BARCELLONA P.G. – Al Teatro Mandanici Premi della Critica, assegnati dall’ANCT
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BARCELLONA P.G. – Al Teatro Mandanici Premi della Critica, assegnati dall’ANCT

Il drammaturgo Rosario Palazzolo di Palermo e l’artista-regista Fabrizio Crisafulli originario di Catania tra i premiati dell’edizione 2016 dell’ANCT; al “Caso Sicilia” dedicata anche la tavola rotonda. La cerimonia sabato 8 ottobre al Teatro “Mandanici” di Barcellona Pozzo di Gotto con la partecipazione del Sindaco Roberto Materia e del Direttore Sergio Maifredi.

 

Sabato 8 ottobre al Teatro “Mandanici” di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) appuntamento con gli annuali Premi della Critica, assegnati dall’ANCT (Associazione Nazionale Critici di Teatro). A  rappresentare il “Mandanici” saranno il Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Roberto Materia e il Direttore artistico Sergio Maifredi.

Il drammaturgo Rosario Palazzolo di Palermo è uno dei premiati ANCT mentre al regista teatrale e artista visivo Fabrizio Crisafulli, originario di Catania, va il Premio ANCT – Catarsi – Teatri delle diversità.

Palazzolo, scrittore, attore e regista teatrale nato a Palermo nel 1972, ha fondato e diretto sino al 2011 la Compagnia del Tratto, nel 2013 ha dato vita a Teatrino Controverso. Nel 2006 ha vinto con un suo racconto il prestigioso premio di narrativa breve Lama e Trama. Con il testo teatrale “I tempi stanno per cambiare”, scritto a quattro mani con Luigi Bernardi, ha vinto nel 2007 il premio della giuria Oltreparola (anche Premio Vigata alle attrici). Con “’A Cirimonia” , secondo tassello della “Trilugia dell’impossibilità” che, partendo dalla concretezza della cultura siciliana, scandaglia l’universalità delle relazioni umane, ha vinto il Fringe al Festival internazionale del Teatro di Lugano e ottenuto una Menzione speciale al premio In-box nel 2010. Invitato a più riprese dalle università di Liverpool, Manchester e Capodistria, recentemente gli è stata dedicata una tesi di laurea (Possibilità Vs Impossibilità: la drammaturgia di Rosario Palazzolo).

Crisafulli (Catania, 1948) è un artista italiano, esponente del teatro italiano di ricerca. Dirige la compagnia Il Pudore Bene in Vista, da lui formata nel 1991, che ha sede operativa a Roma. Aspetti peculiari del suo lavoro sono l’uso della luce come soggetto autonomo di costruzione poetica, e – oltre alla produzione per il palcoscenico – il “Teatro dei luoghi”: assunzione del luogo come “testo” e matrice dell’opera. Il progetto  “Teatro dei luoghi” è stato segnalato per il Premio Ubu nel 1998. Le installazioni di Crisafulli, come molti dei suoi lavori teatrali site-specific, seguono il criterio del teatro dei luoghi: utilizzando la luce come suo strumento principale, l’artista si relaziona ai luoghi mettendo in gioco forme, memorie, identità (sue installazioni, tra l’altro, a Napoli, Roma, Londra, Belgrado, Praga, Glasgow, Klagenfurt, Copenaghen). Tra i premi e le onoreficenze ricevute da Crisafulli: nel 1995, l’English National Opera “Stephen Arlen” Award, Londra; nel 1996, il “Live!” Silver Award, Londra; nel 2001 l’”Outstanding Merit for Theatre Research”, International Festival for Experimental Theater, Il Cairo; nel 2004, lo IED Award, Belgrado; nel 2015 la Laurea Honoris Causa della Roskilde Universitet (Danimarca).

Alla Sicilia è inoltre dedicata la tavola rotonda organizzata dall’ANCT in occasione dei Premi della Critica. Su “Il sistema teatrale in Italia, il caso Sicilia” si confronteranno, alle ore 16:30 di sabato 8 ottobre nel foyer del Teatro “Mandanici” i rappresentanti delle istituzioni e delle realtà teatrali più significative dell’Isola. Dopo l’introduzione ai lavori a cura del Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Roberto Materia e del Direttore artistico Sergio Maifredi, parteciperanno alla tavola rotonda Roberto Alajmo, Direttore del Teatro Biondo di Palermo, l’attore e regista Vincenzo Pirrotta, Claudio Collovà, regista e Direttore artistico delle “Orestiadi di Gibellina”, Luca Mazzone, Direttore artistico del Teatro Libero di Palermo,  Gigi Spedale, Presidente di “Latitudini” Rete siciliana per la drammaturgia contemporanea, Giovanni Anfuso, Consulente artistico del Teatro Stabile di Catania, Salvatore Zinna,  Responsabile per la Sicilia della Rete C.Re.S.Co, Carmelo Altomonte, Consigliere d’Amministrazione del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, coordinati da Filippa Ilardo (Responsabile regionale dell’Associazione Critici). Modererà il dibattito Giulio Baffi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. All’ordine del giorno le questioni più importanti e urgenti della situazione del teatro in Sicilia; si affronteranno  i problemi dei Teatri Stabili, il grande tema dei circuiti teatrali regionali, la straordinaria novità rappresentata dai teatri di provincia, l’occasione offerta dalle residenze, la necessità di un teatro di innovazione e non di conservazione, la ricerca di un nuovo pubblico. Tutti temi su cui il teatro contemporaneo gioca la sua scommessa per il futuro.

