Ormai l’attenzione si è catalizzata sul cosa succederà, a 360°, nel caso che i contatti tra Salvatore Librizzi e Annalisa Germanà si tramutassero in qualche cosa di più.
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Nessuno nega che ci sia un dialogo tra i due candidati a sindaco.
Nessuno- di contro – lo ammette esplicitamente, di fatti i più garantistico che i contatti stanno proseguendo.
Ed ora quella ipotesi di un accordo per le amministrative di giugno diventa terreno di pronostici, di nuovi disegni, da parte degli strateghi orlandini, di ipotetici scenari.
Si disegnano i volti di chi gioisce, di chi mugugna, di chi si sente già escluso, di chi vede impoverire quello che riteneva il suo pacchetto di voti privilegiato.
La valutazione delle reciproche convenienze è certamente quello che affascina le valutazioni degli “analisti della politica locale”, ma anche chi valuta quest’accordo, un “abbraccio mortale” – gli avversari- sono attenti nel scrutare movimenti, passaggi, sospiri.
I supporter della prima ora di Salvatore Librizzi mal tollererebbero, e non ne fanno mistero, la “contaminazione” di candidati di fede Germanà dentro le liste già per certi sensi blindate dell'”avvocato”. Quindi resterebbe, in questo scenario, solo una strada da percorrere, correre con un lista propria, definita , ovviamente a sostegno di Librizzi, che possa superare lo sbarramento dei 5% – senza in questo caso raccogliere il dissenso di chi si poneva contro sia di Ingrillì che di Librizzi – e portare così propri rappresentanti in Consiglio Comunale.
E poi, aspetto rilevante politicamente, quale potrebbe essere il ruolo di Annalisa Germanà in una coalizione vincente?
E la parola vicesindaco spaventa tanti.
Di fatto i tempi stringono e l’arcano sarà svelato nelle prossime ore, sicuramente in questa settimana.
Poi si vedrà.
E a stigmatizzare il clima che si respira nel polo librizziano basta citare quanto Carlos Vinci, uno che in “paese parallelo” c’è stato da sempre, affida a facebook, la piazza virtuale che raccoglie umori, e pensieri, ma anche notizie di reato, di questa prefase elettorale:”Personalmente non condividerò l’accordo. Per anni abbiamo lavorato per costruire ben altro, che forse perde valore di giorno in giorno per dare sempre più credito a quella politica, del vincere a tutti i costi. Io amo il mio paese e per questo ho messo sempre la mia faccia in prima fila, ma questo forse non servirà mai”.
Staremo a vedere
Per la cronaca, Nicola Versaci, il giovane santagatese che anche questa volta non demorde dall’idea di candidarsi a Sindaco di Capo d’Orlando, ha rinviato il suo comizio, viste le precarie condizioni atmosferiche di sabato passato, al prossimo 16 aprile. Appuntamento alle 18.30 in piazza Matteotti.