Era l’ultimo, ancora in vita dei fratelli Ziino, Salvatore, Nino, Maria, Joe, Giuseppina ed Eleonora che sono stati i figli di Cono e Maria Condipodero. Lui e i suoi fratelli, a differenza di Joe, Eleonora e Giuseppina nati in America dove i genitori erano emigrati, nacque nella casa di Piana.
Crebbe in una Brolo che viveva tempi difficili, tra le due guerre.
E di quegli anni non dimenticò mai gli stenti, la povertà delle fasce più deboli, i soprusi dei “padroni”, le arroganze di podestà e dei signorotti locali, la mancanza di servizi primari, di assistenza, e vide anche un altro fratellino morire per una “banale” polmonite.
Quel tanto che innescò il lui la voglia di socialismo, di umanità cristiana, del desiderio, mai domo, di costruire le basi per una società migliore.
Conobbe anche il dolore, lo strappo, dalle famiglie divise. Quando Joe decise di ritornare, giovanissimo in America, a fare, come fece, fortuna non dimenticò mai le lacrime della madre mentre leggeva le lettere provenienti dagli States.
Una certezza… generare occupazione, con i suoi posti di lavoro, per favorire l’emancipazione delle future generazioni.
Da ragazzo di bottega, faceva il calzolaio, già giovanissimo iniziò a lavorare, poi come operaio nei magazzini di limoni, “sotto padrone”.
La voglia di scommettere su se stesso era forte.
Con Nino, suo fratello, diventarono prima piccoli, poi grandi imprenditori, nel settore dell’esportazione degli agrumi, dei prodotti della terra di Sicilia. Costruirono e fecero una rete con i mercati italiani, Firenze, Genova, Verona, Milano, Bologna, poi anche all’estero.
L’epopea di Parigi e della Francia, vissuta con un altro “self-employed” brolese, Mariano Scarpaci, quindi Stoccarda, la Russia, ancora bolscevica, l’Inghilterra e Graz in Austria dall’amico Tindaro Agnello, erano le sedi di Mercati, di Importatori che poi diventavano amici e soci e spesso, per andarli a trovare, portava, in questi lungi viaggi in treno, il piccolo Cono. Suo figlio. Esperienze di vita, di lavoro, di padre.
Così gli Ziino, dove Salvatore era una guida ed una forza con il fratello Nino, crescono e diventano, prima i magazzini nel quartiere Macello quindi quello della Filanda, mentre aumentavano i dipendenti, e da imprenditori agrumicoli diventano anche manager turistici con il complesso “La Riviera del Sole” di Gliaca di Piraino.
Salvatore è caparbio, non molla mai, ha un sogno e lo insegue, anche combattendo con “problemi di salute” giovanili. Così anche in politica.
Socialista della prima ora era amico e compagno. Una personalità tutto d’un pezzo, mai burbero, cercava nella lettura, nei grandi testi, la frase giusta, per rendere concetti, vincere battaglie, smussare angoli, era uomo in grado di sintetizzare giudizi e considerazioni sugli oppositori politici, mettere in riga i problemi. Gli avversari politici apprezzavano la personalità, la coerenza, l’onestà intellettuale e le doti umane dell’uomo.
E’ sempre stato un convinto socialista che ha dato tanto al P.S.I. locale e regionale, rappresentava il gruppo storico del pensiero De Martiniano: “la politica non come mestiere, ma al servizio delle classi più deboli”.
“Turi” Ziino era sempre presente, con Pippo Piccolo, i fratelli Lenzo, sia quelli che stavano a Brolo – Rino e Duccio – che quelli di Jannello, Vittorio e Michele, nelle manifestazioni, negli incontri e nelle vari fasi della vita politica che caratterizzeranno la storia delle sezioni socialista di Brolo, anche al tempo del suo commissariamento, dell’epopea alla segreteria dell’avvocato Nino Bruno, del dialogo con gli allora ragazzi dell’Upb, i Barnà, i Ruggeri, i Calderaro, i Frassica i Magistro, che trovavano in Nino Indaimo un leader più consono.
Consigliere comunale in diverse amministrazioni, vide bruciare la sua “alfetta” sotto casa negli anni bui della politica brolese dove, per chi non ne accettava i compromessi, arrivavano gli attentati intimidatori, le minacce telefoniche, la paura per i figli, avuti con la donna della sua vita Carmela Giuffrè. Lui non piegò mai la testa neanche quando il racket voleva imporre il pizzo e diede fuoco al grande magazzino appena costruito alla Filanda.
