Primo appuntamento, domenica 14 maggio, dedicato al libro “C’era una volta l’India. E c’è ancora” di Antonio Ortoleva
Prenderà il via il prossimo 14 maggio, alle ore 19, presso il Castello Gallego di Sant’Agata di Militello, la Rassegna Letteraria LETTERATURA E IMPEGNO CIVILE, promossa dall’Assessorato alla Cultura del comune di Sant’Agata di Militello e diretta da Franco Blandi.
L’iniziativa, inserita tra gli eventi del “Maggio dei Libri”, prevede quattro incontri con altrettanti autori che hanno dedicato le loro opere, romanzi o saggi, a temi strettamente legati al sociale, alle diverse culture, alla solidarietà.
In un momento storico caratterizzato da nuovi venti di guerra, minacce terroristiche, massacri di popolazioni inermi, nel quale l’umanità sembra avere smarrito buon senso e sensibilità, ci sembra importante e urgente proporre storie di impegno civile che si muovono in direzione opposta e che aiutano a capire i fenomeni, le culture, le diversità. Racconti proposti con la voce diretta dei protagonisti che con i loro libri diffondono un messaggio di pace e speranza.
Il primo appuntamento, domenica 14 maggio, sarà dedicato al libro “C’era una volta l’India. E c’è ancora” di Antonio Ortoleva, edito da Navarra Editore.
Scheda del libro
In viaggio nel misterioso continente indiano tra tradizioni ancestrali e modernità: senza soluzione di continuità dall’antica spiritualità, a Gandhi, da New Delhi allo sfruttamento del territorio da parte delle multinazionali.
Come un novello Pasolini, poco più di cinquant’anni dopo, il giornalista siciliano Antonio Ortoleva ci accompagna in un viaggio di conoscenza del magico continente indiano attraverso un testo ricco e appassionante congegnato sia come guida – per chi raggiunge l’India per la prima volta o per chi invece non ci andrà mai ma vuole comunque saperne
di più – sia come piccola antologia su chi dell’India ha già scritto: partendo dalle luminose figure di mistici e da Gandhi, per arrivare allo stile di vita indiano, e ai confronti continui con l’occidente. Il saggio si muove tra la vecchia e la nuova realtà del subcontinente indiano, realtà che sembrano convivere e intersecarsi senza frizioni né disagi nella maggior parte della popolazione.
Il testo è suddiviso in dodici capitoli, ognuno dedicato a un tema: dall’inquadratura di New Delhi, alla spiritualità; dalle città sacre al rapporto tra gli indiani e gli animali; dallo sfruttamento di queste terre da parte delle multinazionali estere, agli italiani che lì hanno trovato una seconda casa. Un appassionante diario di viaggio nel Nord dell’India poco ragionato, nel senso che esprime e racconta visioni non mediate dalla mente, specialmente dalla mente occidentale.
Un album fotografico completa il libro, insieme con una breve antologia dedicata ai mistici indiani che hanno affascinato l’Occidente negli ultimi cinquant’anni.
Seguendo le famose orme di Pasolini e del suo L’odore dell’India, Antonio Ortoleva ci coinvolge in una narrazione empatica che sta a metà tra la guida di viaggio e il diario narrativo
Antonino Ortoleva è giornalista professionista, redattore per trent’anni al Giornale di Sicilia sede centrale di Palermo, già cronista culturale presso quotidiani e periodici, e direttore del Gr di Radio Cento Passi.
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