Chiesto un confronto tra l’assessore regionale e il Ministero.
“La nuova rete ospedaliera in Sicilia proposta dall’assessore Gucciardi mi preoccupa non poco perché si profila una nuova penalizzazione per il territorio dei Nebrodi”.
Il Senatore Bruno Mancuso commenta così le notizie sulla presentazione del piano da parte dell’assessore regionale ai manager delle Asp, in attesa che lo stesso sia ufficializzato in commissione sanità dell’Ars ed ai sindacati.
“Se da un lato si mantiene il nosocomio di Sant’Agata Militello quale presidio ospedaliero di base – afferma Mancuso – dall’altro si annuncia la chiusura del pronto soccorso di Mistretta, che così continua a subire un continuo ed inopinato stillicidio di fondamentali servizi alla popolazione (sanitari e giudiziari) senza tenere conto dei bisogni e della marginalità territoriale”.
Mancuso esprime disappunto anche per l’annunciata cancellazione di alcuni reparti dell’ospedale “Giglio” di Cefalù.
“Una scelta che avrà ripercussioni gravissime sugli utenti dei Nebrodi, che corrono rischi gravissimi in particolare per le patologie oncologiche e per le urgenze cardiologiche”. A tal proposito Mancuso annuncia di aver firmato un’interrogazione, con la collega Simona Vicari, sulla prevista cancellazione dei reparti all’ospedale di Cefalù.
“Ci batteremo con forza affinché questo piano possa essere rivisto in funzione delle vere esigenze dei cittadini e dei territori interessati, per evitare ulteriori discriminazioni. Chiederò – conclude Mancuso – un confronto tra l’Assessore regionale alla salute ed il Ministero della Sanità per assicurare che il piano garantisca i servizi essenziali, omogeneamente distribuiti su tutto il territorio siciliano”.
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