Oceano e Crocè: “Servono seri bandi di gara basati sulle reali esigenze dei cittadini e non su quelle della politica”.
A Messina si destina troppo poco ai servizi sociali e lo si fa male, guardando ad esigenze diverse da quelle dei cittadini. Questo il senso della Conferenza stampa che questa mattina si è svolta nel Saloncino della Cgil di Messina dove sono stati analizzati i dati sulla spesa per Servizi sociali nella città dello Stretto e sono stati messi a confronto con quelli delle altre città siciliane e italiane di pari dimensione demografica. Alla Conferenza stampa erano presenti Angela Passari, responsabile dei servizi sociali per la Funzione pubblica e Clara Crocè, segretaria generale della Fp che ha ricordato come i dati e l’analisi svolta sia il frutto di un lavoro congiunto della Fp e della confederazione anche se oggi il segretario generale della Cgil Lillo Oceano era assente per motivi personali.
“Messina gode del non invidiabile primato della spesa più bassa per servizi sociali pro-capite in Sicilia”, ha osservato Crocé i dati elaborati dal sindacato. Mentre a Messina il Comune destina ai servizi sociali appena 92€ a cittadino, a Siracusa se ne spendono 205, a Catania 175€ e a Palermo (penultima città siciliana per spesa) più di 101. E ancora, guardando al resto del paese, tra i capoluoghi con un numero di abitanti analogo a quello di Messina, il confronto è ancora più pesante. Se a Messina (243mila ab.) il Comune destina appena il 9,5% delle Spese correnti al settore dei servizi sociali, a Verona (265mila abitanti) oltre il 20% delle spese correnti va in servizi sociali così come a Catania ( 296mila) il 13,7%. “Se in questi giorni qualcuno ha pensato di dimostrare che a Messina c’è un sovradimensionamento dei servizi sociali ha davvero fatto male i conti – ha spiegato Angela Passari -. Il nodo è un altro: da oltre vent’anni si erogano i medesimi servizi con le medesime modalità senza alcuna modifica nonostante le esigenze della popolazione siano cambiate”.
“Da oltre due anni come Funzione pubblica e come Cgil di Messina chiediamo al sindaco Buzzanca e all’assessore Aliberti, come prima l’avevamo chiesto al sindaco Genovese e ai Commissari, l’emanazione di seri bandi di gara per servizi sociali basati sulle reali esigenze dei cittadini e non su quelle della politica, che prevedano la selezione di soggetti seri, affidabili e competenti, un adeguato finanziamento dei settore, meccanismi di trasparenza e verifica della qualità dei servizi, rispetto e garanzie dei diritti dei lavoratori, e l’adozione di procedure che diano stabilità e continuità ai servizi nell’interesse tanto dei lavoratori quanto dei cittadini”, ha concluso Crocè.
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