Lettera sulla inagibilità della piscina Cappuccini
Il signor Maurizio Parisi, praticante della piscina Cappuccini, ci ha inviato questa lettera con richiesta di pubblicazione. La piscina coperta dell’impianto di via Torrente Trapani, lo scorso 21 giugno, a causa del cedimento di una grossa trave in legno, ha subito il crollo di una parte della copertura. Adesso la struttura è inagibile e tutti coloro che ne usufruivano sono costretti a svolgere la propria attività nella vasca scoperta, con tutti i disagi che ne conseguono, dovuti alle condizioni meteo, che in vista della stagione invernale andranno a peggiorare. Di ciò, ovviamente, ne risentono particolarmente le persone con disabilità e gli anziani.
Al momento, tra il Comune di Messina e la ASD Waterpolo, che gestisce l’impianto dal 2012, è in atto un pesante contenzioso che riguarda la concessione della struttura, la quale necessita di urgenti lavori di ristrutturazione. Intervento che dovrebbe essere realizzato dal Comune.
L’appello del signor Parisi: “Vi supplico di incominciare a imparare a distinguere le responsabilità, gli effetti delle stesse, le colpe giudiziarie e politiche, dalle iniziative da prendere immediatamente, nell’interesse dei più deboli, e a prescindere di chi sia stata la colpa”.
La lettera – appello che riceviamo e pubblichiamo.
VI SPIEGO LA DIFFERENZA
di Maurizio Parisi
Anni fa ho subito un intervento chirurgico ad una gamba e mi è stato consigliato, come terapia riabilitativa, di praticare nuoto. Mi sono appassionato ed oltre agli evidenti ed immediati benefici fisici ho maggiormente apprezzato gli enormi benefici mentali che hanno migliorato la qualità della vita: maggiore energia, felicità, rilassatezza, migliore approccio ad affrontare gli impegni quotidiani. Il nuoto diminuisce lo stress, aumenta il buonumore e consente di dormire meglio.
Potrei continuare a lungo l’elenco dei benefici di questo sport, ma non scrivo per questo.
Nel frequentare la piscina Cappuccini sono rimasto colpito dalla presenza di molte signore particolarmente motivate e determinate, che hanno suscitato tutta la mia ammirazione, ma, soprattutto di molti anziani che con costanza e sorridente sacrifico praticano con energia ed evidenti risultati, questo splendido sport.
Ciò che più di tutto ha da subito catalizzato la mia attenzione è stata la partecipazione dei diversamente abili e delle loro famiglie. Ragazzi con gravissime difficoltà psicomotorie che in piscina migliorano il loro stato.
Mi ha però commosso il sorriso dei genitori e dei parenti di questi ragazzi che, nonostante la evidente enorme fatica del lavoro e della gestione di una situazione che definire complessa è solo un eufemismo, gioiscono sempre nell’accompagnare i propri cari in piscina e nel vederli in acqua.
Il tutto con una naturalezza e serenità disarmanti.
Incondizionata ammirazione va agli istruttori che con amorevole professionalità assistono questi ragazzi spendendo sempre tutte le energie possibili. È una professione che può svolgersi solo per AMORE del prossimo.
Ho detto ciò unicamente nel tentativo di rappresentare che la piscina non è solo svago, ma molto altro.
La struttura Cappuccini, in Via Torrente Trapani, è particolarmente bella e utile alla collettività perché dotata, tra l’altro di una piscina olimpionica di 50 metri ed una piscina coperta di 33 metri, unica a Messina.
La piscina coperta è preziosa perché consente di praticare l’attività sportiva per tutto l’anno a tutte le categorie di persone che ho appena rappresentato.
È però accaduto che nello scorso mese di giugno una parte di tetto della piscina coperta è crollato, impedendone la fruizione.
Sino allo scorso mese di ottobre la clemenza del tempo ha consentito l’utilizzo della piscina scoperta, oggi ciò è reso impossibile dal freddo, quantomeno dai non sportivi.
Cosa sarebbe successo in un paese civile?
In un paese civile l’unico, comune, interesse sarebbe stato quello di rendere, a qualunque costo, IMMEDIATAMENTE fruibile la piscina per i tanti amici diversamente abili, per gli anziani, per gli sportivi, per la città.
Non ho dubbi sulla buona fede del signor Sindaco e dell’amico Felice Genovese, presidente dell’Associazione Sportiva che gestisce la piscina Cappuccini, ma è INACCETTABILE che ad oggi legga solo di scambio di responsabilità.
Vi supplico di incominciare a imparare a distinguere le responsabilità, gli effetti delle stesse, le colpe giudiziarie e politiche, dalle iniziative da prendere IMMEDIATAMENTE, nell’interesse dei più deboli, e a prescindere di chi sia stata la colpa.
Ci sono esigenze che è necessario tutelare in modo preminente, che non possono essere condizionate dall’accertamento – comunque necessario e rigoroso – delle relative responsabilità.
Se non comprenderemo questo non possiamo meravigliarci che le nuove generazioni preferiscano andar via dalla nostra città.
Questa è, a mio avviso, la differenza tra un paese civile ed il nostro.