Ripartirono, i due Ziino con a fianco i figli già grandi, come sempre… con determinazione.
Negli ultimi anni ha scelto il caldo abbraccio della famiglia alla vita pubblica e politica, che spesso ha sentito la sua assenza, dedicando tempo ai nipoti, raccontando storie pregnanti di ricordi ed aneddoti del passato, con spirito giovanile, condito di affetto lasciando un’eredità di una nobile pagina di storia umana e sociale, che sarà certamente sempre presente nei loro più intimi ricordi.
Nel 2014, Salvatore fui tra i protagonisti di “Rughe” il film di Mirian Rizzo, presentato poi al Festival del Cinema di Venezia.
Qui con Nino, Michelangelo e Carmelo, senza cader mai nei luoghi comuni, parlando e puntando dritto al cuore, raccontò delle aspettative, di futuro, di chi ha già superato gli ottant’anni. Si mise a nudo, e rivolgendosi agli adolescenti spettatori del docu-film, parlò non del passato nè di come si era, ma di ciò che oggi “un anziano come lui” vuole, dei sogni che si coltivano, di cose che hanno perso, di nuove consapevolezze, di Dio e nipoti, di fede e razionalità, di amore della paura per i giovani che non trovano lavoro.. colpevolizzando la “sua” generazione che non ha trovato le forze per dar loro un futuro migliore.
In quella lunghissima intervista, serrata, tutta di un fiato, girata in presa diretta, senza luce artificiale, con la macchina da presa bassa, proprio per esaltare l’espressione del viso, Salvatore espresse concetti e pensieri, emozioni lucidissime che dipinsero il paesaggio di una vita che scorre, regalò pillole di ottimismo, e le rughe si aprirono al sorriso, e vennero con i ricordi fuori parole come con-passione, perdono.. speranza.
Parole in libertà come le lacrime che a volte gli fu difficile da trattenere e che forse, per chi scrive, è il ricordo più bello che conserva parlando di quest’ultimo socialista.
I funerali saranno celebrati quest’oggi, nella Chiesa madre di Brolo, alle ore 17,30.
per scoprire Uomini e Fatti di Brolo Scomunicando ha creato una rubrica “brolesi” da leggere anche:
L’ADDIO A TURI ZIINO – Forse l’ultimo socialista storico di Brolo
BROLO, L’ULTIMO MAGAZZINO – “Il paese che non c’è più”
UOMINI & BETTOLE – TEPOROSI BARATRI DI VAPORI E DI GENTE, CONFINI VERSO LA TERRA DI MEZZO, SONO STATE UN “PEZZO” DI BROLO
PESCATORI – Attraverso alcuni scatti il “ti vogghiu cuntari…” dei pescatori
MEMORIA & RICORDO – Nei giorni dedicati a Paolo Borsellino pochi ricordano che Piera Aiello è cittadina onoraria di Brolo
DON CICCIO – IL POSTINO CHE SUONAVA SEMPRE DUE VOLTE!
DON NINO “CIURIDDU” – L’ultimo Sacrestano di Brolo
POETI BROLESI – Linda Scaffidi: “Quando la profondità vive nascosta nella superficie”
INCONTRI BROLESI – CARMELO E SALVATORE IN MARTINICA
OGGI E’ SANTA RITA – A Brolo era la Santa dei Reduci
BROLO – Quando il Paese fece un Processo alla storia, riabilitando i 15 operai condannati nei moti del ‘21
PROVOCAZIONI – A PARLAR DI CIMITERI SI PUÒ ANCHE MORIRE… OPPURE SOFFERMARSI A RIFLETTERE
SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
BROLO – Amarcord, la V A geometri si ritrova dopo 25 anni
LA FOTO – Amarcord brolese, il “Matrimonio”
“Amarcord” Brolesi – Le Moto e i Vitelloni
DONNA CARMELA – Non negò mai un bicchier d’acqua a nessuno, dagli operai ai bagnanti e visse per decenni nel “casello” di Brolo
BROLESI – I Tripi, da generazioni apprezzati per la professionalità nel difficile lavoro di essere vicino alla morte
