Giorgio De Angelis, fratello di Marcello, cantautore e leader dei 270 Bis nonché Senatore del Popolo della Libertà, e di Nazareno, conosciuto come Nanni, attivista di Terza Posizione, suicidato nel carcere di Rebibbia il 5 ottobre del 1980. De Angelis morì in un incidente stradale.
In famiglia, tirati su da Rosa, una signora distinta, borghese e cattolica appassionata dalla politica dei radicali per le loro battaglie civili controcorrente, erano in cinque fratelli: quattro maschi, Marcello, Nanni, Giorgio e Luigi, e una femmina, Germana. Il padre Bruno, scenografo, era un democratico con una leggera inclinazione agnostica: i grandi partiti lo lasciavano scettico, ogni tanto annullava il voto e amava l’arte.
Tutti scout e tutti fascisti, grazie al figlio di un falegname poco più grande di loro che parlava loro di Mussolini, dei balilla.
Durante gli anni di piombo suo fratello, Nanni De Angelis, fu colpito da un mandato di cattura con l’accusa di associazione sovversiva a banda armata dopo la strage alla stazione ferroviaria di Bologna del 2 agosto del 1980. Due mesi dopo fu picchiato selvaggiamente e arrestato dalla Polizia. Rinchiuso nel carcere di massima sicurezza in attesa di processo. Dopo poche ore fu trovato cadavere nella sua cella. La versione ufficiale parlò di suicidio, ma molti punti rimasero avvolti nel mistero. La salma fu portata a Poggio Cancelli, in Abruzzo, per una cerimonia privata. Al termine della stessa, Giorgio De Angelis, fu scambiato per il fratello Marcello che intanto si era rifugiato a Londra grazie all’appoggio di alcuni militanti di Terza Posizione. Nel 1986, Marcello, decise di costituirsi alle autorità italiane. Fu condannato a cinque anni di reclusione, scontandone tre. Quando ormai gli anni di piombo era al tramonto, Giorgio De Angelis, decise di proseguire la passione del fratello Nanni, il rugby. Infatti fondò la squadra“NaMau”. Il nome stava per Nazareno e Maurizio, un compagno di Liceo scomparso a soli quarantaquattro anni per aneurisma.
Il progetto prevedeva il concentramento di più entità legate alle diverse facce del rugby e l’interazione con istituzioni, società, associazioni e privati al fine di dar vita ad una realtà concreta alla disciplina.
L’obiettivo primario era rivolto soprattutto ai giovani.
Valori e formazione dell’individuo, disciplina, sacrificio, lavoro di squadra, rispetto e lealtà nei confronti dell’avversario furono gli elementi fondamentali della NaMau.
Infatti, nel 2005, vinse il campionato entrando di diritto in Serie B, sulla panchina vi era proprio Giorgio De Angelis. L’anno dopo si unì in matrimonio con Valeria, dal quale ebbe due splendide bambine, Beatrice e Sofia.
Il 26 marzo 2010 mentre viaggiava sulla sua moto per le strade della Capitale, fu protagonista di un terribile incidente.
Travolto da un pirata della strada, Giorgio De Angelis, 47 anni, morì sul colpo. Ai solenni funerali, che si celebrarono il 29 marzo nella Chiesa di San Roberto Ballarmino, in Piazza Ungheria, tantissimi militanti della destra romana e sportivi del mondo della palla ovale, per l’ultimo saluto.
Messaggi di cordoglio da “Area Destra” al “Movimento Patria Nostra”, da “A Tutta Destra” al blog per non dimenticare “Libero-mente”, ma anche dal circuito rugby stico come “Rugby Roma 2000” e “Federazione Italiana Rugby”.
La “Compagnia dell’Anello”, gruppo di musica alternativa di destra, in concerto il giorno stesso dell’estremo saluto, decise di non rinviare l’appuntamento ma di onorare la morte di Giorgio De Angelis e commemorare il quarto anno dell’anniversario di Giuseppe Di Mitri, accomunati, purtroppo, dallo stesso destino.
Infatti, alle ventuno, in via Tor di Quinto 57, il gruppo musicale esordì dal palco affermando che per gli antichi e per coloro che non avevano una concezione materialistica della vita, il passaggio, era un momento significativo, non solo di dolore, ma anche un’occasione di festa.
Durante le elezioni Regionali del 28 e del 29 marzo 2010, davanti ai seggi elettorali di via Cavour, numerosi tabelloni pubblicitari furono ricoperti da manifesti funebri in ricordo dell’esponente di destra.
Un volto, un nome e due date: Giorgio De Angelis 21 dicembre 1963 – 26 marzo 2010.
tratto dall’articolo pubblicato sul periodico a tutta destra il 26 marzo 2011
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