Riceviamo e pubblichiamo.
In riferimento agli articoli di stampa aventi ad oggetto il duro attacco alla Polizia Provinciale da parte dei consiglieri provinciali Cerreti e Previti, ritengo doveroso precisare quanto segue:
1. Lo stanziamento in bilancio per il servizio di Polizia è solo di alcune decine di migliaia euro l’anno e la differenza stipendiale per ciascun agente è irrisoria, essendo il personale in questione, già dipendente della Provincia al momento della costituzione del Corpo. Si aggiunga che l’attività di polizia venatoria e l’attività di polizia stradale svolta dagli Agenti ha consentito all’Ente di introitare ingenti somme, senza tralasciare quelle risparmiate per l’attività del relativo contenzioso, curato da agenti di P.P. anziché da legali esterni all’Amministrazione.
In relazione allo smantellamento della Polizia Provinciale, la legge sancisce precisi obblighi per la Provincia, per i quali non si può prescindere da un Corpo o Servizio di Polizia Provinciale formato da operatori che rivestono lo status di polizia giudiziaria, stradale e di pubblica sicurezza. Tali incombenze non possono essere svolte da semplici impiegati che non abbiano poteri di contestazione delle violazioni.
2. E’ doveroso portare a conoscenza di quanti non siano informati, i numerosi interventi di protezione civile che hanno visto in prima linea questo Corpo, con pari dignità di altre forze di polizia, nei disastri naturali di Falcone (2008), Giampilieri (2008 e 2009), S. Fratello e Caronia (2010), etc , per non citare i numerosissimi interventi a supporto dell’ufficio di Protezione Civile e Viabilità di questo Ente sulle SS.PP.. E innumerevoli sono stati i riconoscimenti giunti da altre forze di polizia impegnate in tali nefasti eventi. La Polizia Provinciale ha sempre fatto fronte alle numerose richieste da parte della Questura di Messina svolgendo servizi di Ordine Pubblico e di Pubblica Sicurezza, non ultimo quello che giornalmente viene assicurato all’esterno di alcuni istituti scolastici di Messina per prevenire o reprimere atti di bullismo. Non è certamente imputabile al Corpo, la mancanza durante questi lunghi sei anni, di un mancato potenziamento a livello di risorse umane, di dotazioni e mezzi, oltre che finanziarie.
3. Sulla questione del servizio a Palazzo dei Leoni si evidenzia che gli agenti di P.P. non hanno compiti di “custodi della proprietà” né, tantomeno, possono lasciar correre che i parcheggi antistanti il Palazzo dei Leoni vengano tenuti liberi in quanto di “esclusiva riserva” a scapito del comune cittadino. Senza tralasciare che, in più occasioni, gli Agenti hanno dovuto far fronte alle continue intemperanze di soggetti che, invocando cariche istituzionali a vario titolo, pretendevano di lasciare i loro “veicoli privati” ovunque ed in spregio alle norme sulla circolazione stradale con grave lesione del ruolo degli agenti.
Le riflessioni sul tema da parte dei Consiglieri sopra citati poggiano tutte su presupposti teorici e privi di qualsiasi conforto giuridico, statistico o analitico, riducendo, così, l’intervento ad un semplice pamphlet d’effetto. La Polizia Provinciale si prodiga, quotidianamente, per prevenire e reprimere le violazioni (in ambito stradale, ambientale, venatorio e sul fronte della sicurezza) anche se questo sforzo è stato strumentalmente mortificato da informazioni insufficienti, evidenziando una assoluta mancanza di sensibilità istituzionale nei confronti della Polizia Provinciale e dei suoi operatori.
F.to Il Comandante
Dott. Pietro Carpita
Comunicati Stampa