Dopo la richiesta di smentita e scuse ufficiali dell’avvocato Martelli, che dava per falso un comunicato stampa di Antonio Pandolfo, e Bertucelli, del PDCI di Messina ne smentiva l’ufficialità, puntuali le controrepliche di Pandolfo e le precisazioni di di Salvatore Nania.
Pubblichiamo come riceviamo, per diritto di cronaca, e non tanto per una ricerca di verità, comoda a logiche di sezioni, a giochi della politica, a stantii reagionamenti di regni e regnanti che non esistono più, ma perchè crediamo che ogniuno debba aver spazio per parlare, comunicare, osservare e rettificare nonchè difendersi, ma soprattutto perche, sappiamo, che i lavoratori debbano essere rispettati e la loro dignità innanzi tutto, salvaguardata e difesa.
Di certo tutta la storia mette un’infinta tristezza.
Perchè si parla di morti, del lavoro che non c’è, di inquinamento e devastazioni ambientali.
Sempre per una corretta informazione, pubblichiamo anche le note precedenti, e pubblicheremo anche eventuali ulteriori smentite, rettifiche, note e precisazioni, da giornale libero ed indipendete.
Il lettore, se ne avrà voglia potra farsi le opinioni che vuole, o chiamare direttamente gli interessati per vedere se esistono, se ci sono, se sono loro, se avevano i titoli per scrivere, se quello che hanno scritto e vero, se le firme erano una o cento, se hanno interessi di clientele, di partito, di voti, se hanno i soldi per mangiare, se emigrano, se hanno famiglia, se piangono un figlio, un marito, un fidanzato, se i documenti c’erano.. se 5.000,00 sono un rimborso equo, se……
Noi pubblichiamo, voi valutate.
Noi ci facciamo le nostre opinioni, sono sicuramente di parte… si!
Dalla parte dei lavoratori.
Ecco la nota del 30 settembre sottoscritta a Giammoro su carta intestata del Comitato Permanente Ex Esposti Amianto e Ambiente dal presidente Salvatore Nania ed inviata al Partito dei Comunisti Italiani – Sez. provinciale di Messina ed a tutti gli organi di stampa.
OGGETTO: SMENTITA COMUNICATO STAMPA E RICHIESTA CHIARIMENTI
Essendo venuti in possesso e avendo constatato la diffusione sui siti internet di un comunicato stampa, che sembrerebbe essere di provenienza del Partito dei Comunisti Italiani – sez. E Berlinguer di San Filippo del Mela, a nome del responsabile Pandolfo Antonino, e del quale non se n’è assunto la paternità mediante sottoscrizione.
Essendo il contenuto, chiaramente delirante e falso, adducendo gravissime accuse nei confronti di Salvatore Nania, Presidente del Comitato e dell’Avv. Corrado Martelli, tali da ipotizzare il reato di calunnia e diffamazione, chiediamo immediatamente conoscere:
– Se detto documento è frutto di una decisione unanime della Segreteria Provinciale del Partito dei Comunisti Italiani?
– Se la stessa ne abbia autorizzato la diffusione?
– Se è frutto solo ed esclusivamente della Segreteria della Sez. E. Bellinguer di San Filippo del Mela che lo ha redatto e diffuso di propria iniziativa?
– Se infine il contenuto di detto documento sia frutto esclusivamente della mente, del presunto estensore, Sig. Pandolfo Antonino, il quale ha voluto coinvolgere codesto partito, strumentalizzando lo stesso e alcuni ex dipendenti Sacelit per fini esclusivamente personali.
Riteniamo chiarire, che da molto tempo, il Sig. Pandolfo, ha messo in atto, effettuando riunioni con alcuni ex dipendenti della Sacelit, un comportamento tendente a screditare il Comitato ed il Nostro avvocato, tentativi miseramente falliti proprio per la trasparenza, la correttezza e la linearità di un comportamento messo in atto dai componenti del Comitato, che precisiamo nulla a che vedere con la CISL, e dell’Avvocato, volto alla sola ed esclusiva tutela degli interessi dei lavoratori.
