Arrestate dai Carabinieri due persone che avevano scaricato detriti nell’alveo di un torrente.
Nell’ambito dei servizi volti a tutelare le bellezze naturali del nostro territorio, i militari della Compagnia di Patti hanno incrementato i controlli nelle aree più a rischio ed in particolare in corrispondenza delle riserve naturali che vengono spesso violate da gravi condotte.
Un pattuglia della Stazione CC di Sinagra, ieri pomeriggio, nel percorrere la SP 146 Bis Sinagra-Ponte Naso, ha colto in flagranza di reato TRAVIGLIA Antonino, imprenditore edile 45enne di Brolo e STANCAMPIANO Vincenzo, classe 1966, artigiano residente a Brolo, mentre stavano per scaricare un intero camion di rifiuti speciali nell’alveo del torrente denominato “Fiumara di Naso” che costeggia la predetta strada provinciale.
I militari sono intervenuti mentre il cassone era già stato sollevato da Traviglia che era alla guida del mezzo e Stamcampiano si apprestava ad aprire la sponda posteriore per consentire al materiale di scivolare direttamente nel letto del fiume.
I due alla vista della pattuglia dei CC hanno cercato di riabbassare il cassone, ma ormai erano stati scoperti. Il Traviglia con l’impresa di famiglia è pure dotato di alcune autorizzazioni per il trasporto di rifiuti speciali ed aveva con se anche i formulari previsti per il conferimento in discarica degli stessi. Forse per risparmiare tempo e denaro, aveva deciso di disfarsi di circa 3,5 tonnellate di detriti provenienti da demolizioni edilizie, scaricandoli nel fiume.
Entrambi sono stati dunque tratti in arresto in flagranza di reato in ottemperanza alle nuove diposizioni in vigore dal luglio scorso, da quando un’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti in tutta la Regione Sicilia. Nei territori in cui vige lo stato di emergenza, si applica, infatti, la disciplina sanzionatoria del D. Lsvo nr. 172/2008 (emanato all’epoca per la situazione di emergenza nel Napoletano) che prevede pene molto gravi e l’arresto in flagranza per gli imprenditori che scaricano in siti non autorizzati rifiuti speciali.
L’odierna operazione, è inserita nell’ambito di un più vasto piano di monitoraggio del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati in materia ambientale, disposti dal Comando Provinciale CC di Messina.
Il mezzo è stato sottoposto a sequestro ed al termine del processo sarà confiscato ope legis.
Un pattuglia della Stazione CC di Sinagra, ieri pomeriggio, nel percorrere la SP 146 Bis Sinagra-Ponte Naso, ha colto in flagranza di reato TRAVIGLIA Antonino, imprenditore edile 45enne di Brolo e STANCAMPIANO Vincenzo, classe 1966, artigiano residente a Brolo, mentre stavano per scaricare un intero camion di rifiuti speciali nell’alveo del torrente denominato “Fiumara di Naso” che costeggia la predetta strada provinciale.
I militari sono intervenuti mentre il cassone era già stato sollevato da Traviglia che era alla guida del mezzo e Stamcampiano si apprestava ad aprire la sponda posteriore per consentire al materiale di scivolare direttamente nel letto del fiume.
I due alla vista della pattuglia dei CC hanno cercato di riabbassare il cassone, ma ormai erano stati scoperti. Il Traviglia con l’impresa di famiglia è pure dotato di alcune autorizzazioni per il trasporto di rifiuti speciali ed aveva con se anche i formulari previsti per il conferimento in discarica degli stessi. Forse per risparmiare tempo e denaro, aveva deciso di disfarsi di circa 3,5 tonnellate di detriti provenienti da demolizioni edilizie, scaricandoli nel fiume.
Entrambi sono stati dunque tratti in arresto in flagranza di reato in ottemperanza alle nuove diposizioni in vigore dal luglio scorso, da quando un’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti in tutta la Regione Sicilia. Nei territori in cui vige lo stato di emergenza, si applica, infatti, la disciplina sanzionatoria del D. Lsvo nr. 172/2008 (emanato all’epoca per la situazione di emergenza nel Napoletano) che prevede pene molto gravi e l’arresto in flagranza per gli imprenditori che scaricano in siti non autorizzati rifiuti speciali.
L’odierna operazione, è inserita nell’ambito di un più vasto piano di monitoraggio del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati in materia ambientale, disposti dal Comando Provinciale CC di Messina.
Il mezzo è stato sottoposto a sequestro ed al termine del processo sarà confiscato ope legis.