CE LO MERITIAMO CDL?
“inviato per punirci o mondarci dei nostri mali”.
Breve considerazioni a margini di una città che lo osserva e che viene osservata.
Ovvero, come abbiamo trattato la nostra amata (?) Messina (almeno a partire da inizio anni ’60) per farci considerare la sindacatura di Cateno De Luca “un male necessario” o – nella migliore delle ipotesi – una amara medicina da ingoiare (turandosi, alla Montanelli, il naso) per tentare di guarire una città malata”?
Se vi fosse “una giustizia divina” (il Dio dei cristiani o gli Dei ellenici e romani) verrebbe da pensare che Cateno ci sia stato “inviato per punirci o mondarci dei nostri mali”.
Una “catarsi”, una “punizione biblica” da accettare con sopportazione e fatalismo.
Una “lezione” o un monito per spingerci a trovare all’interno della nostra comunità quelle risorse spirituali e culturali residue, affinché si possa “ripartire” in modo serio e soprattutto senza mai più essere “costretti ad affidarci” a personaggi tipo Cateno De Luca.
Un sindaco che tuttavia andrà giudicato, alla fine dei cinque anni di mandato, per i risultati raggiunti e non solo per le “uscite ad effetto mediatiche” e da scontato “avanspettacolo” cui ci ha abituati.
Ed ho purtroppo il timore che la sua sindacatura possa “sembrare” o addirittura essere complessivamente “migliore” rispetto alle precedenti.
Il che vorrebbe dire che (salvo sue diverse e più alte “aspirazioni” politiche) sarà il “nostro” sindaco per diversi anni. E francamente (considerato il livello delle “cosiddette” élites messinesi) non so se augurarmelo o temerlo.
Antonio Arena,