COMMENTERA’ IL LIBRO GIOACCHINO LANZA TOMASI. appuntamento a Ficarra il 5 fennraio alle ore 18 al palazzo baronale “Milio-Ficarra”
Appuntamento, sabato prossimo alle 18, nei saloni del palazzo baronale “Milio-Ficarra” con la presentazione della ristampa del volumetto “9 Liriche” la silloge di poesie che segnò l’esordio di Lucio Piccolo sulla scena letteraria.
A commentare la pubblicazione, il prof. Gioacchino Lanza Tomasi e la prof.ssa Domenica Perrone autrice della nota al testo. Interverranno Giuseppe Piccolo di Calanovella e il sindaco Basilio Ridolfo.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività culturali e di ricerca condotte dal museo “Lucio Piccolo” istituito per volontà del figlio del poeta, Giuseppe, con la collaborazione dell’amministrazione comunale. Il museo riunisce la ricca biblioteca di Piccolo, i suoi manoscritti editi ed inediti, documenti, foto e parte degli oggetti personali. La raccolta “9 Liriche” nella sua edizione originale fu stampata in proprio dall’Autore, nel 1954, presso la tipografia “Progresso” di Sant’Agata di Militello, con una tiratura di appena 60 copie.
“Mi trovavo un giorno – scrive Vincenzo Consolo su L’Ora del 17 febbraio 1967 – nella bottega del tipografo con sette dita (tre gliele aveva tagliate la rotativa) quando entrò il barone: anche così fermo, davanti al banco, a un passo da me, fuggiva.
Parlò, e parlò di poesie, che il tipografo gli doveva stampare. E nei silenzi continuava a parlare; gli affiorava alle labbra un respiro intriso di parole smozzicate, sillabe, suoni, bolle d’un suo discorso interno irrefrenabile. Uscì il barone, ed io, incantato, non rispondevo al tipografo che mi chiedeva i soldi dei libri rilegati. Capii che la nobiltà diversa del barone era la poesia, in lui doppiamente magica. E fastosa sognante maliosa, di preziosa favola, di canto mai sentito”.
Una di quelle copie, come è ormai noto, fu inviata Eugenio Montale il quale, dalla lettura di quei pochi versi, intuì il genio letterario di Piccolo ed entusiasta lo presentò al celebre convegno di San Pellegrino. Cominciò così, con quel leggero volumetto stampato a Sant’Agata, timidamente e senza pretese, l’avventura poetica di Lucio Piccolo.
Ormai introvabile la prima edizione con la ristampa, impreziosita dai manoscritti delle poesie, il museo di Ficarra vuole offrire a studiosi ed estimatori dell’aristocratico poeta un inedito strumento di studio e di approfondimento della figura dell’enigmatico personaggio e soprattutto della sua raffinata poesia. (ftu)
Museo Lucio Piccolo – Ufficio Stampa