Dopo 8 anni consecutivi di crisi, con 12 punti percentuali di Pil andati in fumo, consumi ridotti di oltre il 14% e fuoriuscita dal mercato del lavoro di 160 mila addetti, arrivano timidi segnali di ripresa in Sicilia: nel 2015 si arresta la recessione, torna a crescere l’occupazione (+2,3%), più del resto d’Italia, calano dell’0,8% i disoccupati, e ripartono i consumi delle famiglie (+7,9%).
Lo rivela Bankitalia nell’ultimo rapporto su “L’economia della Sicilia”, presentato a Palermo. Nell’anno appena trascorso, secondo un’indagine di Prometeia, torna a crescere il Pil siciliano dello 0,2%. E dalla consueta indagine della Banca di Italia, su un campione di imprese, seppur la ripresa resti debole e stenti a decollare la spesa per gli investimenti, le aziende registrano aumenti di fatturato, e oltre la metà utili d’esercizi, ma tra gli imprenditori permane un clima di prudenza. L’analisi registra un calo delle imprese attive (-0,8%) e diminuisce il numero di fallimenti.
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