L’Unione per la Difesa dei Consumatori interviene sugli arretrati ATO
L’Unione per la Difesa dei Consumatori (U.Di.Con.) Provinciale di Messina, con sede a Capri Leone, richiede dei chiarimenti e chiede un incontro, in merito alla vicenda del pagamento delle bollette arretrate dell’Ato Me 1 in liquidazione.
Le bollette dell’Ato Me sono state presentate agli utenti, tramite ingiunzioni di pagamento a mezzo raccomandata, e si riferiscono alle annualità dal 2008 al 2012.
Questa la richiesta di chiarimenti integrale, presentata dall’U.Di.Con. il 21 Ottobre 2019:
L’U.Di.Con., sede Provinciale di Messina, si vede costretta ad esporre quanto segue.
Nell’ambito della propria attività, a difesa degli utenti e dei consumatori, la intestata Associazione ha appreso da organi di stampa di una possibile problematica, riguardante il pagamento della Tariffa di Igiene Ambientale (TIA).
Con riferimento alla problematica ad oggetto, è stato rilevato che la società “Ato Me 1 S.p.A. in liquidazione) – la quale si occupa della gestione dei servizi pubblici in materia di rifiuti in Provincia di Messina – avrebbe inviato agli utenti ingiunzioni di pagamento, a mezzo raccomandata, per crediti relativi alle annualità dal 2008 al 2012.
Ora, con riferimento alle suddette intimazioni, è stato rilevato che molti cittadini avrebbero ricevuto le intimazioni nonostante avessero già pagato il dovuto. Naturalmente ciò, laddove confermato, andrebbe a configurare un disservizio particolarmente tedioso per gli utenti in regola, costretti a ricercare le ricevute di pagamento e a richiedere l’allineamento dei pagamenti.
Alla luce di quanto sopra, non è da escludere che ci possano essere errori di sistema che inficiano la registrazione dei pagamenti.
Alla luce di quanto sopra esposto, l’U.Di.Con., nell’interesse dei consumatori che rappresenta, chiede alla società Ato chiarimenti in merito alla vicenda esposta, con particolare riferimento ai provvedimenti concreti che la stessa intende adottare.
L’U.Di.Con. chiede inoltre di essere convocata in un incontro ad hoc, per meglio esporre le succitate doglianze.