Confronto a distanza tra Sergio De Cola, ex assessore alle Politiche del territorio della giunta Accorinti e Salvatore Mondello, nuovo assessore al ramo nell’Amministrazione guidata da Cateno De Luca, recentemente insediatosi a Palazzo Zanca.
Giorni addietro avevamo pubblicato un’intervista rilasciata dall’assessore Mondello a questo giornale, nella quale egli aveva puntualmente risposto alle domande del nostro giornalista in merito ai nuovi orientamenti dell’Amministrazione De Luca su tutto quanto era rimasto in itinere alla scadenza del mandato della precedente Amministrazione in materia Urbanistica.
Nuove linee guida del PRG, Variante di Salvaguardia – cosiddetta “Salvacolline” e PIAU – Programma Innovativo in Ambito Urbano tra la Stazione Marittima e Gazzi, ai quali si è aggiunta la priorità per il risanamento, erano stati gli argomenti trattati nell’intervista che riportiamo in questo link:
Ciò che era emerso era la chiara “discontinuità” tra l’attuale e la precedente gestione amministrativa.
Così, l’ex assessore Sergio De Cola, in contraddittorio con quanto dichiarato dall’assessore Salvatore Mondello, è intervenuto inviando una nota, che di seguito riportiamo integralmente, attraverso la quale ha inteso replicare al suo successore, volendo fare delle precisazioni.
In ogni caso, appare evidente quanto il dibattito sulla “visione” di città del presente con gli occhi puntati sul futuro, passando dalla difesa delle posizioni via via assunte da chi ha già operato delle scelte, sia oggi più che mai in divenire.
La nota dell’ing. De Cola.
In merito all’intervista rilasciata alla testata Scomunicando dal nuovo assessore all’Urbanstica arch. Ing. Mondello, desidero fare alcune precisazioni per correttezza di informazione.
La delibera 74/C citata anche in questo articolo, quella che ancora oggi consente strane operazioni sul territorio comunale, è stata voluta e votata nel 2012, cioè dall’Amministrazione precedente a quella Accorinti. La variante al PRG proposta al Consiglio Comunale dal febbraio del 2017 avrebbe fatto superare anche questa situazione.
La Variante parziale di tutela ambientale (salvacolline) inoltre non si limita a ribadire vincoli esistenti, ma applica un regime di tutela che deriva da una lettura integrata dei livelli di rischio esistenti alcuni dei quali, come ad esempio lo studio Enea, a oggi non recepiti. La Variante si occupa della messa in sicurezza dei territori, della tutela ambientale e di aggiornamenti normativi richiesti da anni, che se non adottati, mettono il Comune a rischio commissariamento. Inoltre la Variante non contiene nessuna previsione per nuovi insediamenti ma al contrario elimina la possibilità di edificare in aree a rischio.
La redazione dello schema di massima del nuovo PRG, passaggio obbligatorio per norma, ha comportato un importante lavoro di analisi: studio geologico, studio agroforestale, nuova cartografia, avvio procedura di VAS, analisi approfondita della situazione esistente in termini di costruito e traccia in modo chiaro una visione per il futuro della città basata su sostenibilità sociale e ambientale, valorizzazione e recupero dell’esistente, puntando su paesaggio, cultura, valorizzazione dei nostri territori e delle coste, mirando ad uno sviluppo sostenibile e possibile. Lo schema di massima guarda con attenzione al recupero urbano ed edilizio degli ambiti più degradati della città estendendo a tutto il territorio il concetto di risanamento tramite gli ARU (Ambiti di Recupero Urbano) .
Mi auguro che la nuova Amministrazione colga questi aspetti e do’ la mia disponibilità per un eventuale confronto in cui poter illustrare insieme al prof. Gasparrini le motivazioni e le potenzialità contenute in un documento complesso come è appunto lo schema di massima del nuovo PRG.
Sergio De Cola