“Non si può cosa più perfetta e rara/ chiù benigna, chiù grata e chiù gentili/ di la donna, funtana di ogni beni”.
La nota della Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte
Il giorno 31 dicembre 2017 è venuta a mancare l’insegnante Maria D’Arrigo vedova Presti grande educatrice non solo del valore della conoscenza ma anche esempio di grande madre che ha sempre scelto l’etica e la famiglia. I figli Franca ed Antonio ed i nipoti Ionea ed Andrea danno l’annuncio di una fine terrena che trova sempre il suo valore di essere nella trasformazione e nella consegna di luce.
Una donna straordinaria, annoverata fra le figure esemplari delle donne siciliane coraggiose e fiere. La signora D’Arrigo Presti, è la donna cantata del Pisani nel suo lungo Poema in endecasillabi sciolti: “Non si può cosa più perfetta e rara/ chiù benigna, chiù grata e chiù gentili/ di la donna, funtana di ogni beni”.
Moglie dell’imprenditore già Presidente del Messina Calcio, Angelo Presti, abbandonò la comoda vita di città per seguire il marito a Pettineo dove insegnò per un decennio. Continuò la sua carriera scolastica a Messina scegliendo con determinazione di insegnare nelle periferie della città. Ancora oggi sono numerosi i suoi piccoli studenti, diventati adulti e impegnati in diversi ambiti lavorativi, a ricordarne le qualità.
Degna madre di un figlio geniale, Antonio Presti, artista- mecenate che ha realizzato una delle realtà artistiche più rilevanti di Opere d’Arte di scultori di fama mondiale, in Europa, una delle cornici più belle della nostra Sicilia, il parco Fiumara d’Arte, oggi un punto di riferimento e di attrazione internazionale in uno dei luoghi più incantevoli della Sicilia, la Valle dei Nebrodi.
Naturale il passaggio di consegne della Sig.ra D’Arrigo Presti al figlio Antonio, da anni impegnato instancabilmente nelle periferie delle città siciliana, che ha fatto del dono e della consegna di bellezza la sua ragione di vita.
Le condoglianze della redazione