DON ENZO CARUSO – UN ANNO FA… A BROLO
SICILIA DA VIVERE – Il “Giornale d’Italia” dedica un ampio servizio al Castello di Brolo
FESTE E TERRITORIO – Oggi quella del Lacco
IL “BARONE” – DAGLI ABISSI ALLE INERPICATE VERSO I COMUNI PIÙ ALTI DELL’ISOLA
BROLESI IN “EQUILBRIO”- CONO BARNÀ E NATALE CALDERARO, INSIEME , IN CIMA AL GOTHA DEL MONDO SCIENTIFICO MONDIALE
Brolo – Tutti meno uno
Ricordando il Vajont – E Brolo, quella mattina, pianse un suo “figlio”
Antonio Agnello – La morte di un imprenditore brolese
Brolesi – Vincenzo Stancampiano, l’arte dell’intarsio e il serio lavoro di artigianoBrolesi –
STORIE BROLESI – LA MAESTRA LETIZIA
Nuovi Poveri – L’onorevole non arriva a fine mese
STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare
SBARCHI & GUERRA – 72 ANNI ANNI FA GLI AMERICANI A MALPERTUSO
RICORDI BROLESI – Vent’anni. Quando la Tiger li festeggiò al Gattopardo
Poeti Brolesi – Vittorio Ballato
Personaggi – Brolo: l’ultimo saluto a “don Nunzio” Giuffrè
NINO SPEZIALE – “Le piene del torrente … e della mia vita”
Mangiar Bene – A Brolo c’è, da sempre, “La Quercia”
LUTTI BROLESI – E’ morto uno dei “padri” del sindacalismo sui Nebrodi.
LA STAZIONE & BROLO – L’ULTIMO TRENO
DON SABBATURI – A BROLO, LA MORTE DELL’ULTIMO ARTIGIANO
DOLCEZZE BROLESI – Armando finisce tra i quaranta pasticceri fotografati da Giò Martorana
CINEMA E UOMINI – I Vitelloni “Brolesi”
CIAO VINCENZO – Ieri i suoi funerali a Brolo
CAMERA DEL LAVORO – QUELLA DI BROLO È “UNA FUCINA DI FORMAZIONE”
BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”
Brolo e la Guerra – A 70 anni dallo sbarco
BROLO AMARCORD – Ecco la “Scuola”
BROLO “GELATO EXPO” – CHI CI SARÀ! ( storia dei bar di Brolo)
BROLO & LA GUERRA – Le foto dello sbarco
BROLO & LA GRANDE GUERRA -“CHI DIEDE LA VITA EBBE IN CAMBIO UNA CROCE”
BROLO – SI CELEBRA, TRA ANTIMILITARISMO E COMMEMORAZIONI STORICHE, LO SBARCO AMERICANO DEL 1943
BROLO – Si celebra, tra antimilitarismo e commemorazioni storiche, lo sbarco americano del 1943
BROLO – Ordigno bellico rinvenuto in mare a Malpertuso, ultimo testimone dello sbarco degli alleati
Brolesi: Joe Ziino – Un “pezzo” di paese che va via… in America
Brolesi: A “Puntidda” – L’oste di Lacco, che ha attraversato un secolo … va via.
Brolesi, Pippo Cipriano – Pescatore, “bandito & pentito”… è morto
BROLESI CHE VANNO VIA – Mariano Scarpaci il “compagno” imprenditore
BROLESI – Tra ironia e amarcord
Brolesi – Santa Lucia del ’41, quando “Ciccio” s’inabissò
BROLESI – Ricordando Carmelo Ricciardello, “inghiottito dal fango” nell’alluvione di Scaletta
BROLESI – Piccoli meccanici … era il 1955
BROLESI – Nino Capitti, “maestro pasticcere”
Brolesi – Morire per un lavoro.
BROLESI – MA QUALE SICUREZZA? I GO KART SI VEDEVANO COSÌ
BROLESI – La neve del ’62 in attesa del “Big Snow”
Brolesi – La buona pesca
Brolesi – La Bidella
Brolesi – L’atto di eroismo di Basilio Napoli
BROLESI – Indaimo e gli altri in consiglio comunale
BROLESI – GIUSEPPE BELLANTONI UN GRANDE BARITONO “DIMENTICATO”
BROLESI – E piazza Nasi divenne piazza Mirenda
BROLESI – E loro andavano all’Università
BROLESI – Don Carmelo, il “primo” telefonista
BROLESI – 1 milione di kilometri con l’Onorevole.
BROLESI – “Reverendi”
Brolesi – “Pezzi di Scuola” che scompaiono.
Brolesi – “Peppinello”
Brolesi – “All’ombra dell’ultimo sole”
Assenze – Ciao Giovanni.
