La nota dei consiglieri Tonina Costanzo, Paki Tramontana, Enza Stroscio, Melina Virzì, Giusy Cannata, Francesco Arrigo, Nicola Molica e Giovanni Franchina.
Noi sottoscritti consiglieri comunali a supporto dell’amministrazione Aquino comunichiamo la nostra decisione di “rinunciare formalmente ai 20 giorni previsti dall’art. 227 comma 2 del TUEL (d.leg. 267/2000)” prima della votazione per l’approvazione del rendiconto di gestione dell’anno 2018, requisito necessario per poter portare in aula il punto e aprire la discussione relativa all’approvazione del rendiconto (vedi nota Commissario ad acta del 21/12/2019)
Ferme ed impregiudicate le prerogative di tutti i consiglieri comunali, riteniamo che valga ben la pena di rinunciare a tale termine, peraltro previsto per consentire ai consiglieri un attento esame degli atti, per conseguire il condiviso obiettivo di giungere entro l’anno alla conclusione dell’iter di stabilizzazione dei 92 lavoratori contrattisti del nostro Comune, costretti da un trentennio ormai a convivere con la spada di Damocle del rinnovo annuale del contratto di lavoro e a cui, invece, possiamo garantire la serenità e la stabilità di un contratto a tempo indeterminato.
L’approvazione del rendiconto di gestione, su cui si è peraltro già espresso positivamente anche il Collegio dei Revisori dei Conti, è ormai l’ultimo ostacolo al raggiungimento di questo importante obiettivo!
Dopo la richiesta avanzata dall’Amministrazione, confortati dal positivo giudizio dei Revisori e motivati dalla volontà di non prolungare l’agonia di 92 famiglie, quindi, rinunciamo volentieri al termine di 20 giorni e ci auguriamo che analoga decisione assumano anche gli altri componenti del Civico Consesso.
Peraltro, a far data dall’1.1.2020, con l’entrata in vigore del disposto dell’art. 33 del c.d. decreto crescita e la conseguente modifica dei parametri per l’assunzione di personale, potrebbero insorgere difficoltà nel completamento dell’iter di stabilizzazione.
Al di là di qualsiasi logica di appartenenza di gruppo, ci rivolgiamo dunque ai colleghi di opposizione utilizzando le parole del nostro amato Presidente della Repubblica, il quale si è rivolto alle massime cariche dello stato in questi giorni, citando le parole del compianto statista A. Moro
“..anche se talvolta profondamente divisi, sappiamo di avere in comune, ciascuno per la propria strada, la possibilità e il dovere di andare più lontano e più in alto. Non è importante che pensiamo le stesse cose. Invece è di straordinaria importanza la comune accettazione di essenziali ragioni di libertà, di rispetto e di dialogo”.