“Nelle scuole palermitane c’è un rigurgito di tensione politica che preoccupa e che rischia di trasformarsi in allarme sociale. Per questo, è necessario che la situazione venga affrontata in maniera responsabile dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine, e non solo. Serve dialogo, non repressione”. Lo ha detto Rita Borsellino, deputato del Parlamento europeo, in merito ai disordini tra studenti e polizia scoppiati sabato scorso davanti al liceo Umberto I di Palermo. “Sarà bene chiarire le reali cause che hanno portato allo scontro fra studenti e polizia. Ma a prescindere da ciò, mi desta parecchie perplessità il fatto che un sit-in studentesco possa impegnare così tanto quelle forze dell’ordine che in una città come Palermo sono fondamentali per far fronte a problematiche ben più gravi. Ricordo – aggiunge – che anche mio fratello Paolo, da studente, fu fermato nel corso di una manifestazione. Caso volle che a giudicarlo fu il giudice Terranova. La sua fedina penale non fu macchiata. Se il giudice però non fosse stato tanto equilibrato e comprensivo, come mio fratello amava ricordare, la carriera di magistrato gli sarebbe stata certamente preclusa”.