Seguirà alle ore 21 la Cerimonia di premiazione. Oltre a Rosario Palazzolo e Fabrizio Crisafulli, premiati Antonio Calbi, direttore del Teatro di Roma, il premio “per il complesso dei progetti presentati nella stagione appena trascorsa che hanno prodotto un significativo incremento di pubblico”, Editoria & Spettacolo per la sua coraggiosa attività di promozione del teatro in campo editoriale, il gruppo veneto Anagoor per la sua “innovativa ricerca teatrale”, CollettivO CineticO per il teatro-danza, l’attrice Orietta Notari per le sue interpretazioni in “Ivanov” di Cechov con la regia di Filippo Dini e “Gyula – Una piccola storia d’amore” di Fulvio Pepe,  il giovane attore Angelo Di Genio, protagonista di “Geppetto & Geppetto” di Tindaro Granata, Michele Sinisi, attore e regista di “Miseria e nobiltà”. Premiati anche due spettacoli che hanno segnato la stagione scorsa, la “Fedra” con la regia di Andrea De Rosa , e “Santa Estasi”, kolossal sugli Atridi ideato e diretto da Antonio Latella. A questi riconsocimenti  va aggiunto il Premio Anct – Hystrio all’attore e regista Oscar De Summa. A Isa Danieli il premio “Paolo Emilio Poesio”, una sorta di riconoscimento alla carriera.

Tavola rotonda e cerimonia di premiazione sono entrambe a ingresso libero. Anzi, come hanno sottolineato il Sindaco Materia e il Direttore Maifredi, “l’invito a partecipare è il più ampio possibile. A questo vero e proprio evento in esclusiva nazionale sono invitati tutti i cittadini interessati”.

  

Biografie

 

Rosario Palazzolo (Palermo, 1972) è scrittore, attore e regista teatrale. Nel 2003 si laurea in Filosofia con una tesi in Storia del Teatro. Dal 2002 al 2004, partecipa a diversi laboratori di Scrittura, prima con Beatrice Monroy, poi con Luigi Bernardi. Nel 2002 fonda la Compagnia del Tratto, che dirige fino al 2011. Nel 2013 dà vita a Teatrino Controverso, con il quale produce gli spettacoli Letizia forever e Portobello never dies, e inoltre gli studi Del Disincanto (2012), Tauromachia (2013), Catechesi sulla sofferenza (2014), Poetica del fallimento (2015), Teorema dell’otto a tre pance (2016). Per la narrativa, pubblica il suo primo racconto (È tutto chiaro) con la casa editrice Della Battaglia, inserito nella raccolta Altre scomparse di Patò, a cura di Luigi Bernardi. Nel 2006 vince il prestigioso premio di narrativa breve Lama e Trama con il racconto a N.. Ha pubblicato tre romanzi: L’Ammazzatore (Perdisa Pop, 2007), Concetto al buio (Perdisa Pop, 2010), Cattiverìa (Perdisa Pop, 2013). Suoi testi sono presenti in antologie, raccolte, riviste letterarie. Il suo debutto nella scrittura teatrale avviene con Uomor, nel 2005, un recital a tre voci che ripercorre la storia del teatro umoristico europeo. “Ciò che accadde all’improvviso” è comunque la sua prima opera di prosa. Scritta sul finire del 2005, debutta nel 2006. Sempre nel 2006, scrive e dirige il monologo “Il fatto sta”. Nel 2007 debutta “I tempi stanno per cambiare” (premio della giuria Oltreparola e Premio Vigata alle attrici), testo scritto a quattro mani con Luigi Bernardi. Ancora nel 2007, scrive Ouminicch’, spettacolo prodotto dalla Compagnia del Tratto, in collaborazione con Palermo Teatro Festival. A fine 2008 scrive ‘A Cirimonia , secondo tassello della “Trilugia dell’impossibilità” (dopo Ouminicch’ ), una “Trilugia” che, partendo dalla concretezza della cultura siciliana, scandaglia l’universalità delle relazioni umane. Lo spettacolo vince il Fringe al Festival internazionale del Teatro di Lugano e ottiene una Menzione speciale al premio In-box nel 2010. Nel 2011 debutta al Crt di Milano il quarto atto della Trilugia, Manichìni. Dei suoi testi andati in scena è stato regista e – in qualche caso – interprete. Nel 2012 Guglielmo Ferro mette in scena una versione teatrale del suo romanzo Concetto al buio. Nel 2015 Giuseppe Massa adatta per il teatro il suo romanzo L’ammazzatore. Invitato a più riprese dalle università di Liverpool, Manchester e Capodistria, recentemente gli è stata dedicata una tesi di laurea (Possibilità Vs. Impossibilità: la drammaturgia di Rosario Palazzolo).

