AMARE SORPRESE – Nessun fiocco rosa per la tartaruga di PonteNaso
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AMARE SORPRESE – Nessun fiocco rosa per la tartaruga di PonteNaso

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Niente. E’ andata male. Alla fine le uova non erano fecondate, ma tutto quello che grazie alla Caretta Caretta è successo sulla spiaggia di Ponte Naso resterà nella mente e nel cuore di tutti. L’attesa della schiusa ha scandito i ritmi  in queste settimane di tanti, dei volontari che si sono alternati, giorno e notte, a tutela e difesa di questo nido.
“Credo – si legge ora sulla pagina facebbok dei volontari – sia questa l’eredità di questa esperienza straordinaria, un’eredità da non disperdere. Grazie lo stesso Tartaruga, perché ci hai emozionato quando hai deposto, perché hai fatto emergere la nostra parte migliore quando ci siamo organizzati in comunità per vegliare il tuo nido, perché ci hai fatto versare lacrime di commozione alla fine di questa avventura”.

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Quello che si temeva è avvenuto.

Dopo 88 lunghi giorni di attesa, questa mattina, la verifica del nido.

Delle 73 uova deposte dalla tartaruga Caretta caretta nella sabbia di Ponte Naso, nessuno si è schiuso.

“Peccato, noi abbiamo fatto di tutto per tenere il nido tranquillo e custodito – dicono i volontari, autentici angeli custodi del nido – per questo ci dispiace particolarmente”.

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“Comunque sia andata, – evidenzia Enzo Bontempo di Legambiente Nebrodi – rimane l’esperienza di questa avventura, l’incontro con nuove persone e quindi nuove amicizie, gente disponibile a dare una mano, a dare il proprio contributo di giorno sotto il sole cocente, e di notte quando lungo la vallata si incanala il vento gelido proveniente dalle cime dell’Etna retrostanti le sorgenti della fiumara di Naso”.

Il gruppo whatsappa dei volontari, per non disperdersi, si è traslocato su un’altro e, per volontà di una volontaria che si è fatta la promotrice, è stato chiamato “bella gente”.

Basta questo per avere un’idea del clima e dei rapporti che si sono instaurati tra i volontari.

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“Per quanto mi riguarda, – conclude Enzo – questa esperienza mi è servita per, come si dice,  “riappacificarmi” con la natura ed il mondo; sulla spiaggia mi sono gustato, insieme a mia moglie Pina, le belle serate estive guardando il cielo stellato e contando le cadenti; ho rifatto cose che non facevo da anni, come dormire sulla spiaggia nel sacco a pelo, svegliarsi ogni due ore per controllare il nido, fino all’alba”.

Purtroppo la fine non è stata quella che ti aspettavi, per questo ti rimane l’amaro in bocca ed un velo di tristezza a vedere quelle uova in fila per due distese sulla spiaggia.

Sarà per il prossimo anno!

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12 Ottobre 2016

Autore:

redazione


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