Lo storico orologio del comune, ad Ucria, da circa sei anni non funziona. Inesorabilmente fermo. Ma c’è un preciso impegno del sindaco per ripararlo: servono poco meno di 4.000 euro. Un impegno di non poco conto che solamente chi ama il suo paese può garantire.
Un impegno, spiega il sindaco, che va oltre l’aspetto economico, con buona pace oltre che dei rosiconi anche di chi, disturbato dal battere del rintocchi, si avvolge nella questione tra “antico e vecchio orologio”.
Il silenzio della piazza di Ucria presto tornerà ad assere interrotto dallo scandire del tempo battuto dall’orologio.
Il sindaco del centro nebroideo Enzo Crisà spiega che l’amministrazione comunale sta tentando di ripristinare la situazione.
“L’orologio ha un meccanismo molto raro, tra i pochi ancora funzionanti. Una meraviglia di meccanica – quasi a sottolineare che non è un rottame come qualcuno lo definisce – ma con costi per la manutenzione esorbitanti – puntualizza Crisà – visto il bilancio approvato. Sulla mia scrivania ho già acquisito il preventivo per far riparare l’orologio, poco meno di 4.000 euro e questo, a breve, dopo sei anni di blocco, tornerà a funzionare”.
Un impegno di non poco conto che solamente chi ama il suo paese e ne ha cuore le tradizioni può garantire.
Un impegno che va oltre l’aspetto economico e che ora va assolto, sottolinea Crisà – anche se non era mai stata una promessa detta in campagna cittadina.