Essendo detto documento, non corrispondente alla realtà, del tutto falso nel suo contenuto, evidenziando i presupposti di reato per diffamazione, sia per il redattore che per coloro che lo hanno diffuso o lo diffonderanno, senza interpellarci, chiediamo l’immediata smentita e la soppressione di detto comunicato, restando in attesa se si ritiene opportuno, di nostre dichiarazioni e confronti, anche in diretta, affinché emerga, la estrema professionalità, limpidezza, serietà e correttezza del lavoro svolto fino ad oggi
Il Presidente
Salvatore Nania
Questa è la nota che Antonio Pandolfo ci ha inviato in relazione alla nota di Martelli.
Importante dire che la nota è sottoscritta, come la precedente, su carta intesta con simbolo del PDCI. Sez. “E. Berlinguer” S. Filippo del Mela
Oggetto: replica diffida dell’avv. C. Martelli
Il Sig. Pandolfo A.
CONFERMA UNITAMENTE AGLI OPERAI E FAMILIARI EX SACELIT FIRMATARI A FIRME CONGIUNTE DEL COMUNICATO STAMPA INTEGRALMENTE QUANTO GIA’ TRASMESSO SOLO PER DIPANARE OGNI DUBBIO O IN CERTEZZA SULL’OPERATO DI DETTO GRUPPO DISTACCATO AUTONOMO DEL COMITATO EX ESPOSTI DALL’0PERATO DEL PRESIDENTE SALVATORE NANIA SINDACALISTA CISL. RISERVANDOSI OGNI AZIONE NELLE SEDI PREPOSTE PER QUANTO E’ STATO RITENUTO DIFFAMATORIO DALL’AVV. CORRADO MARTELLI. NON POTENTO ESSERE SMENTITO L’OPERATO DECENNALE DEL RUOLO DEL DIRIGENTE DELLA SEZ. “ ENRICO BERLINGUER DEL PDCI DI SAN FILIPPO DEL MELA” MAI SMENTITO NEI NUMEROSI ARTICOLI STAMPA ANCHE RECENTI DAL PDCI CON PARTICOLARI RIFERIMENTO PROPRIO A QUANTO SVOLTO A TUTELA DEGLI OPERAI EX SACELIT E DEI CONSUMATORI CHE SONO STATI CONTAMINATI DAI GENERI ALIMENTARI DEPOSITATI NELLA EX SACELIT MAI BONIFICATA.
UNITAMENTE AL LAVORO SVOLTO DAI COMPAGNI DI DETTA SEZIONE. PER DIMOSTRARE CON ATTI INOMPUGNABILI ED INCONTROVERTIBBILI COSA E’ REALMENTE E NON VIRTUALMENTEACCADUTO AGLI OPERAI EX SACELIT SI PRODUCE ALLEGATO ULTIMA LETTERA SPEDITAA FIRME CONGIUNTE ALL’AVV. CORRADO MARTELLI IL 28/06/2010, ALLA QUALE NON E’ PERVENUTA RISPOSTA ALCUNA.
OGNI COMMENTO LO SI LASCIA A CHI LEGGERA CIo’ CH’E’ RIPORTATO IN TALE LETTERA A.R. (SPEDITA ALLA FRANCESE) ED ANTICIPATA VIA FAX, COSI COME LE PRECEDENTI LETTERE.
NUMEROSI ALTRI ATTI SONO IN POSSESSO DI TUTTI I FIRMATARI DEGLI STESSI. I QUALI SARANNO ESIBITE NELLE SEDI PREPOSTE, SORVOLANDO NEL NON VOLER RISPONDERE AI PESANTI APPREZZAMENTI FATTI DELL’AVV. C. MARTELLI, NON RITENENDOLI IN ALCUN MODO DEGNI DELLA MINIMA ATTENZIONE.
NON POTENDO ESSERE OFFESO L’OPERATO DEL SOTTOSCRITTO E DEGLI OPERAI FIRMATARI CHE HANNO SUBITO FRODE.
SI INVITA PER TANTO A VOLER PUBBLICARE SIA L’ARTICOLO MANDATO IL 28/09/2010 UNITAMENTE ALLA PRESENTE RISPOSTA CON ALLEGATO, NON VIOLANDO LA LIBERTA DI STAMPA E DI PAROLA. ESSENDO CONFRONTABILI LE DIVERSITA’ DI OPINIONE SOLO SUL CARTACEO.
