Arrestato dai Carabinieri un 33enne originario del palermitano in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere per estorsione e danneggiamento a seguito di incendio.
Alle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, ed in particolare quelli della Stazione di Falcone hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Patti nei confronti di un 33enne nativo di Palermo ma residente a Falcone (ME), in quanto ritenuto responsabile di per estorsione e danneggiamento a seguito di incendio.
L’attività investigativa, che si è conclusa con l’arresto di ALBERTI Santo Maurizio, nato a Palermo cl. 1977, già noto alle Forze dell’Ordine, era scattata il 25 gennaio 2010, quando i Carabinieri della Stazione di Falcone erano intervenuti su quel lungomare, dove ignoti avevano dato alle fiamme un escavatore di proprietà di un impresa del luogo.
A seguito di tale evento delittuoso, i Carabinieri hanno pertanto avviato un’intesa ed articolata attività di indagine, acquisendo elementi probatori circa la responsabilità del citato ALBERTI Santo Maurizio, il quale sarebbe responsabile di essersi procurato, costringendo un imprenditore locale, mediante violenza consistita nell’incendiare il predetto escavatore, a consegnargli indebitamente una somma di 1.000,00 euro.
I Carabinieri della Stazione di Falcone, pertanto, hanno avanzato alla Procura della Repubblica di Patti una richiesta per l’applicazione di una misura cautelare nei confronti del citato ALBERTI Santo Maurizio.
L’A.G., nel concordare con le risultanze investigative dei militari dell’Arma, ha pertanto avanzato al G.I.P. del Tribunale di Patti la richiesta di applicazione della misura cautelare nei confronti del 33enne che, dopo le formalità di rito è stato associato alla Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Cronaca Provinciale