Presentata al pubblico l’Associazione Culturale “La Sicilia ai Siciliani”, con l’obiettivo di diffondere la cultura e la storia siciliana. “Approfondire la conoscenza della storia siciliana e promuovere iniziative legate al vissuto dei siciliani”, è la ragione sociale degli associati.
Si è svolto sabato 16 ottobre alle ore 18 presso il salone delle Bandiere del Comune di Messina, la tavola rotonda dal titolo: “Messina 1848 – 2010 Coraggio e fierezza a confronto”. La Manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale “ La Sicilia ai Siciliani” in collaborazione con la IV Circoscrizione, ha coinciso con la chiusura di un ciclo di eventi iniziati il 7 settembre 2010, con la commemorazione dei “Camiciotti” eroi messinesi, caduti per la libertà della loro città diedero la vita. Tema della tavola rotonda, la riscoperta di una parte della storia di Messina, quasi dimenticata, relativa alla Rivoluzione Indipendentista siciliana del 1848-49 ed in particolare le “ 5 Giornate di Messina”. Sala gremita, per un evento che si iscrive dignitosamente, all’interno del pensiero meridionalista di analisi e di ricerca, oltre che di proposta politica.
Ad aprire i lavori, il Vice Presidente della IV Circoscrizione Piero Caliri (con ruolo di mediatore) preceduto dal Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Previti. La presentazione della manifestazione, è stata curata da Giuseppe Giannetto che ha presentato ufficialmente l’associazione “La Sicilia ai Siciliani” e le manifestazioni svolte nell’arco dell’intero anno.
Tra gli argomenti toccati:l’applicazione totale dello statuto regionale e il recupero dei beni monumentali della Città di Messina, abbandonati all’incuria generale.
Ripercorrendo le tappe salienti che hanno portato nel ‘800, la Sicilia ad insorgere contro il Regno delle Due Sicilie ed a proclamare l’indipendenza per il periodo che va dal 1848-49, la pregevole relazione storica del Dott. Gianluca Castriciano.
Non sono mancate rievocazioni di gesta eroiche di alcuni personaggi messinesi che si sono distinti per coraggio e fierezza, come: Antonio Lanzetta, Rosa Donato (detta “a cannunera”), Antonino De salvo (detto “Pagnocco”) e non per ultimi i “ Camiciotti”. Di grande rilevanza, l’intervento curato dallo storico messinese Arch. Nino Principato, il quale ha accompagnato la propria relazione, con il sussidio di foto e slide inedite, cogliendo, di molto, l’interesse della sala.
A conclusione dell’evento, gli organizzatori, hanno rinnovato, la necessità di puntare i fari della conoscenza, soprattutto dei più giovani, sulla gloriosa storia di Messina, per riaccendere nel popolo messinese l’orgoglio d’appartenenza, con la promessa del Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Previti, di prendere in considerazione la proposta che la stessa Associazione culturale presenterà in questi mesi e cioè, di collocare in città un monumento dedicato alle “ 5 Giornate di Messina” come perenne ricordo dell’eroismo dei messinesi alla causa e libertà e dell’Indipendenza della Sicilia.
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