L’ ALLEGATO LETTERA VIENE TRASMESSO IN BASE ALLA Lg. 196/2003 SULLA PRIVACY. RIMANENDO A DISPOSIZIONE IL SOTTOSCRITTO UNITAMENTE E CONGIUNTAMENTE AGLI OPERAI EX SACELIT FIRMATARI PER OGNI CHIARIMENTO IN OGNI SEDE.
Libertà di parola significa dare voce a tutti, sempre, al di là di qualsiasi legge, perché a convincere non è mai la diffida di uno studio legale, ma la forza delle argomentazioni.
San Filippo del Mela lì 03/10/2010
PANDOLFO ANTONINO
Dirigente della sez. E. Berlinguer
Del PDCI di S. Filippo del Mela
e fin qui i due nuovi elementi.
Riproduciamo quanto pubblicato precedentemente, è cioè la nota dello studio legale Martelli di diffida e l’articolo che ha dato fuoco alle micce della querelle.
SACELIT-ITALCEMENTI – Dopo un sedicente comunicato stampa preannunciate le querele. Venerdì 01 Ottobre 2010
Il Partito dei Comunisti Italiani, la segreteria provinciale e la sezione di San Filippo del Mela, smentiscono l’ufficialità del documento : “il sig. Pandolfo non è né segretario né responsabile della stessa sezione E. Berlinguer, ed il comunicato stampa non è stato autorizzato dagli organi del partito, essendo frutto solo ed esclusivamente della mente del sig. Pandolfo”. L’avvocato Corrado Martelli, chiamato in causa, chiede la smentita e la rettifica, preannunciando querele
Ecco la nota dell’Avvocato Martelli, giunta oggi in redazione.
STUDIO LEGALE AVV. CORRADO MARTELLI di MESSINA
Mi sono molto stupito che sul suo sito sia apparso il comunicato stampa di un sedicente responsabile della Sez. E. Berlinguer di S. Filippo del Mela del Partito dei Comunisti Italiani.
Il mio stupore nasce dal fatto che il contenuto dello stesso appariva icto oculi demistificatore e delirante (il sig. Pandolfo si è addirittura qualificato come rappresentante degli stessi operai ex Sacelit-Italcementi in Parlamento e presso la Comunità Europea) ed oltretutto conteneva calunnie e diffamazioni che mi sarei aspettato quanto meno da parte Sua una verifica sul documento e sul personaggio, anche attraverso una telefonata alla Sez. Provinciale del Partito dei Comunisti Italiani Dott. Antonio Bertuccelli (peraltro Le invio copia della e-mail di risposta a me pervenuta dallo stesso), dal quale avrebbe appreso che il sig. Pandolfo non è né segretario né responsabile della stessa sezione E. Berlinguer, ed il comunicato stampa non è stato autorizzato dagli organi del partito, essendo frutto solo ed esclusivamente della mente del sig. Pandolfo.
Il Dott. Bertuccelli come leggerà, si è riservato di mettere in moto ogni azione a tutela del buon nome del partito.
Se Ella oltretutto avesse sentito il dovere di assumere informazioni sull’intera vicenda e sul mio nome, avrebbe appreso, spero con piacere, che io sia dal punto di vista professionale che umano ho sempre cercato di essere al servizio dei più umili e dei lavoratori.
Non è consentito a chicchessia di “sputtanare” le persone sulla base di un documento, senza accertarsi dell’autenticità dello stesso e di una sia pur minima prova dei fatti in esso riportati, allorquando gli stessi appaiaono infamanti.
Fortunatamente tutti i quotidiani e le testate non hanno dato la notizia del comunicato stampa, non prestandosi così al gioco del sig. Pandolofo, che ha dovuto ingannare anche lei nascondendosi sotto l’apparente, ma smentita, ala di un partito serio e responsabile.
Evidentemente il sig. Pandolfo subirà la mia giusta reazione in sede giudiziaria in una a tutti quegli organi di stampa e soggetti che non provvederanno a smentire il detto comunicato sia con la pubblicazione di queste mie rimostranze sia con la pubblicazione della smentita del PDCI sia infine con le dovute pubbliche scuse nei miei confronti.
