La Corte d’Appello di Messina ha assolto, perché il fatto non sussiste, Nino Monastra dall’accusa di aver minacciato di morte, parlando al telefono Enzo Sindoni ai tempi sindaco e, per non aver commesso il fatto, mediante l’utilizzo di Facebook, dell’aver offeso lo stesso Sindoni, in quanto “Orlando Libero”, sul quale era stata pubblicata la nota che offendeva la reputazione di Sindoni, non è riconducibile allo stesso Monastra
La Corte d’Appello di Messina ha assolto, perché il fatto non sussiste, Nino Monastra – 62 anni, regista cinematografico orlandino – condannato in prima istanza, dall’accusa di aver minacciato di morte, il 10 ottobre 2009, parlando al telefono con i carabinieri della Stazione di Capo d’Orlando, l’allora sindaco Enzo Sindoni e, per non aver commesso il fatto
Durante la telefonata il Monastra aveva manifestato l’intenzione di uccidere il primo cittadino direttamente al comandante della stazione.
Per i Giudici è da escludere che possa trattarsi di reale minaccia l’intenzione di un soggetto che telefona ai carabinieri per preavvisarli della sua volontà di uccidere il sindaco del paese del quale è oppositore politico.
Relativamente alla diffamazione su facebook in quanto non è riconducibile a Nino Monastra ma che probabilmente ha influito sulla possibile gestione della pagina in questione il fatto che negli anni passati Monastra aveva registrato il dominio su Aruba “www.orlandolibero.it, successivamente chiuso, e che utilizzava per l’attività politica.
Questo, per i Magistrati, non fornisce la prova, della responsabilità oltre il ragionevole dubbio.
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