SICILIA – Un ddl di Assenza per il rilancio dei Centri storici
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SICILIA – Un ddl di Assenza per il rilancio dei Centri storici

Rilanciare i centri storici perché “Il futuro di ogni centro storico è il futuro dell’intera sua città” è il pensiero di Giorgio Assenza che ha presentato un disegno di legge

 

“Il futuro di ogni centro storico è il futuro dell’intera sua città” Giorgio Assenza cita il noto urbanista Gianni Porcellotti per annunciare la presentazione di un proprio disegno di legge volto proprio alla valorizzazione del patrimonio immobiliare dei nuclei dei paesi siciliani.
Così come già avviene nell’Agrigentino, a Cianciana e a Aragona, ove si è seguito l’input dato dall’attuale assessore Vittorio Sgarbi quando questi era sindaco a Salemi, i Municipi censiranno il patrimonio immobiliare inagibile e lo acquisiranno nel caso i legittimi proprietari non possano o non intendano ristrutturare, per cederlo a privati terzi (in alcuni casi, anche gratuitamente) i quali provvederanno entro tempi contingentati alla messa in sicurezza e al ripristino.
“Edifici diroccati, pericolanti o comunque inagibili – spiega il deputato questore in Ars – si trasformeranno in breve, rivalutando insieme con se stessi il contesto paesistico-ambientale, in motori di sviluppo economico locale grazie al ripopolamento dei centri”.
Al momento, hanno intrapreso un percorso virtuoso in tal senso, se pur in assenza di una legge regionale che obblighi alla procedura, Aragona e Cianciana. Quest’ultimo paese, in particolar modo, è ormai conosciuto dentro e fuori i confini d’Italia per il grande afflusso di nostri connazionali e di stranieri che vi hanno già acquistato casa a un prezzo simbolico. La Regione istituirà a sua volta la Conferenza di servizio per l’esame dei progetti di intervento degli acquirenti, con rappresentanti dei Municipi interessati, della Soprintendenza, delle Asp e del Genio civile.
“Il turismo di relazione, quindi – conclude Assenza – verrà rilanciato e, con esso, l’economia dei nostri Comuni (molti dei quali da tempo in crisi finanziaria) che vedranno riprender fiato alcuni comparti essenziali quali l’edilizia, l’artigiano e il commercio”.

 

7 Febbraio 2018

Autore:

redazione


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