SALVATORE MEZZOPANE – Il Rosso del Corallo e della Passione
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SALVATORE MEZZOPANE – Il Rosso del Corallo e della Passione

DSC_0294mezzAnche a Brolo presentata l’ultima fatica poetica di Salvatore Mezzopane, un volume intenso e ricco di emozioni.

DSC_0249-1La presentazione alla multimediale di Brolo, voluta dall’assessore alla cultura Maria Ricciardello, con una serie di interessanti contributi che hanno arricchito la serata.

Splendido l’intervento introduttivo di Salvatore Di Fazio, critico letterario, che ha anche curato la prefazione del libro pubblicato dalla casa editrice Kimerik di Patti.

“In questa nuova silloge la poesia – ha detto Di Fazio – oltrepassa il velo delle apparenze, indaga più a fondo il segreteo del cosmo, si accosta con maggiore e più penetrante consapevolezza alla vertigine delle passioni e dei sentimenti, primo fra tutti quello dell’amore, avvolti come sono le une e gli altri da una cortina di nebbia attraverso la quale percepiamo e catturiamo frammenti, riflessi, schegge di quell’enigma infinito che, da una parte, è il mondo esterno e dall’altra, quello interiore”.

mezzo__e_vociCono Messina e Nino Ferrara hanno letto alcune poesie dell’autore, ma certamente un forte contributo a determinare l’intensità della serata l’hanno dato le altre due voci recitanti quelle di Ornella Fanzone e Beatrice Rasizzi Spurio.

DSC_0234-1DSC_0289-1“La poesia i Corallo Roso, ha concluso nel suo dire il professor Di Fazio, è la voce di chi si sente magicamente ostacolato da una impenetrabile parete di oscurità e vorrebbe compiere una fuga verso il cileo di libertà mentre invece è condannato a portare il gravame della propria insofferenza: io volo d’oblio/ in un’altra sfera/ sotto la clessidra rotta/ nel sootovuoto della vita/ nella sabbia senza mare, confortato solo dalle sillabate preghiere delle sue mobili onde”.

DSC_0342-1DSC_0307-1A condurre l’incontro è stato Saro Parisi, che ha visto anche la partecipazione di Daniela Buttò, dell’ufficio stampa della Kimerik.

Salvatore Mezzopane nasce a Sant’Agata Militello nel 1950 dove vive.

Dirigente amministrativo e Direttore della Biblioteca comunale, esperto in Comunicazione Istituzionale, ha lasciato l’attività nel 2009 per dedicarsi esclusivamente alla scrittura.

DSC_0332-1DSC_0253-1Esordisce  nel 1973 con “Il Coro delle Cose” poesie  Editrice Sicilia Nuova . Nello stesso anno gli viene assegnato  il I° Premio nazionale di poesia Città di Sant’Agata M.llo.

Viene riconosciuto  nel 1983 “cittadino illustre” della propria Città, per meriti  nel campo della poesia .

Vince altri premi e segnalazioni  e, premiato, al primo posto  al” Premio letterario Laurentum “on line 2010. Le sue poesie sono pubblicate in riviste letterarie e antologiche.

Dell’ autore hanno scritto e parlato : Giuseppe Amoroso – critico letterario, Vincenzo Consolo – scrittore, Salvatore Di Fazio –  critico letterario, Maria Grazia Lenisa – poetessa, Ignazio Buttitta – poeta dialettale siciliano, Melo Freni – scrittore, Pippo Rescifina – giornalista, La Fiera Letteraria – Roma, Il Giornale del Mezzogiorno – Roma, Il Corriere di Viterbo – Viterbo, La Gazzetta del Sud – Messina. Il Giornale di Sicilia – Palermo, Nuova Italia – Edittrie -Sant’Agata M., Il Gazzettino di Sicilia – Radio – Pa

La sua poesia:

MADRE DOLCISSIMA

Ti cercherò madre dolcissima

nell’ascolto

di mille sparsi frammenti

di memoria umana

nel canto di una nenia di natale

sul braciere che non dà più calore

mentre la solitudine spesso

insegue questa nostra vita

sul dorso già curvo della fine

la morte per te Madre

non avrà mai solitudine

ancora  sono al tuo seno

e ad’oriente laddove

sorge la divina luce

rivedo  “corpo ed anima”insieme

come due cavalli allo stesso carro

in un una indecifrata differenza

sempre allo stesso non declinato amore.

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A G.

Ora aspetta

non dormire sulla soglia del cuscino

appoggiati al fianco

concedimi lo sguardo come fosse

il tempo senza secondi

la fretta marcisce il fiore d’amore

questo pathos è d’ogni furore

umano e felino

sentire auree passioni

come uccelli senza bussola

dritti con le ali al tuo seno

ora potrai dormire

ed io sarò di veglia

in un  sensuale respiro

a svelarti il piacere

la notte non sarà buia

ma destino che s’avvolge

al tuo gomitolo avvolto

da premuti desideri.

 

RICORDI

Siamo al di là del brivido

che ci lasciava la pelle

come peli di cinghiale sparato

s’allontana col suo respiro il bacio

si arrendono le mani

come prigionieri presi

in guerra e non v’è mai vittoria

 ho ricordo di neve sulle pendici

di lievitate nuvole

a bassa quota  fringuelli

su distesi fili di lucI

li ascolto con tristezza

di quel  filo di canto

si fa sottile l’urlo dell’amore

aprendo finestre sempre chiuse

libertà vedo solo di un’isola arcana

tra prosciugate  lenzuola

v’è lunga trama

mi rincresce  il soffio di bollicine

verso la chioma che accarezzavo

ora vedo fuliggine forfora cinerina

quel giocare insieme  ormai

è favola  perdutamente via

come aquilone tonfa al suo volare

senza dove e qual luogo lo riposa

metafora smarrita d’ogni segno

farfalla senza polvere sui dorsi

pur sempre  bella e  immortale.

20 Marzo 2011

Autore:

admin


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