“A che ora è la fine del mondo?”, cantava qualche anno fa Ligabue.
Oggi se lo chiederanno anche millenaristi, fan dell’apocalisse e creduloni: la lunga attesa è “finalmente” finita. Buongiorno, oggi è il 21-12-2012.
Ovvero, la data che sarebbe stata individuata dalla profezia Maya per il giorno finale. Quello in cui a salvarsi saranno soltanto gli “eletti”, in poche aree del mondo. Come Bugarach, nei Pirenei. O la valle dei trulli tra Cisternino e Martina Franca. Centri che già gongolano perché saranno assaltati dai turisti.
Se state leggendo questo articolo, però, è “probabile” che anche voi siate ancora vivi.
Forse, l’orologio della fine del mondo non suona alle 00.00 , forse arriva in ritardo.
O forse, la fine non arriverà.
Con buona pace dei millenaristi.
SOPRAVVISSUTI –
I primi “a sopravvivere” sono stati gli abitanti dell’emisfero australe. Con l’arrivo della nuova alba, Australia e Nuova Zelanda, a quanto pare, esistono ancora. “Siamo ancora qui” , ci tengono a far sapere. Soprattutto in Rete, dove sui siti impazzano i titoli con la “mancata fine del mondo”. Ad esempio MacLeans che titola, “Australia conferma: il 21-12-2012 non è la fine del mondo”. Nonostante la profezia dei Maya e l’allarmante messaggio in rete del premier australiano Julia Gillar, che in un video diffuso in rete aveva, con molta ironia, avvertito i cittadini di non sottovalutare la profezia. In tutto il mondo, come prevedibile, non è successo nulla. “Il giorno è arrivato la Terra ruota ancora. I nostri telefoni, computer e tablet funzionano ancora, Internet è ancora in piedi. Non ci resta che sorridere, soprattutto dei millenaristi”, commenta ironico Gizmodo.com.
CREDULONI-
Eppure, non pochi sembrano credere alla teoria sull’apocalisse Maya. Lo confermano numeri e ricerche. Come quella riportata dal Bejingcream: un sondaggio condotto da Ipsos per conto di Reuters ha chiesto agli intervistati se sono d’accordo con l’affermazione: “Il calendario Maya, che alcuni dicono “finì”nel 2012, segna la fine del mondo”. Delle 16.262 persone intervistate in 21 paesi, il 10 per cento rispose di sì. Ma chi sono i più spaventati? Gli abitanti della Cina: il numero dei creduloni è del 20 per cento. In pratica, due su dieci. Poi al 13% si attestano i cittadini di Turchia, Russia, Messico, Corea del Sud e Giappone. Solo il 4% in Germania e Indonesia sembrano credere alla profezia, il 7% in Gran Bretagna, Sud Africa e Italia. Ma forse la domanda è stata mal formulata: “Più corretto sarebbe stato chiedere ’Credi che il mondo finirà nel 2012, come previsto dal calendario Maya?’, si interroga il sito.
LE PROFEZIE FALLITE-
Se la fine non ci sarà – come era ovvio per molti – non sarebbe la prima volta che i fan dell’apocalisse sono smentiti, come spiega la BBC: si pensi alle previsioni fallite del pastore Harold Camping, presidente di Family Radio, convinto che, avendo decodificato i brani della Bibbia, il grande giorno sarebbe avvenuto il 21 ottobre 2011. Si era sbagliato, evidentemente. Ed era la seconda volta, dato che aveva predetto la fine già nel 1994. Ma anche Nostradamus, nel 1555 predisse che il mondo sarebbe finito 444 anni dopo. Mentre Edgar Whisenant, un dipendente della NASA, aveva pubblicato un libro (intitolato 88 Reasons Why the Rapture Will Be in 1988, “88 ragioni per cui il Rapimento avverrà nel 1988″) che era diventato un bestseller. In cui si diceva che la fine sarebbe arrivata nel settembre 1988. Anche lui smentito. Intanto, però, in tutto il mondo le precauzioni sono state prese: un acquisto improvviso di candele – quasi da record – è stato segnalato nella provincia cinese del Sichuan. In Russia, le vendite di prodotti in scatola si sono impennate, il Primo Ministro Dmitri Medvedev ha pure esortato i sui contadini a mantenere la calma. Le autorità dei Pirenei Francesi si stanno preparando per l’afflusso record di fedeli al Pic de Bugarach, la montagna sacra, uno dei soli posti in cui gli alieni salveranno gli eletti, in base ad alcune interpretazioni.
WEB –
Tanti altri scherzano invece sulla fine “non proprio riuscita”. Su twitter spopolano già i commenti ironici, anche in Italia #confessioniprimadimorire, #finedelmondo e #maya sono i cima nella classifica degli hashtag di tendenza. Mentre buzzfeed.com si prende gioco con un video con tutti i modi strani e terribili per scomparire dalla Terra. Ma, forse, c’è ancora tempo per divertirsi a guardarli.
di Alberto Sofia http://www.giornalettismo.com