 

Fabrizio Crisafulli (Catania, 1948) è un artista e regista teatrale  italiano, esponente del teatro italiano di ricerca. Dirige la compagnia Il Pudore Bene in Vista, da lui formata nel 1991, che ha sede operativa a Roma. Aspetti peculiari del suo lavoro sono l’uso della luce come soggetto autonomo di costruzione poetica, e – oltre alla produzione per il palcoscenico – il “Teatro dei luoghi”: assunzione del luogo come “testo” e matrice dell’opera. Tra gli spettacoli per il palcoscenico si ricordano il ciclo dedicato al mondo poetico di Ingeborg Bachmann (Acuta di conoscenza, amara di nostalgia, In cerca di frasi vere, Accessibile agli uomini, tutti del 1993, realizzati in collaborazione con Daria Deflorian); il “progetto Giappone”, ciclo dedicato a Yasunari Kawabata, Yukio Mishima, Junichiro Tanizaki (Sonni e Le addormentate, entrambi del 1995, Centro e ali, del 1996, e Shō. La bellezza finale, del 1998, quest’ultimo realizzato in collaborazione con l’attrice-coreografa Giovanna Summo e l’attore-poeta Marcello Sambati); Folgore lenta, dedicato all’artista  francese Yves Klen (1997) una Giovanna d’Arco (Jeannette, 2002) su frammenti del testo poetico di Maria Luisa Spaziani; “Senti” (2003), riflessione sui sensi e la percezione, quasi uno spettacolo-manifesto di un metodo teatrale basato sul sentire reale in scena, ovvero sull’essere di persone e cose. Tra gli ultimi spettacoli, Die Schlafenden (2013), realizzato in residenza alla Tonhof di Maria Saal, storico luogo delle avanguardie letterarie, artistiche e teatrali austriache.

Tra le realizzazioni di “teatro dei luoghi” si ricordano, in Italia: Anfibio, presso il porto di Tricase nel Salento (2003); Numina, presso la necropoli etrusca della Banditaccia a Cerveteri (2000); Il Bianco, percorso attraverso gli antichi laboratori di alabastro a Volterra (1998); Spirito dei luoghi, progetto triennale nei luoghi archeologici di Formia, (1996-98); all’estero: High Vaultage (1995), nella struttura vittoriana del Turnhalle Building di Londra; Erosione (2007), in un grande sotterraneo usato come rifugio antiaereo nell’ultima guerra, a Klagenfurt; Dämmli Stück,in un canale d’acqua nei pressi del lago di Zurigo (2010); Lysfest, Roskilde, Danimarca (2013, 2015, 2016)

Le installazioni di Crisafulli, come molti dei suoi lavori teatrali, seguono il criterio del teatro dei luoghi: utilizzando la luce come suo strumento principale, l’artista si relaziona a luoghi, corpi architettonici, allo spazio fisico e antropologico dei contesti in cui interviene, mettendo in gioco forme, memorie, identità. Si ricordano Azione Marittima (2007), doppia videoperformance “incastonata” sulle due torrette della Stazione Marittima di Napoli; la “foresta” di 600 mq (Forest, 2005), realizzata al Museo della Rivoluzione di Belgrado; Il tavolo semovente e “parlante” della Quadriennale di Praga del 2011; le spettacolari installazioni realizzate a Ponte Milvio e a Ponte S. Angelo a Roma per la prima Notte Bianca (Et molto meravigliosi da vedere, 2003) o quelle realizzate, sempre a Roma, sulla Tor de’ Conti dei Fori Imperiali (Il danzatore non pensava, 2001), presso l’acquedotto Felice (Bandoni, 1995), al Museo delle Mura a Porta S. Sebastiano (Porte di luce, 2008).

Tra i premi e le onoreficenze ricevute da Crisafulli, nel 1995, l’English National Opera “Stephen Arlen” Award, Londra, nel 1996 il “Live!” Silver Award, Londra, nel 2001 l’”Outstanding Merit for Theatre Research”, International Festival for Experimental Theater, Il Cairo, nel 2004, lo IED Award, Belgrado e nel 2015 la Laurea Honoris Causa della Roskilde Universitet, (Danimarca).

 

30 Settembre 2016

Autore:

redazione


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