo il decreto ancora da firmare dell’Assessore alla Sanità Gucciardi, 150 saranno i reparti degli ospedali di tutta la Sicilia destinati a sparire, tagli necessari per dare il via libera alle previste cinquemila assunzioni.
“La nuova rete non nasce dall’esigenza di risparmiare o tagliare risorse finanziarie, ma da quella ben più importante di assicurare a tutti i cittadini, ovunque si trovino, una tempestiva ed efficace assistenza, specie nelle ipotesi di patologie acute gravi, a tutela della loro vita e della loro salute”, dice l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, che ha presentato il nuovo piano della rete sanitaria ai manager di Asp e ospedali. Il piano sarà illustrato anche alle organizzazioni sindacali e la prossima settimana dovrebbe essere depositato in commissione Sanità dell’Ars. Il passaggio successivo sarà la presa d’atto da parte della giunta, quindi la nuova rete sarà operativa. La nuova rete, organizzata sul modello ‘hub’ e ‘spoke’ tra Dea, ospedali di base, ospedali di zona disagiata e di comunità, inscindibilmente legata al sistema dell’emergenza territoriale del 118, garantirà un costante presidio medico per i cittadini.
E c’è già chi comincia l’agitazione, come nelle Madonie a difesa del presidio ospedaliero di Cefalù declassato a presidio di base e che perderebbe i reparti di Neurologia, Urologia, Oncologia e Emodinamica con Utic. Un taglio che, secondo i sindacati, porterà alla cancellazione di 60 posti letto e al licenziamento di 150 dipendenti.
Infatti è in corso oggi all’ospedale di Cefalù un’assemblea dei dipendenti della struttura sanitaria. C’è forte preoccupazione per il futuro dell’ospedale e per i pazienti seguiti al Giglio. I dipendenti hanno costituito un comitato che incontrerà in mattinata il sindaco di Cefalù, mentre il presidente della Fondazine, Giovanni Albano è in questo momento in conferenza stampa.
Nel pomeriggio il presidente, alle 17, incontrerà i sindaci del distretto sanitario di Cefalù. La direzione sanitaria sottolinea che tutte le prestazioni programmate sono garantite.
Per quanto riguarda la provincia di Messina l’Hub, cioè la struttura di secondo livello, sarà il Policlinico di Messina, lo spoke, cioè la struttura di primo livello, è l’ospedale Papardo. Mentre i cinque ospedali di base sono: l’ospedale Bonino Pulejo-Piemonte, gli ospedali riuniti Milazzo-Barcellona Pozzo di Gotto, gli ospedali riuniti Sant’Agata Militello-Mistretta, l’ospedale di Patti e infine il San Vincenzo di Taormina. Lipari è classificata come struttura di zona disagiata. La centrale operativa del 118 rimane al Papardo di Messina. Le ambulanze medicalizzate saranno a Brolo, San Piero Patti, Falcone, Novara di Sicilia, Messina Nord, Scaletta Zanclea, Salina, Capo d’Orlando, Tortorici, Torregrossa, Francavilla di Sicilia, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Barcellona, Milazzo, Sant’Agata Militello. I Pta sono sei: Milazzo, Messina, Mistretta, Barcellona, Sant’Agata Militello e Lipari.
Grande successo domenica 15 dicembre al Salone Borsa della Camera di Commercio di Messina per…
Il fermo tra Sant’Agata e Buonfornello. il camion trasportava metano (altro…)
A Brolo, un nuovo tentativo di truffa è stato sventato grazie alla prontezza e alla…
Ritorna, a Barcellona PG, il presepe di Serena Lo Conti: un’opera d’arte tra tradizione e…
“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)
Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…