ADRIANA GAGLIO – La dipendente brolese non doveva essere trasferita
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ADRIANA GAGLIO – La dipendente brolese non doveva essere trasferita

Arriva la conferma della orte di Appello di Messina: “La dipendente non doveva essere distaccata all’ufficio del giudice di pace di Sant’Angelo di Brolo!”

Il comune di Brolo condannato a pagare le spese processuali

La corte d’appello di Messina conferma quanto disposto in primo grado dal tribunale di Patti nell’ottobre 2018. La dipendente comunale di Brolo Adriana Gaglio non doveva essere distaccata all’Ufficio del Giudice di Pace di Sant’Angelo di Brolo, ha subito un demansionamento ed il provvedimento, in ogni caso, sarebbe stato dovuto essere adottato dalla Giunta e non dal Sindaco.

Il giudice ha condannato il comune di Brolo a pagare le spese processuali.

La vicenda era  iniziata all’indomani delle elezioni del 2014. Ad adottare la decisone fu l’appena nominata sindaco Irene Ricciardello e la Gaglio andò a lavorare a Sant’Angelo di Brolo, per una convenzione in atto, tra i comuni di Brolo, Piraino, Sant’Angelo di Brolo, Ficarra e Sinagra per il mantenimento in funzione dell’ufficio del giudice di pace. Una scelta che di fatto la allontanava dalle proprie mansioni presso il comune di Brolo e bollata come “scelta politica”.

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La Gaglio contestò il provvedimento, sia perché non aveva dato il consenso al distacco, sia per il demansionamento e propose ricorso al giudice del lavoro del tribunale di Patti che dichiarò illegittimo il provvedimento, ordinando al comune di Brolo di riassegnare la dipendente alle mansioni equivalenti a quelle di inquadramento.

Il comune non diede esecuzione all’ordinanza del giudice La Spada, presentò reclamo, che fu accolto nell’aprile 2016. La Gaglio, a questo punto, propose ricorso ordinario ed il comune di Brolo si costituì in giudizio, e nell’ottobre  del 2018 il tribunale di Patti annullò il provvedimento del comune di Brolo, ordinando all’amministrazione di riassegnare la Gaglio alle mansioni equivalenti presso il comune. Ma anche questo adempimento cadde nel vuoto.

Il comune di Brolo propose ricorso in appello e la corte d’appello di Messina ha confermato la sentenza di primo grado. Per la cronaca la Gaglio da un anno lavora nuovamente al comune di Brolo, qui è dirigente dell’area amministrativa.

 

20 Giugno 2020

Autore:

redazione


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