La decima edizione della Guida Blu di Legambiente è stata presentat a Roma da Sebastiano Venneri, vicepresidente e responsabile mare di Legambiente.Dalla classifica 2010 si ritrovano 14 località italiane dove sventolano 5 vele: Sardegna sempre al timone, Puglia e Toscana a “gonfie vele”. Bene Campania e Sicilia ed ancora all’isola di Salina il premio “5 vele blu” che in Sicilia, in classifica precede San Vito Lo Capo e Noto. Quindi un ulteriore conferma, anche nell’edizione 2010 della Guida blu di Legambiente e Touring club, per l’isola di Salina che si aggiudica “5 vele blu”. Un riconoscimento (il quarto consecutivo) ampiamente meritato in quanto l’isola, pur vivendo un boom di presenze, ha conservato il fascino tipico di un luogo nel quale si sente forte il legame con la storia e la cultura.
L’isola eoliana è il primo dei tre siti siciliani ai quali sono state assegnate quest’anno le “5 vele blu”. Salina, infatti, si è piazzata all’ottavo posto precedendo nella graduatoria siciliana San Vito Lo Capo (nona) e Noto (dodicesima).
Le altre località italiane che hanno avuto assegnate le 5 vele sono: Pollica, Cinque Terre, Ostuni, Capalbio, Castiglione Della Pescaia, Nardò, Capraia, Bosa, Baunei, Posada, Otranto. In provincia di Messina solo otto centri possono far sventolare le vele di Legambiente.
Nel dettaglio:
Patti 2 vele; Spiagge consigliate: Spiaggia di Marinello
Piraino 2 vele
Brolo 3 vele; Spiagge consigliate: Spiaggia di Brolo
Capo d’Orlando 3 vele; Spiagge consigliate: Spiaggia di San Gregorio, Testa di Monaco
Lipari 3 vele; Spiagge consigliate: Spiaggia bianca, Spiaggia del Gelso, Spiaggia di Valle Muria
Sant’Agata di Militello 3 vele
Taormina 3 vele; Spiagge consigliate: Capo Alì, Spiaggia di Sant’Alessio, Spiaggia Isola Bella
Santa Marina Salina 5 vele; Spiagge consigliate: Spiaggia di Salina
I requisiti che hanno portato alla determinazione della graduatoria sono: uso del suolo, degrado del paesaggio, impatto delle attività turistiche, biodiversità, stato delle aree costiere, accesso alle destinazioni e mobilità locale, consumo e produzione di energia, consumi idrici e sistemi di trattamento delle acque reflue, produzione e gestione dei rifiuti, struttura sanitaria e sociale, sicurezza alimentare e produzioni tipiche di qualità, opportunità e qualità della vacanza, iniziative per il miglioramento della sostenibilità.
Le “vele blu” sono state presentate venerdì scorso a Roma da Sebastiano Venneri, vicepresidente e responsabile mare di Legambiente, Alberto Dragone, direttore editoriale Touring Editore, Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Turismo, Stefano Donati dell’Istituto di ricerche ambiente Italia.