… mai più
A settantadue anni fa la liberazione di Auschwitz. Oggi il mondo ricorda lo sterminio avvenuto nei campi di concentramento nazisti.
Il mondo ricorda oggi quella tragedia nella giornata internazionale della memoria delle vittime dell’Olocausto. Tv, giornali, iniziative sociali in tutte le città, scuole commemorano l’orrore del genocidio ebraico con immagini, approfondimenti, trasmissioni e meravigliosi film.
Tutto ciò è giusto, anzi doveroso, poiché è importante conservare la memoria di quanto accaduto proprio per evitare che quell’orrore si compia di nuovo.
Quel genocidio non è l’unico che ha macchiato di sangue e infamia il secolo scorso, né l’ultimo in ordine di tempo, visto che dal 1945 dei genocidi e massacri ce ne sono stati parecchi, e tuttora continuano ad esserci, nel silenzio e indifferenza generale, vedi ad esempio quello che sta succedendo in Siria, sulle rotte del Balcani, lungo le spiagge del Mediterrano, in Africa.
Primo fra tutti proprio il massacro dei palestinesi ad opera di Israele (appoggiati prima dai britannici e poi dagli americani), lo Stato che più di tutti – proprio in virtù di ciò che il suo popolo ha subìto – non avrebbe mai dovuto iniziare il conflitto che va avanti da circa 60 anni e che conta un numero non precisato di vittime palestinesi, le quali ancora lottano per la sopravvivenza.
E proprio in linea col concetto dell’imparare dagli errori del passato, solo per citarne alcuni, ricordo i massacri di centinaia di migliaia di uomini, donne, bambini, anziani che si contano in India, Cambogia, Giappone, Cina, Indonesia, Madagascar, Ruanda, Congo Guatemala e tanti altri, che sono stati precedenti, contemporanei e successivi alla Shoah ebraica.
Viene onestamente da chiedersi perché si ricorda solo quella, perché gli altri popoli massacrati non vengono nemmeno citati, ricordati?
Ci sono massacri che sono più importanti degli altri?
E poi, perché dire “non dobbiamo dimenticare perché ciò che è accaduto non accada di nuovo” quando in giro per il mondo si continuano a susseguire guerre di conquista, di nuovo colonialismo, mascherate da “missione di pace”?
Oggi allora per non dimenticare lo sterminio del popolo ebraico e con stesso rispetto e senso di responsabilità Ricordiamo tutte le altre vittime.
Che fosse davvero una giornata della memoria!
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