
Le indagini del Compartimento di Polizia postale e delle Comunicazioni di Palermo, coordinate dal sostituto procuratore Christine Von Borries, hanno consentito di identificare il creatore sul social network Facebook del gruppo “Falcone Borsellino… falsi eroi”, riportante fotomontaggi e commenti offensivi della memoria dei due giudici antimafia, nonche’ l’autrice di uno dei commenti piu’ duri e assurdi.
Si tratta di una sorella e di un fratello, di 20 e 24 anni, lei commessa in un grande magazzino, lui disoccupato, entrambi residenti in una provincia del Nord Italia e incensurati che utilizzavano profili appositamente creati. Sequestrati un notebook e degli hard disk. I due hanno ammesso le loro responsabilita’, probabilmente senza rendersi conto della gravita’ di quanto commesso. I due sono stati, pertanto, denunciati, per i reati, commessi in concorso, di diffamazione ed istigazione a commettere reati.
Fondamentale, per la riuscita dell’attivita’ investigativa, e’ stata la collaborazione con Facebook dai cui server, ubicati in California, sono stati tratti i dati informatici sviluppati dagli investigatori del compartimento di Palermo. Il fatto sembrerebbe doversi inquadrare nel piu’ ampio fenomeno dei “trolls”, cioe’ di quegli utilizzatori di internet che, al fine di suscitare clamore nella comunita’, interagiscono con essa tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o, anche semplicemente, stupidi, allo scopo di disturbare le normali attivita’ di scambio di commenti sui vari blog di internet. Facebook e’ una finestra dalla quale entrano purtroppo anche i balordi, ma e’ uno strumento che contiene in se’ pure gli anticorpi, come dimostrano i due gruppi, cui avevano aderito oltre 20.500 persone, che chiedevano la cancellazione di quello creato dai due denunciati. (AGI) Mrg