La storia di Mimmo Caranna è lunga, quasi quanto i suoi ottantaotto anni di vita. Non si è fermato un attimo, tra lavoro e responsabilità, tra bella vita e una sana passione politica – che negli anni sessanta – lo portò, a fianco al vecchio onorevole Germanà, ai vertici dell’amministrazione comunale locale. Lui, dal nulla, creò il suo impero nel mondo della commercializzazione degli agrumi, in una Brolo che iniziava a crescere. Fino alla fine “don Mimmo” ha sorriso alla vita, pur acciaccato, tra amici e famiglia… prendendo anche qualche senso unico di troppo che tutti gli perdonavano. Oggi sono dieci anni che andato via.
Un pezzo di storia del paese ecco cosa è stato Domenico Caranna, per tutti Mimmo.
Amico di tanti, tra i fidati consiglieri di Nino Germana, l’onorevole che per tanti lustri fu sindaco del comune, un vero imprenditore, aveva carisma e stile. Generoso, loquace, amava la buona tavola e le belle macchine, ma sopratutto vivere bene.
Mimmo Caranna, nato nel 1918, da giovanissimo avendo perso il padre, don Pippo, quando era poco più che un fanciullo, iniziò presto a guardarsi intorno per decidere cosa fare da grande, in un quartiere, quello della Marina, dove la povertà si tagliava con il coltello.
A Brolo in quel tempo per lui c’erano poche alternative, spezzarsi la schiena nei magazzini dove si lavoravano gli agrumi, fare il pescatore, andare sotto padrone a lavorare nei campi.
Fece un’altra scelta, provò a studiare, sino al Magistrale, dai preti, ma ad un certo punto mollò provando a lavorare.
La guerra era finita da poco, c’erano grandi prospettive, l’Italia ripartiva. Lui aveva intuito.
Vedeva nell’oro giallo degli agrumi quello che altri non osavano guardare.
Poi un incontro fortuito, quello con Dotto.
Un imprenditore piemontese, che credette nei sogni di Mimmo.
Lui investì in Sicilia, e Brolo ebbe un nuovo grande magazzino di limoni.
Altri vagoni da riempire, altri carichi di agrumi da far partire dal binario morto della stazione, carichi dei prodotti che uscivano dalle nuove “stufe” allestite in fondo al magazzino; agrumi che si impaccano nelle gabbiette di legno, che si incartavano nella carta velina con i colori del paese.
Mimmo Caranna era diventato l’imprenditore che lui voleva.
Viaggiava, aveva charme e tornando da Torino – dove spessissimo si recava per affari commerciali – c’erano regali per tutti mentre sfoggiava sciarpe e cappelli sui cappotti di cachemere.
Mimmo era un uomo di successo, affermato.
Cambiò la storia di tanti. Come cambiava rapidamente Brolo, erano i tempi di Mariano Scarpaci e della sua epopea in Francia, nasceva il Capob, l’Edilcasa era un’azienda dal vago sapore socialista, i fratelli Ziino erano dei competitor importanti nel mondo dell’export degli agrumi. Ancora l’edilizia doveva avviarsi sulla strada del suo exploit e l’imprenditoria legata ai grandi lavori pubblici era tutta in divenire.
Caranna al tempo acquistò delle grandi barche per modernizzare la pesca locale, costruì case, in una di queste trovò alloggio la Caserma dei Carabinieri, erano i tempi del maresciallo Trovato.
Poi arrivano i figli, avuti da donna Tindara la sua compagna per una vita.
Il tempo incalza e Mimmo Caranna vede arrivare la crisi del settore agrumaio, poi smobilita tutto, va in pensione, ma rimane sempre un “personaggio”, fino alla fine, non lesinando mai di dar consigli, quelli giusti, di far le coccole al suo inseparabile “Rudy”, il cane lupo che lo seguiva ovunque lui andasse, correndo appresso all’850Fiat, color senape, per tutto il paese.
Una lunga vita, vissuta intensamente, fatta di tantissime luci, poche ombre, che oggi rammentiamo, e ripercorriamo, vedendo anche le foto che pubblichiamo, e nelle quali ci sono ritratti tanti amici, volti noti, che sono andati via anche loro, e ne ricordiamo le sue qualità intellettuali, umane, valoriali di un uomo di altri tempi.
Lui, una generazione più grande dei più giovani “vitelloni” brolesi, ha guardato con attenzione e curiosità, come un buon padre, la Brolo che cambiava, la Pro Loco che allora si formava, il circolo artigiani, che tentava di uscire dl ruolo di semplice luogo del gioco delle carte.
Lui conosceva tutti e tutti lo rispettavano.
E oggi – a dieci anni dalla morte – Micio, il più piccolo dei figli, arrivato quando già era tra gli “anta” scrive di lui sui “social”, in maniera semplice, aperta, di cuore e con grande sensibilità, tratteggiandone un profilo intimo e vero: “Dieci anni: caro papa. Carissimo papa mio ci rivolgiamo a te senza veli come ora tu ci vedi dal cielo. Ci vedi e ci riconosci quanto ti abbiamo amato e rispettato come tu hai amato e rispettato me e i miei fratelli e le tue nipotine”.
Così viene fuori un volto sorridente di un “grande papà presente e giocherellone ma al momento giusto anche severo e vigile” che continua a rimanere vivo nel cuore di donna Tindara e dei figli Santina, Pippo, Cono, Ciccio e Micio.
