A pochi giorni dall’”evento sportivo dell’anno”, scemato l’entusiasmo, smaltito il non gioco della nazionale azzurra, assolto,con beneficio del dubbio, per la sua reticenza l’allenatore tricolore, restano alcune considerazione su come una Città, se è tale, non può permettersi di perdere la faccia, sprecare un’occasione, buttare alle ortiche chances, dare il peggio di se… e non è solo una questione d’ “immagine”.
L’arrivo al palazzetto – il pomeriggio dell’amichevole – è traumatico.
La bretella dello svincolo, competenza del consorzio autostradale, è una fogna, anzi una selva.
Neanche nella più remota provincia del Congo, dove non ci sono autostrade, ma semplici piste non asfaltate, sarebbe tenuta così male.
Fronde e rami, sterpaglia ed erbacce, e tanto altro, superando i guard rail la rendono allo sguardo oscena, pericolosa per chi vi transita, e l’asfalto è ricettacolo di tutto e di più.
Uno spettacolo indecente per non dire altro… ed il pedaggio si paga.. salato.
Manutenzione della strada: o fatta male – puniamo chi non la fa – , o mai fatta – puniamo chi non la predispone.
Viabilità sul raccordo verso il plazzetto: Assurdo arrivare alla fine del vialone, sulla Statale per poi risalire verso i parcheggi (due chiusi e non si sa perchè.. forse per consigliare il pagamento del pedaggio all’interno del palazzetto?)… hanno inventato le “rotonde”, .. in Francia da decenni, e poi il “semaforo”.. ma avete mai guardato la seguenza dei colori, le frecce direzionali?
Ed i vigili? Troppo caldo per metterli di servizio?
Segnaletica: A bizzeffe dove non serve.
Qui inesistente. Non progettata. Di certo inadeguata.
Ingresso palazzetto: Un solo accesso, per pedoni ed auto, stretto e mal messo.
In caso di sgombero veloce… un massacro.
Il Palazzetto…. Progettato con poca fantasia estetica. Stantio nello schema della funzionalità, ma per essere ottimisti almeno c’è, ed ha la sauna annessa.
Avevamo detto qualche cosa anche due anni fa… per il concerto di Vasco Rossi.
Avevamo notato che un’area della città che avrebbe ospitato gente da tutta l’isola non era stata né ripulita prima, né pulita dopo.
Diciamo ancora oggi… forse mancanza di lungimiranza, di amore per la città, di intelligenza politica.
Peccato.
E non a caso la vicenda del Politiclinico, il modo di dire delle istituzioni cittadine sul caso, la dicono ancora lunga:
Massoneria, Baronie, Pressapochismo politico… da un secolo nulla è cambiato.
E noi, ad un prezzo popolare, guardiamo e capiamo, anche andando al palazzetto, perché Zancle ha perso il filo.
di Maria Grazia Gagliano