Arturo Caranna – Un brolese “sovversivo”
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
AMARCORD BROLESI – La prima sagra del pesce, erano appena iniziati gli anni ottanta
A Proposito del Giro – Quando passava da Brolo, e Moser era testimonial delle gare che i brolesi organizzavano
PIPPO SOTTILE – ELOGIO AL GRANDE “PICCOLO” ATTORE
Don Cono “U Chiareddu” – Tra imprenditoria e turismo … un burbero sognatore, brolese doc, che va via
BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”
Brolesi – Si “allunga” la via dedicata a Don Carmelo Pizzino
Rivedendolo – “Ogni giorno come se fosse l’ultimo”, quando i brolesi divennero tutti attori
Brolesi – Mimmo Caranna, a dieci anni dalla sua scomparsa
Contrasti – Quieto, irrequieto, inquieto, a Brolo “‘u Ploratu” mostra la sua suggestiva bellezza
Ritratti di Brolesi – Il paese che cambiava, era il 1957
Storie Brolesi – Luca Buonocore… la Cina è vicina ed il Futuro è già realtà, anche dentro uno spot televisivo
Brolo, Brolesi e la Chiesa – Dieci anni fa veniva ristrutturata
Maestri a Brolo, Domenico Siragusano – Improvvisamente mi torna in mente il mio maestro
Brolesi – I Contipodero, a cavallo di tre secoli
BROLESI – DON MICHELE IL “RAGIONIERE”. STAMANI I SUOI FUNERALI
Brolesi che vanno via – La morte di Don Vasile, centenario del paese
BROLESI – “Vossiabbinirica,” Don Saro
BROLESI DI SUCCESSO – DIANA ANDREOTTI AL VIRGIN AUSTRALIA MELBOURNE FASHION FESTIVAL
BROLESI TRICOLORI – AL CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA 2016 C’ERA ANCHE FRANCESCO BACINA IODICE
BROLESI – I vent’anni del “Central”
NINO CAMPOCHIARO – Quando un eterno sognatore, che non si arrende mai, va via
BROLESI – A Rossella Bruno il iMig2016
LEO CARANNA – “La gente aspettava il suo arrivo”, mentre sentiva il rombo della sua auto
PIPPO LIONE – E’ morto questa notte un “Signore” della politica brolese
FOTO & SIMBOLI – Il Silenzio per i Caduti del Mare
BROLO – Quando sbarcarono gli americani
DEDICHE E RICORDI – A Brolo tutti pronti per il Torneo dei Tornei di Tennis
“PARALIPOMENI” – παραλειπόμενα. Ma il Maestro Speziale non ha tralasciato nulla nè prima nè dopo
Storie Brolesi – Il “Barone” del mare
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
FOTO E SIMBOLI – Il 4 novembre, Don Santo, a Brolo, la Festa dei Reduci
LA MORTE DI UN ANGELO – Ninuccio che va via. Il dolore di tutti che abbraccia la sua famiglia
CANTERINI DI BROLO – Hanno fatto girare in 36 anni il Mondo intorno a Brolo
PER NINUCCIO – SCUOLE CHIUSE A BROLO, NEL POMERIGGIO, PER PARTECIPARE AI FUNERALI
BROLO SILENTE – PER NINUCCIO LACRIME E PALLONCINI BIANCHI
LUTTI – Brolo ha una “stella” in più
LA MORTE DI PIETRO MIRAGLIA – IL GIUDICE BROLESE SI È ACCASCIATO DURANTE UN’UDIENZA. INUTILI I SOCCORSI
STORIE BROLESI – Trent’anni che sembrano ieri. Nella mostra alla “Multimediale” scatti inusuali di come eravamo
BROLO – La Mostra di com’eravamo sino al 6 gennaio alla Multimediale
STORIE BROLESI- Foto che fissano brindisi e incontri aziendali di fine anno, ma che dicono molto di più
UN AMORE INABISSATO SUI FONDALI DELLO SCOGLIO DI BROLO. CORREVA L’ANNO 1964
GIULIA PINO – INSEGNÒ A BROLO. ANARCHICA, SOCIALISTA, AMAVA LE RECITE E LA CULTURA… LASCIÒ UN PIANOFORTE ALLA “SUA” SCUOLA
SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
RICORDANDO – 23 anni fa moriva Padre Lo Presti
CIAO GIOVANNI – E’ morto a Milano, forse l’ultimo “guascone” brolese
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