“Ho conosciuto il dottor Vella per la sua scrupolosità e serietà, che gli ha permesso di assestare colpi micidiali alla mafia della bassa Quisquina, del Belice e dell’agrigentino in generale. Che il suo operato abbia dato fastidio a molti è ovvio, quello che è un po’ meno ovvio è che qualcuno sia riuscito a inserire un foglio con minacce nella sua agenda nel bel mezzo di un convegno all’interno di una scuola”.
Lo ha detto Sonia Alfano, presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di mafia, commentando le minacce ricevute dal pm di Sciacca Salvatore Vella lo scorso venerdì. Il magistrato si era momentaneamente allontanato dal tavolo dei relatori e al suo ritorno ha trovato un foglio di carta contenente minacce tra le pagine della sua agenda.
“Sono molto preoccupata, perchè il clima non è certo dei migliori in quella zona nè altrove – ha sottolineato – e questo episodio è particolarmente inquietante per la sua dinamica sospetta. Se ciò è accaduto infatti – prosegue Alfano – evidentemente il dispositivo di sicurezza presenta delle falle e va potenziato, magari revocando tutele e scorte a pseudogiornalisti al servizio del dominus”. “Magistrati come Salvatore Vella sono il cuore dello Stato e andrebbero protetti per la sacralità del loro contributo nei confronti di un Paese come l’Italia, martoriato dal fenomeno mafioso e dalle collusioni e devianze istituzionali” ha concluso.