Racalmuto in festa per l’attesa visita del nuovo assessore regionale ai beni culturali prof. Vittorio Sgarbi. Una visita per rendere omaggio allo scrittore Leonardo Sciascia e visitare alcuni dei luoghi “simbolo” del territorio.
Insieme a lui i “colleghi” al Turismo Sandro Pappalardo, alla Famiglia Mariella Ippolito e alle Attività Produttive Mimmo Turano. Un tour che ha visto i neo assessori regionali visitare la miniera di sale dell’Italkali dove lavoravano i “carusi” di Regalpetra. “Questa di Racalmuto è la prima miniera d’Italia, – ha affermato Sgarbi – da qua parte tutto il sale che mangiamo. Sono socio, da molti anni, del circolo dei zolfatai e dei salinari, ma per un riferimento letterario, ma non potevo immaginare che qui l’economia fosse perfino più forte della letteratura”.
“Valorizzeremo questo luogo – ha annunciato l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano –. Ho assunto l’impegno di concordare con il presidente della Regione, Nello Musumeci, un incontro. Una realtà come questa non può non essere valorizzata, noi siamo molto attenti e siamo certi che questo sviluppo vi sarà veramente”.
Successivamente tutti presenti alla tomba dello scrittore racalmutese per la deposizione di una corona di fiori e la visita al Teatro “Regina Margherita” con lo spettacolo del coro “Terzo Millennio” dedicato ai minatori e alle loro famiglie.
Una visita che è servita probabilmente a far emergere la consapevolezza del grandissimo patrimonio artistico e culturale del territorio agrigentino. Non solo letteratura con Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello e tantissimi altri scrittori a cui è dedicata la ex strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta, ma un territorio ricco di cultura e di bellezze tutte da ammirare.
“L’agrigentino è parte importante della letterature del Novecento – ha sottolineato Vittorio Sgarbi –. Spero che potremo animare il teatro di Agrigento e il teatro di Racalmuto con opere che siano legate a Pirandello e a Sciascia. A Pesaro dove è nato Rossini c’è un festival legato al nome di quel grande musicista. A Parma c’è il festival Verdi. Il teatro di Pirandello deve avere un festival Pirandello ad Agrigento che sia legato anche al teatro di Racalmuto, unendo i nomi di Pirandello e Sciascia. Avere un festival Pirandello significa far diventare Agrigento come Salisburgo, come Pesaro”. “Un festival pirandelliano – ha concluso l’assessore regionale ai beni culturali – può essere importante almeno quanto il festival del teatro antico di Siracusa, quindi va incardinato con forza”.
Presenti all’evento anche il Sindaco di Racalmuto, Emilio Messana e il componente della fondazione Sciascia, Felice Cavallaro, oltre a numerosi amministratori locali.
Salvatore Bucolo