Parla la mamma di Denise Pipitone. Piera Maggio non si arrende alla scomparsa della figlia e attacca: «In galera ci vanno solo i ladri di polli, mentre i ladri di bambini, i mostri crudeli girano per le città». Il video di Italo Zeus che la ricorda.
Lo sfogo della madre
«Sono trascorsi dodici anni senza mia figlia, senza verità e giustizia — ha scritto sul blog cerchiamodenise.it — e i colpevoli sono liberi di vivere la loro vita, indisturbati. In galera ci vanno solo i ladri di polli, invece i ladri di bambini, i mostri crudeli, girano per le vie della città, apparentemente tranquilli». Uno sfogo che manifesta un dolore mai sopito. «È uguale al primo giorno — prosegue — perché per me nulla è cambiato, questo lo dico per coloro che pensano o credono che il tempo lenisce il dolore, non il mio, non in questo modo, così vile, barbaro e crudele. Il sorriso da anni mi è stato spento, ma in qualche modo riesco a regalarne qualcuno, non per questo vivo bene e finché non c’è giustizia non ci sarà mai pace».
I processi
Una giustizia che in questi anni ha celebrato due processi: uno a Marsala in Corte d’Assise e quello d’Appello a Palermo. In entrambi i giudizi, però, Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise (entrambe sono nate dallo stesso padre, il muratore Piero), è stata assolta dall’accusa di concorso in sequestro di minore. I giudici non hanno ritenuto le prove degli inquirenti sufficienti per una sua condanna. Condanna a due anni che, invece, era stata inflitta in primo grado a Gaspare Ghaleb, ex fidanzato di Jessica, per il solo reato di false dichiarazioni al pubblico ministero. Pena che , in secondo grado, è stata dichiarata prescritta. Adesso si attende il ricorso in Cassazione annunciato sia dalla procura sia dalle parti civili.
La scomparsa e le piste investigative
Facendo un passo indietro, il mistero della scomparsa di Denise era iniziato un’assolata mattina, poco prima di mezzogiorno, del primo settembre 2004 di 12 anni fa. Sembrava una delle tante belle giornate di fine estate in cui i bambini a Mazara del vallo si divertono a giocare nel dedalo di viuzze del centro storico. Il dramma, però, si era consumato in un attimo. La nonna di Denise, dopo aver cucinato, si affaccia sulla porta di casa per chiamare la nipotina ma non la trova. Scattano subito gli appelli della famiglia e l’Italia intera si mobilita dopo le interviste sui giornali e le apparizioni in televisione della mamma-coraggio Piera Maggio. Una svolta investigativa sembra arrivare, nel maggio del 2005, quando si ipotizza un presunto rapimento da parte di zingari: si pensa a una vendetta familiare. Sotto la lente finisce la sorellastra Jessica Pulizzi, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni. Le accuse si basano, soprattutto, sull’interpretazione di un’intercettazione ambientale nella quale la ragazza avrebbe detto alla madre: «Io a casa c’a purtai». In aula, in primo grado, l’accusa prova a sostenere che nutriva un astio profondo nei confronti di Piera Maggio che aveva avuto una relazione con suo padre, Piero Pulizzi, dalla quale appunto era nata Denise. Da qui sarebbe scattata la decisione di «punire» la madre con il rapimento della figlia. Sospetti investigativi cancellati dalle assoluzioni in due gradi di giudizio. Intanto, Piera Maggio non ha mai smesso di cercare Denise che, se è ancora viva, fra poco più di un mese compirà 16 anni. Ad alimentare le speranze della madre ci sono anche i recenti dati sui ritrovamenti dei bambini scomparsi che appaiono sempre più confortanti seppur in un quadro di numeri impressionante.
I bambini scomparsi
Infatti, ogni anno nel mondo è segnalata la scomparsa di otto milioni di minorenni. In Europa sono 250 mila: uno ogni due minuti. Se si guarda al nostro Paese, dal 1974 al 31 dicembre 2015, sono spariti 21.240 bambini: di cui 1.912 italiani e 19.328 stranieri. Ma la buona notizia è che, se le denunce di scomparsa aumentano, oltre due terzi di questi minori — in particolare gli italiani — viene rintracciato. Merito va anche al numero unico europeo 116000 per le segnalazioni di bambini scomparsi che in Italia è gestito da Telefono Azzurro, in convenzione con il Ministero dell’Interno. È essenziale, spiegano le forze di polizia, che la segnalazione sia fatta subito: è nelle prime 24-48 ore che in genere si risolvono questi casi
http://www.corriere.it/
http://scomunicando.hopto.org/notizie/feste-un-video-per-rendere-omaggio-al-mestiere-di-madre/
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