Chapeau per Mimmo Caranna.
Tante storie di Brolitani e Brolesi.
Scomunicando ne ha fatto una rubrica. Ecco alcuni titoli da ricercare nell’archivio del nostro giornale.
BROLESI IN “EQUILBRIO”- CONO BARNÀ E NATALE CALDERARO, INSIEME , IN CIMA AL GOTHA DEL MONDO SCIENTIFICO MONDIALE
Brolo – Tutti meno uno
Ricordando il Vajont – E Brolo, quella mattina, pianse un suo “figlio”
Antonio Agnello – La morte di un imprenditore brolese
Brolesi – Vincenzo Stancampiano, l’arte dell’intarsio e il serio lavoro di artigianoBrolesi –
STORIE BROLESI – LA MAESTRA LETIZIA
Nuovi Poveri – L’onorevole non arriva a fine mese
STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare
SBARCHI & GUERRA – 72 ANNI ANNI FA GLI AMERICANI A MALPERTUSO
RICORDI BROLESI – Vent’anni. Quando la Tiger li festeggiò al Gattopardo
Poeti Brolesi – Vittorio Ballato
Personaggi – Brolo: l’ultimo saluto a “don Nunzio” Giuffrè
NINO SPEZIALE – “Le piene del torrente … e della mia vita”
Mangiar Bene – A Brolo c’è, da sempre, “La Quercia”
LUTTI BROLESI – E’ morto uno dei “padri” del sindacalismo sui Nebrodi.
LA STAZIONE & BROLO – L’ULTIMO TRENO
DON SABBATURI – A BROLO, LA MORTE DELL’ULTIMO ARTIGIANO
DOLCEZZE BROLESI – Armando finisce tra i quaranta pasticceri fotografati da Giò Martorana
CINEMA E UOMINI – I Vitelloni “Brolesi”
CIAO VINCENZO – Ieri i suoi funerali a Brolo
CAMERA DEL LAVORO – QUELLA DI BROLO È “UNA FUCINA DI FORMAZIONE”
BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”
Brolo e la Guerra – A 70 anni dallo sbarco
BROLO AMARCORD – Ecco la “Scuola”
BROLO “GELATO EXPO” – CHI CI SARÀ! ( storia dei bar di Brolo)
BROLO & LA GUERRA – Le foto dello sbarco
BROLO & LA GRANDE GUERRA -“CHI DIEDE LA VITA EBBE IN CAMBIO UNA CROCE”
BROLO – SI CELEBRA, TRA ANTIMILITARISMO E COMMEMORAZIONI STORICHE, LO SBARCO AMERICANO DEL 1943
BROLO – Si celebra, tra antimilitarismo e commemorazioni storiche, lo sbarco americano del 1943
BROLO – Ordigno bellico rinvenuto in mare a Malpertuso, ultimo testimone dello sbarco degli alleati
Brolesi: Joe Ziino – Un “pezzo” di paese che va via… in America
Brolesi: A “Puntidda” – L’oste di Lacco, che ha attraversato un secolo … va via.
Brolesi, Pippo Cipriano – Pescatore, “bandito & pentito”… è morto
BROLESI CHE VANNO VIA – Mariano Scarpaci il “compagno” imprenditore
BROLESI – Tra ironia e amarcord
Brolesi – Santa Lucia del ’41, quando “Ciccio” s’inabissò
BROLESI – Ricordando Carmelo Ricciardello, “inghiottito dal fango” nell’alluvione di Scaletta
BROLESI – Piccoli meccanici … era il 1955
BROLESI – Nino Capitti, “maestro pasticcere”
Brolesi – Morire per un lavoro.
BROLESI – MA QUALE SICUREZZA? I GO KART SI VEDEVANO COSÌ
BROLESI – La neve del ’62 in attesa del “Big Snow”
Brolesi – La buona pesca
Brolesi – La Bidella
Brolesi – L’atto di eroismo di Basilio Napoli
BROLESI – Indaimo e gli altri in consiglio comunale
BROLESI – GIUSEPPE BELLANTONI UN GRANDE BARITONO “DIMENTICATO”
BROLESI – E piazza Nasi divenne piazza Mirenda
BROLESI – E loro andavano all’Università
BROLESI – Don Carmelo, il “primo” telefonista
BROLESI – 1 milione di kilometri con l’Onorevole.
BROLESI – “Reverendi”
Brolesi – “Pezzi di Scuola” che scompaiono.
Brolesi – “Peppinello”
Brolesi – “All’ombra dell’ultimo sole”
Assenze – Ciao Giovanni.
Arturo Caranna – Un brolese “sovversivo”
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
AMARCORD BROLESI – La prima sagra del pesce, erano appena iniziati gli anni ottanta
A Proposito del Giro – Quando passava da Brolo, e Moser era testimonial delle gare che i brolesi organizzavano
PIPPO SOTTILE – ELOGIO AL GRANDE “PICCOLO” ATTORE
Don Cono “U Chiareddu” – Tra imprenditoria e turismo … un burbero sognatore, brolese doc, che va via
BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”
Brolesi – Si “allunga” la via dedicata a Don Carmelo Pizzino
Rivendendolo – “Ogni giorno come se fosse l’ultimo”, quando i brolesi divennero tutti attori
Brolesi – Mimmo Caranna, a dieci anni dalla sua scomparsa
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