PRESIDIO – Quello di solidarietà al Popolo Palestinese a Messina
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PRESIDIO – Quello di solidarietà al Popolo Palestinese a Messina

Ieri, domenica 17 dicembre a piazza Cairoli a Messina si è svolto, e non ha smesso durante la pioggia, un partecipato e orgoglioso presidio di solidarietà al popolo palestinese contro la decisione USA di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele e quella di far partire il Giro d’Italia da Israele (o meglio dai territori palestinesi occupati da Israele contro le risoluzioni dell’ONU). All’appello lanciato dalla Comunità palestinese di Messina e da Freedom Flotilla Italia hanno aderito ARCI territoriale e Circolo Thomas Sankara di Messina, Associazione Smasher, Cambiamo Messina dal Basso, Centro culturale islamico, FLC CGIL Messina, Partito della Rifondazione comunista Federazione di Messina, Partito della Rifondazione comunista Circolo Peppino Impastato di Messina, Sinistra Italiana, Unione Inquilini Messina

Chi ha solidarizzato ha ribadito più volte e in tante lingue, dall’italiano all’arabo, che la Palestina deve essere libera e non può essere sottoposta all’occupazione aggressiva di Israele.

 Nel contesto difficilissimo e disumano che vivono i palestinesi a Gaza e nei territori occupati da Israele contro le risoluzioni dell’ONU, vive una situazione drammatica Gerusalemme e la decisione di Trump di riconoscerla capitale di Israele ha provocato manifestazioni di protesta in tutto il mondo.

 Diverse foto, tenute in mano dai partecipanti,  hanno fatto vedere come GERUSALEMME sia divisa in due parti separate da un muro alto circa 8 metri.

 La vita diventa così difficilissima anche per le più elementari azioni: fare la spesa, andare in ospedale o a scuola.

 

GERUSALEMME è invece una capitale religiosa dove dovrebbero vivere e convivere musulmani, cattolici, ed ebrei, come ribadito anche da Papa Francesco. Inoltre il presidio ha chiesto il ritiro della partenza del Giro d’Italia da Israele, la volontà di varcare i confini italiani da parte degli organizzatori avrebbe dovuto premiare un paese pacifico e non un regime teocratico che ha scelto la violenza come arma di sottomissione dei palestinesi ed usa la stessa violenza riservata agli adulti anche per i bambini.

Di seguito alcune foto della manifestazione.

    

 

18 Dicembre 2017

Autore:

redazione


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