L’organizzazione di soccorso animale “Internazionale Animal Rescue” (IAR) sentì il piccolo orangutan in una scatola di cartone ed è rimasta scioccata dalle condizioni dell’animale.
“Questo è uno dei casi più scioccanti di crudeltà e di abbandono sugli animali, anche i membri più forti e coraggiosi della squadra sono rimasti scioccati dalle condizioni del cucciolo”, dicono i soccorritori.
Per 5 mesi Gito è stato mantenuto come “un’animale domestico” da Borneo, il capo del villaggio che lo aveva pagato meno di 30 euro.
Dopo un breve periodo di tempo il capo del villaggio non ha più voluto prendersi cura del piccolo orangutan, l’ha messo in una scatola e l’ha lasciato con del latte in scatola di nuovo a morire sotto il sole.
Aveva le braccia e le gambe avvolte intorno al suo corpo, i capelli un pò bianchi e la pelle nel frattempo aveva cominciato a staccarsi.
Finalmente ha ricominciato a vivere. Purtroppo quello di Gito non è un caso isolato. Come IAR ha riportato il numero di cuccioli di orangutan orfani e vittime di abusi aumenta notevolmente.
C’è un grande pericolo che queste creature moriranno se non si interviene al più presto anche perchè le foreste del Borneo, la casa di Gito, in questi giorni sono state devastate da incendi dolosi che vengono appiccati per fare spazio alle piantagioni di palma da olio.
La produzione di olio di palma sta uccidendo tantissimi animali che si ritrovano con il loro habitat devastato, non sanno più dove andare e se non muoiono di stenti finiscono nelle mani di bracconieri o di commercianti di animali.
L’olio di palma è presente in tantissimi prodotti.
In quelli alimentari è ben indicato tra gli ingredienti.
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fonte http://new.likemag.com/
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