Gli augurui amari, tra considerazioni, accuse, analisi e denunce di Calogero Emanuele
“Un paese allo sbando ma un luccichio di luci natalizie, anche originale, gradevole e delicato. Ma cosa nascondono le luci scintillanti della piazza?”. Se lo chiede nella sua nota il sindacalista Calogero Emanuele che aggiunge “Un paese a lutto si dovrebbe tingere di nero e non è il caso che accenda le luci, forse sarebbe il caso di accendere i fari per scoprire MENZOGNE, FALSITA’, VERITA’, ALTARINI, INCIUCI, VERGOGNE”.
E continuando aggiunge “Un paese nelle mani di chi aspetta di spegnere il faro della scena politica, ma in fondo in fondo le scomode sedie del Municipio sono “comode” e hanno un certo fascino per gli avvezzi ai tornaconti personali. Non ha importanza se gli uffici comunali restano “al freddo e al gelo” tanto è NATALE e i dipendenti sono quasi tutti avversari politici;Non ha importanza se non pagano lo stipendio già dal mese di ottobre, tanto gli oltre 70 dipendenti sono avversari e non tengono famiglia e figli che vorrebbero godersi le feste. Un morìa lenta e progressiva di un paese che “C’ERA UNA VOLTA””.
Ed alla fine – il post integrale è leggibile sul profilo facebook di Emanuele – lui conclude così:
SPERO TANTO CHE LE FESTE POSSANO SERVIRE PER RIFLETTERE, PER PENSARE, PER PONDERARE, PER TIRARE FUORI L’ORGOGLIO E IL SENSO DI APPARTENENZA
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