Si è svolto Sabato 27 Maggio 2017 con inizio alle Ore 10 al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca un Convegno organizzato dall’Udc di Messina avente per tema: “MESSINA 1908…….2018, CENTODIECI ANNI CON LE BARACCHE. RIFLESSIONI SUL RISANAMENTO”.
Ha introdotto i lavori ed ha moderato il dibattito Giovanni Frazzica, Coordinatore provinciale UDC che ha voluto sottolineare come la scelta del tema corrisponda ad una esigenza che nasce dall’interno del Partito di non lasciarsi andare verso uno stato di rassegnazione e di assuefazione nei confronti di una situazione di degrato ambientale e sociale in cui vivono ancora ben quattromila famiglie messinesi. Frazzica, prima di dare inizio ai lavori, ha voluto ringraziare il Segretario Lorenzo Cesa, che con la nomina del Coordinamento provinciale ha consentito il nuovo corso della politica dello scudo crociato a Messina. A seguire le relazioni di Pippo Previti (aspetti politici e normativiche ed in particolare ha riassunto vari passaggi burocratici in cui si sono verificate delle dispersioni finanziarie destinate alle baracche che non hanno permesso di realizzare tutte le opere necessarie alla bonifica per cui quattomila famiglie vivono ancora nelle baracche sparse in vari punti della città ) e Franco Pitrè (profilo storico del fenomeno, che ha sostenuto tra l’altro che non ci si può scagliare contro chi c’era prima perchè, sul tema del risanamento, chi c’è oggi forse si è comportato peggio dei predecessori ).
Quindi gli interventi programmati di due ingegneri, componenti del Coordinamento del Partito: Francesco Clemente ed Emilio Passaniti che, andando oltre il concetto di sbaraccamento, hanno focalizzato il punto della ghettizzazione di determinate zone, spesso localizzate in rioni periferici, che non vengono quindi salvaguardate, ma relegate, a prescindere dalle baracche, mantenendo inalterato lo stato di emarginazione. Evidentemente, hanno sostenuto i due tenici Udc, il Comune e l’assessorato al ramo hanno affrontato la tematica operando con scelte ed azioni il più delle volte inadeguate. Passaniti ha fatto anche riferimento ad una norma che mantenendo la stessa densità di abitanti consente di creare delle buone aree attrezzate intorno a nuove edificazioni.
La normativa prevede questo senza dover praticare varianti al piano regolatore, rispettando gli spazi esistenti, ampliando ovviamente l’area in verticale. Il dibattito è iniziato con l’intervento di Tonino Genovese, Segeretario generale della Cisl di Messina, che ha dato atto all’Udc dell’impegno con cui ha voluto affrontare un tema di così rilevante importanza per la Città di Messina, ricco di risvolti sociali, ma anche economici ed occupazionali. Al suo intervento fatto seguito quello dell’architetto Pino Falzea, che parlava a nome dell’Associazione “Capitale Messina” che si è dichiarato disponibile a collaborare anche con l’Udc per portare avante iniziative utili a superare la fase di stallo in cui si è fermato il progetto di risanamento. Altro intervento di rilievo è stato quello di Giovanni Lazzari, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Messina che ha apprezzato il ritorno del Partito nel dibattito sociale. Antonio Gallo, Presidente provinciale delle ACLI, non ha potuto svolgere il suo inervento in quanto raggiunto da una comunicazione telefonica che lo invitava a raggiungere rapidamente la città di Catania per una importante riunione della sua Direzione regionale.
Per altri impegni anche anche Emilia Barrile ha dovuto lasciare il convegno senza potere intervenire. Gli interventi che hanno caratterizzato la parte finale della mattinata sono stati quelli di Nino Quartarone, di CittadinanzAttiva, di Angelo Libetti, Art. ! MDP, Nino Calabrò, già sindaco di Casalvecchio Siculo e Piero Chillè ex Consiglere comunale di Messina. Le conclusioni sono state affidate a Donatella Sindoni, Capogruppo Udc a palazzo Zanca. Erano presenti inoltre Gaetano Cambria, Sandro Cuzari, Diego Perrone, Rosario Sidoti, Nathial Soraci, Filippo Spadaro e Carmelo Torre, componenti il Coordinamento provinciale.
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