Con il 68enne Giovanni Pandolfo sale a 104 il numero dei decessi tra gli ex dipendenti della Sacelit di San Filippo del Mela. “Un’industria che ci ha illuso per anni, ma era solo fonte di sofferenze”.
Salgono a 104 le vittime fra gli ex dipendenti della Sacelit di San Filippo del Mela, tristemente nota come “fabbrica della morte”, che ha operato per 35 anni nell’area del Messinese. Giovanni Pandolfo 68 anni, di Pace del Mela, ex dipendente (erano 218 al momento della chiusura) è morto per asbestosi pleuro polmonare.
Ha lavorato per 31 anni, fino al ’93, scaricando sacchi di amianto dai carri ferroviari, producendo tubi, pezzi speciali, serbatoi e lastre, e dedicandosi anche alla pulizia settimanale degli impianti e alla frammentazione dell’amianto.
“Un’industria – dice oggi Salvatore Nania sindacalista e anche lui ex dipendente – che per anni ci ha illusi di avere trovato un lavoro che ci potesse dare reddito, invece era fonte di morte o di patologie altamente invalidanti”.
“Giovanni – aggiunge Nania, presidente del comitato ‘Ex esposti amianto’, che ha lavorato fianco a fianco con Pandolfo – non si è mai lamentato del suo lavoro, non pensando che dovesse soffrire come ha fatto in questi ultimi 4 anni, specialmente l’ultimo, che lo ha costretto in casa con gravissime patologie respiratorie, fino al decesso avvenuto ieri”.(lasiciliaweb.it)
Cronaca Provinciale