Nell’attesa porgo distinti saluti.
Avv. Corrado Martelli
Ovviamente abbiano pubblicato il testo integrale della mail dell’avvocato Martelli, ci scusiamo con i lettori e con le parti se qualcuno, carpendo la buona fede, come dice lo stesso avvocato, ci ha indotto a diffondere notizie non autorizzate e tendenziose, ma ricevendo un comunicato stampa “ufficiale” da parte di una segreteria di partito lo pubblichiamo senza porci il problema sulla sua autenticità. Come solitamente facciamo. Ma, non essendo di parte, essendo un giornale libero, siamo sempre pronti a pubblicare, nel caso a rettificare, come in questo caso, nella logica del contradittorio e della dialettica della comunicazione. Ovviamente, non per fare “lettori”, ma per il rispetto dei ruoli Pandolfo potrà farci sapere se era o meno autorizzato a inoltrare quel comunicato, o a che titolo l’ha emesso…. ovviamente la mancata risposta parlerà da sola.
questo il primo articolo
PDCI SAN FILIPPO DEL MELA – Frode ai danni degli ex operai Sacelit-Italcementi
Mercoledì 29 Settembre 2010 1
L’accordo siglato con la Sacelit di San Filippo del Mela dai rappresentanti degli stessi il sindacalista Cisl Salvatore Nania e l’avv. Corrado Martelli altri non è che una accordo per BENEFICIENZA – accordo solidale e mutualistico-.
Frode ai danni agli ex operai Sacelit-Italcementi a denunciarlo è il Partito dei Comunisti Italiani sez. “ E. Berlinguer” di S. Filippo del Mela nella persona del responsabile Pandolfo Antonino rappresentante degli stessi operai ex Sacelit-Italcementi in Parlamento e presso la Comunità Europea.
Si è evinto che gli operai ex Sacelit-Italcementi hanno subito FRODE attraverso le transazioni firmate nel 2007 dagli stessi.
Inverosimilmente tali transazioni hanno subito dei processi di mutazione nella forma e nel contenuto all’insaputa degli stessi operai Sacelit-Italcementi, pur non recando firma alcuna degli stessi, i quali hanno scoperto di essere stati soggetti ad un accordo solidale e mutualistico, smentendo in cambio di cifre irrisorie, inique, miserevoli, ed in disparita di trattamento di aver accettato tali somme attestando di non essere contaminati o defunti a causa della lavorazione dell’amianto per causa e colpa della Sacelit-Italcementi, la quale così devolveva tali somme per chiudere tale trattative con i rappresentanti degli ex operai Sacelit-Italcementi, all’insaputa degli stessi.
Maggior sgomento ha creato negli operai l’apprendere che tutte le cause promosse già dal 1994 presso il tribunale di Barcellona P.G. dai primi 6 ex operai Sacelit-Italcementi che hanno viste convalidate le proprie sentenze nei tre gradi di giudizio, recavano il nome del 1° operaio defunto alla Sacelit P.F. all’insaputa degli Eredi, tanto da fungere tale primo operaio da fulcro e propulsore al buon esito delle sentenze le quali impugnate dal sindacalista Cisl Salvatore Nania e dall’avv. Corrado Martelli generavano le successive sentenze in favore degli operai Sacelit-Italcementi.
Tale transazione si ritiene unica in Italia che ha determinato risarcimenti da € 5.000.00 per operai defunti ai loro familiari pur giustificando una pseudo inesistente prescrizione crea un pericoloso precedente giuridico legale che funge da apri pista a risarcimenti bassissimi che possono essere devoluti in transazione da qualunque ditta che decida di fatto attraverso tale precedente di liquidare nella somma di € 5000.00 i familiari di operai morti sul lavoro Annullando e calpestando di fatto ogni principio giuridico sindacale è costituzionale riducendo i lavoratori a capi di bestiame (in gergo carne da macello).
Nulla è più come prima dal momento che tale transazioni sono state convalidate dalle Istituzioni preposte, tanto da lasciare allibiti gli operai Sacelit-Italcementi che coadiuvati dal responsabile della Sez. E. Berlinguer del PDCI di S. Filippo del Mela hanno reperito gli atti presso gli uffici preposti che erano stati loro nascosti.