JUVENTUS … – Così la storia, a volte sta al calcio come la blasfemia sta alla ortodossia
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JUVENTUS … – Così la storia, a volte sta al calcio come la blasfemia sta alla ortodossia

#Juventus giusta …?! Così la pensa Rino Candeloro Nania

Il costume della tifoseria è bello perché esalta il puro cazzeggio, lo sfottò, il sarcasmo maligno di chi esclude la gentilezza dal novero del galateo di#de_Coubertin.

Il sadismo del gioco evoca il piacere assoluto della vittoria ai danni del nemico/avversario/concorrente.

Di certo il tifoso rinvia all’implicito masochismo di chi ad una azione fa corrispondere una reazione cattiva, in cui nella gloria gratuita vive il piacere goduto soprattutto nei confronti di chi pensa di poter fare il bello ed il cattivo tempo in ogni dove ed in tutte le occasioni.

Lo juventino è il tifoso-tipo, che coniuga e sintetizza il concetto/principio dei due pesi e delle due misure.

Lo juventino in Italia afferma quello che è: vincitore indiscusso di una competizione sportiva in cui impone forza economica, blasone e soprattutto savoiarda missione che, storicamente, porta la Juventus a vincere sempre ed a volte oltre le regole.

Occorre qui il richiamo ai famosi ‘mille’ che partirono da Torino e si imbarcarono a Genova fecero l’Italia tra Cavour e Garibaldi, tra massonerie e violenze, schiacciando il valore ed i meriti di una importante condizione meridionale che tra Napoli e Palermo con il Regno delle due Sicilie dimostrava modernità ed efficienza, che, da lì in avanti, divenne ‘questione’ perché racchiudeva ritardi, che divennero atavici, complessità irrisolte e soprattutto una crisi da sempre ed a tutt’oggi non affrontata e rimasta insoluta.

Così la storia, a volte sta al calcio come la blasfemia sta alla ortodossia.

Non vogliamo risultare eretici, ma certamente si può pensare che il dna antropologico e storico possa ispirare una condotta di vincitore e conquistatore per sempre ed essere estesa ad ogni scibile mi sembra troppo.

Nel contempo la sconfitta all’ultimo minuto su rigore con il Real Madrid avvince chi non la pensa così e può giovare, come insegnamento, di come le cocenti ferite possano attrezzare gli sconfitti per meglio attendere alle nuove tappe ed ai futuri traguardi.

La Juventus vittima di un arbitro senza cuore mi sembra solo l’immagine di una barzelletta che fa ridere tutti, seppur raccontata e impersonata da un eroe sportivo come Buffon, che si è configurato come un interprete fuori tema quando ha detto che “l’arbitro ha commesso un crimine contro l’umanità sportiva”

 (Rino Nania / 14 aprile 2018)

15 Aprile 2018

Autore:

redazione


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