Nella querelle innescata dal comunicato\interrogazione di Gaetano Scaffidi, con l’immediata replica da parte dell’assessore comunale Nuccio Ricciardello, poi ci mette il sale anche il consigliere d’opposizione pirainese, Salvatore Cipriano…”Sull’albo pretorio online del Comune di Piraino non risulta nessun atto di indirizzo”.
La nota di Gaetano Scaffidi è esplicita: “Dopo aver speso qualcosa come 70 mila euro, fra pompe varie e scavi del pozzo nuovo di Scinà, si è scoperto che da settimane stiamo attingendo acqua dal civico acquedotto del Comune di Piraino. Il tutto tenendo all’oscuro, cittadini, consiglio comunale e autorità preposte“.
Scaffidi documenta il suo dire con foto e per lui “il Comune di Piraino sta fornendo acqua , mediante un sistema improvvisato, al nostro pozzo di Scinà. Siamo veramente alle comiche, considerando la spesa sostenuta per questo nuovo pozzo”. Quindi affonda il colpo evidenziando che a suo modo di vedere “sulla gestione dell’intervento meno trasparente nella storia della pubblica amministrazione, è evidente la totale incapacità gestionale ed amministrativa della cosa pubblica da parte dell’esecutivo Laccoto” e quindi si chiede e chiede che il”sindaco farebbe bene a chiarire le circostanze che hanno portato a questa incredibile necessità. Per quale motivo si è reso necessario attingere acqua dal civico acquedotto del Comune di Piraino? Da quanto tempo viene attinta acqua dalla rete idrica Piraino? Con quale atto pubblico è stato previsto tale accordo? E chi lo ha eventualmente sottoscritto? In caso di positivo riscontro si chiede già da adesso eventuale copia della relativa documentazione. Se sono state riscontrate delle anomalie nella falda acquifera del nuovo pozzo, ed a quanto ammonta la portata in litri al minuto di tale falda? Se tale operazione tecnica è stata comunicata all’ASP competente e con quale atto eventualmente è stata fatta? Ed infine se l’allaccio alla rete idrica di Piraino comporta ulteriori costi ed eventualmente a quanto ammontano, in termini di consumo di luce e di manutenzione degli impianti?”
Immediata la replica da parte dell’assessore Nuccio Ricciardello che chiarisce evidenziando il motivo, razionale e pratico, delle scelte fatte.
“Abbiamo dimostrato grande senso di responsabilità perché facendo o un accordo col Comune di Piraino stiamo lavorando sul pozzo decina per spurgarlo completamente e nello stesso tempo stiamo garantendo la normale erogazione dell’acqua al Comune di Brolo il cantiere è ancora aperto e quindi non capiamo l’allarmismo il terrorismo politico che continua a fare Gaetano Sacaffidi Lallaro“. Poi continuando precisa:”Intanto non è necessaria nessuna comunicazione all’Aspe perché stiamo prendendo dell’acqua potabile delle condotte pubbliche del Comune di Piraino e la stiamo immettendo nelle nostre condotte“.
Sotto il profilo dei costi Ricciardello è chiarissimo:”le cifre che dice il consigliere d’opposizione, già ex vicesindaco del comune nella passata amministrazione, sono totalmente spropositate e e inoltre e stiamo facendo degli interventi di potenziamento dei pozzi, mi spiace dirlo, in quanto per cinque anni non è fa non è stato fatto nessun intervento né di manutenzione ordinaria né di manutenzione straordinaria. Quindi ritengo che gli attacchi che vengono fatti dal consigliere Gaetano siano solo ed esclusivamente per ritagliarsi un po’ di spazio di visibilità considerato il fatto che ormai e acclamato quanto poco si sia fatto nei passati cinque anni di amministrazione comunale“.
Ricciardello conclude “Ringraziamo come amministrazione comunale l’ingegnere Basilio Ridolfo e tutto l’ufficio tecnico in quanto stanno affrontando un’emergenza idrica con grande professionalità con grande serietà e con grande trasparenza ed anche Carmelo Arasi il responsabile di tutti i serbatoi comunali per il grande la grande professionalità che sta dimostrando in questa situazione“.
Ma entra nella vicenda anche il capogruppo d’opposizione di Piraino, Salvatore Cipriano, che mettendo un pizzico di sale, anzi di peperoncino evidenzia: “Sull’albo pretorio online del Comune di Piraino non risulta nessun atto di indirizzo da parte dell’esecutivo e nessuna determina da parte del responsabile del servizio in merito ad eventuali autorizzazioni. Non mi stupirei se Maurizio Ruggeri avesse disposto del civico acquedotto pirainese come se fosse un pozzo di sua proprietà personale però, il pozzo di casa vah!”
Anche su questo Ricciardello evidenzia. Ci sono le carte a posto. Possano star tutti tranquilli.