Interessante, quanto esaustivo, pensiero in merito alla vicenda di Silvio Berlusconi da parte dell’avvocato, nonchè onorevole, Tommaso Calderone. Una nota, quella pubblicata, che va oltre e lascia il segno anche nell’ambito politico di riferimento… alla sua maniera.
Intorno al baillamme creatosi sulla vicenda giudiziaria di Berlusconi Calderone, puntualmente scrive.
La legge non è uguale per tutti.
Da tanti anni esiste nel nostro ordinamento l’istituto della Riabilitazione.
Un cittadino, a determinate condizioni di legge (pagamento delle spese processuali, un determinato lasso di tempo dopo la commissione del reato, risarcimento del danno, etc ) dopo essere stato condannato con sentenza definitiva può essere “riabilitato”.
Del suddetto istituto ne hanno usufruito migliaia di italiani, di destra, di sinistra, di centro.
Nessuno ha mai gridato allo scandalo.
Ne ha , correttamente, usufruito Silvio Berlusconi e tanti a gridare “vergogna”.
Se gli italiani non vogliono più Berlusconi “politico” è sufficiente non votarlo e non strillare e, con isteria , affermare che “non c’è giustizia”.
La Legge va rispettata. Sempre.
Non condivido il pensiero di chi dice “vergogna”, ne’ di chi, a destra, esulta dicendo “giustizia e’ fatta”.
Molti parlamentari nazionali di destra hanno confuso l’istituto della Revisione con quello meno rilevante della Riabilitazione. Berlusconi non è stato assolto, è stato riabilitato.
Ovviamente i “nominati” hanno le, poche, idee confuse.
A Silvio Berlusconi è’ stata applicata la legge. Rispettiamola.
Senza esultare.