Anzi, fondamentalmente, in maniera diretta o indiretta, le fiondate sono state dirette verso l’avversario da battere… Pippo Lacco. E’ il gioco della politica, ma anche un rispondere a quanto detto nella giornata della presentazione della sua lista. Con il sindaco hanno parlato Domenico Raffaele, Mauro Scaffidi, Gaetano Scaffidi e Peppe Miraglia. Domani il sindaco replica ancora alla Sala Rita Atria e domenica, al palatenda, Laccoto e Garito chiudono questa prima settimana elettorale.
Serata fredda,m quasi invernale, quella che ieri non ha fatto desistere comunque aficionados, curiosi, avversari, a scendere in pizza per ascoltare il secondo comizio di Irene Ricciardello.
A presentare i candidati che hanno comiziato è stata la stessa sindaco ed ha iniziato l’assessore designato, Domenico Raffaele.
Turismo, centro storico, quotidianità brolese sono stati i temi su cui ha condotto il suo intervento, dedicando spazio anche al”nuovo” turismo, che immagina per Brolo, dove la sinergia tra commercio e flussi di persone che possono anche provenire dall’hiterland dovrebbero mettere in moto economia, posti di lavoro, quindi occupazione e futuro.
Peppe Miraglia, l’attuale presidente del consiglio, ha raccontato di questi cinque anni di amministrazione, del lavoro fatto dal e in consiglio comunale, ha ironizzato sul fato “che abbiano risolto e svolto quel primo punto messo nel programma elettorale di Pippo Laccoto” riferendosi ai bilanci comunale ora approvati, poi si è soffermato – in maniera sofferta – sul cinema e sulle problematiche che ancora non hanno permesso di riattivarlo.
Per lui questa amministrazione ha ridato dignità amministrativa al paese ha evidenziato la compattezza della squadra, passata e futura, stoccando poi sul fatto che “la politica non fa divenir imprenditori”.
Mauro Scaffidi, lui che è del castello e che in piazza Roma ci ha anche giocato a calci da bambino, ha parlato ovviamente di centro storico, del suo rilancio, di quella piazza che dovrebbe divenir l’ingresso buono per accedere al borgo.
“Infondere fiducia e non rabbia, ascoltate prima di agire” dice Mauro . Per lui la politica non è potere ma servizio.
Compone un patto con la”sua gente” quello di mettere a disposizione le sue competenze.
“Sono convinto del buon che può fare Irene, e solo quest squadra, al paese” e poi ricorda che il periodo cupo che Brolo ha attraversato viene da un’eredita passata ” in cui è stata parte attiva Laccoto” ove è stato – evidenzia Mauro – sindaco prima e assessore poi.
Poi concorda con Domenico Raffaele sulla necessità di rivalutare il Centro Storico e sulla necessità che “non si può tornare indietro”.
Quello di Gaetano Scaffidi, attuale vicesindaco, bisogna dir subito che era un comizio atteso.
Il suo intervento, scivola via tranquillo, anche se Nuccio Ricciardello diventa oggetto di qualche affiorante polemica.
Lui si sofferma su quanto fatto in questi cinque anni, rifiuto l’etichetta di essere stato promotore dello scontro sociale, anzi evidenzia come in questi anni sia “stato massacrato anche sul piano personale e professionale” di gratuiti attacchi.
” Ma non piegherò mai” dice sicuro.,
Tributi, bilanci, contenzioso sono stati i terreni di lavoro delle sue deleghe – Parla del restyling della villa, dei lavori al cimitero, di sfalcio, discarica, videosorveglianza. Della presenza dell’amministrazione nel quotidiano, delle risposte date sempre all’utenza, tra telefono e social, anche quelle che fanno male e non sono accondiscendenti.
Per lui la politica, che deve vincere, deve essere quella della coerenza e delle buone regole.
Chiude il comizio Irene Ricciardello.
Lei risponde sulla questione dei Precari, sulle accuse mosse di “costruire muri”… “Io costruisco ponti e pure bene” dice ironicamente.
Per lei piazza Roma è molto più della piazza che è.
“Qui è il cuore di Brolo. Ecco, oggi parlar qui è prendere l’impegno che quest’area sarà totalmente rivoluzionata nel rispetto della tradizione e della sua storia.
Un progetto che la legherà tra via Roma e la Villa comunale, che la legherà al nuovo volto del paese che ora, superata la questione dei bilanci, finalmente e per volontà della mia amministrazione, approvati dal ministero si potrà fare”.
Pii ritorna a parlare dei bilanci, ei finanziamenti avuti, delle difficoltà di amministrare senza fondi.
“Questa amministrazione lascia al paese gli atti in regola. […] Abbiamo pagato, come voi cittadini, lo scotto del dissesto che vi giuro nè noi, né voi avete voluto. Ci è caduto sulle spalle, anzi sulla testa per quanto fatto da altri.”
Parla del centro storico, del gran lavoro fatto dal consigliere-architetto Salvo Gentile e dall’assessore Marisa Bonina per dar vita a quello che è futuro sviluppo del borgo antico grazie al piano particolareggiato.
“Ed ora con i bilanci risanati possiamo farlo” alludendo anche agli interventi nel Borgo dove pensa anche di attuare una politica di incentivi per chi oltre ad aprire botteghe e, negozi e ristoranti ci vorrà vivere stabilmente.
Accusa che oggi specula “toccando il ventre molle del bisogno questo per lei è certamente un gesto miserevole.
La piazza, infreddolita applaude.
I prossimi appuntamenti
Per il candidato Irene Ricciardello:
Domani, sabato 13 aprile, alle 19,00 alla sala Rita Atria.
Per Garito e Laccoto, domenica, appuntamento al palatenda.
Garito presenta lista, e programma alle 16,30
Laccoto, comizierà, subito dopo alle 18,00. Certamente c’è attenzione alle sue repliche.
Infatti lui dice: “Illustreremo le nostre idee e i nostri progetti per la crescita economica e culturale di Brolo – afferma Giuseppe Laccoto – ma sarà anche il momento giusto per parlare dei famosi bilanci riequilibrati.
Abbiamo le idee chiare su come rilanciare Brolo iniziando a garantire i servizi ordinari senza trascurare la necessaria programmazione – dichiara ancora il candidato Sindaco – ma vogliamo sottolineare con forza la necessità di riportare il cittadino al centro del dibattito politico e dell’attività amministrativa”.