Ad intervenire come relatori all’interno della conferenza nomi di spicco del mondo accademico dei corsi dell’università centrale di Messina, i professori e avvocati Gianni Toscano e Maurizio Ballistreri, ma anche importanti punti di riferimento del mondo del sindacato, rappresentati al tavolo dal Segretario Generale della Cgil di Messina Giovanni Mastroeni, per un confronto laico e di ampie vedute sulle tematiche dell‘impatto della riforma del lavoro “Jobs Act” dalla sua entrata in vigore ad oggi, ma soprattutto sui temi dell’oggetto del Referendum del 28 maggio 2017.
Il dibattito ha rappresentato un’occasione preziosa, tanto per gli studenti maggiormente vicini, anche per ambito di studi, alla tematica legislativa o politica, quanto per i neofiti dell’argomento, per responsabilizzarsi e prendere coscienza dell’attuale condizione di precariato e di mercificazione del lavoratore, ma anche delle ragioni del Jobs Act, del ruolo e del punto di vista delle parti chiamate in causa.
Ad arricchire il confronto anche le voci di un nutrito pubblico di studenti, in veste non solo di cittadini chiamati alle urne per il prossimo Referendum, ma anche di attuali o futuri lavoratori, che hanno letteralmente invaso tutti i posti disponibili dell’aula Cannizzaro di giurisprudenza, manifestando interesse nei confronti dell’attualità della tematica e che hanno decretato la piena riuscita dell’incontro.
L’evento è stato voluto e promosso dall’Unione Degli Universitari di Messina (UDU Messina), associazione studentesca di stampo sindacale e base confederale della rete nazionale di associazioni UDU, già da diversi anni attiva sul panorama politico di UNIME e sul territorio peloritano con iniziative culturali e di promozione sociale. Francesco Ratto, studente laureando in Giurisprudenza, organizzatore e presentatore dell’incontro ha dichiarato in veste di rappresentante dell’UDU Messina: “Ci inorgoglisce molto l’aver avuto la possibilità di presentare un argomento così delicato e attuale all’interno di UNIME. Crediamo che l’Ateneo sia uno spazio da vivere a tutto tondo e per questo abbiamo fortemente voluto spostare questa tematica, più volte discussa anche in occasione delle riunioni organizzate in sede UDU, in un’aula universitaria, in maniera tale da dare alla stessa tematica maggiore respiro e facilitare la partecipazione dei colleghi.
Di questo non posso che essere grato ai professori, che ci hanno dato fiducia, ma anche alla Cgil, che sempre di più manifesta di volersi riavvicinare al mondo dei giovani, degli studenti ed alle loro problematiche.
Ma soprattutto, le soddisfazioni di questa mattinata non sarebbero state possibili senza l’aiuto dei tanti universitari che si stanno incuriosendo nei confronti della nostra associazione e che hanno deciso di parteciparvi attivamente dando, ciascuno secondo le proprie attitudini, il proprio contributo alla buona riuscita dell’evento”.
Francesco, “Ciccio”, ha infine aggiunto: “La mia speranza, e magari anche il mio appello, è quello che gli universitari possano con eventi simili avvertire la necessità di partecipare attivamente al confronto, di informarsi e smettere di pensare alla politica o alle problematiche sociali come un mondo lontano o che non li coinvolga.
Occorre che lo studente, come in passato, torni a rivendicare i suoi diritti ed a manifestare con coraggio le proprie idee, opponendosi al pensiero arrendevole e disilluso del ‘tanto nulla può cambiare’. Avvicinarsi agli spazi di confronto, ai luoghi comuni, all’Associazionismo, credo rappresenti un’importante opportunità da questo punto di vista’”.
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