Che c’azzeccano Marinelli, Boscolo e Carraro col basket?
– di Claudia Lentini –
Da l’avvio ai playoff di serie B dill, girone D, il match che ha visto contrapposte Upea e Basket Ceglie, rispettivamente prima ed ottava nella griglia di partenza, gara ad esclusivo appannaggio paladino e conclusasi col punteggio di 82 a 59. Alla determinazione della formazione pugliese, giunta a Capo d’Orlando con l’intento di rinnovare la ‘fortunata’ trazione playoff delle ultime vincenti, si è contrapposto il coriaceo orgoglio della compagine allenata da coach Peppone Condello, condizionato da un’imprevista panchina a sette, oggi forse penalizzato anche dall’infortunio accorso a Martin Caruso durante la gara.
Lo diciamo subito e senza mezzi termini, non è stata una partita, non possiamo raccontare la gara di Capo d’Orlando sotto il profilo tecnico-tattico perchè in quest’occasione il basket, lo sport in generale, è stato mortificato, oltraggiato, dall’inqualificabile comportamento in campo di Marinelli prima, avvezzo a simili comportamenti oltremodo antisportivi, e dalla coppia arbitrale veneta poi, Boscolo e Carraro, decisamente non all’altezza di gestire una qualunque partita, decisamente manchevoli dei fondamentali requisiti minimi previsti per la funzione svolta, nonché impreparati sotto il profilo normativo come si è potuto constatare ieri sera al PalaFantozzi. Non è stata una partita di basket, ma una sequela d’azioni irresponsabili, scontri fisici che nulla hanno a che vedere col concetto di “mani addosso”, al di là ed oltre ogni plausibile giustificazione di “virile cattiveria agonistica”. In un clima di rissa continua, solo la sanissima testardaggine di Peppone Condello, mai domo, ha potuto tenere a bada, per così dire, il generale nervosismo e quindi portare a buon fine la gara, il cui punteggio, nonostante la positività, non fa giustizia dei reali valori in campo, troppe le differenze tra le contendenti, in un clima di sereno e leale scontro agonistico avrebbe potuto segnalare molto di più.
Alla luce di quanto visto ieri sera, nulla di buono è ipotizzabile per gara 2. Giovedì 5 maggio l’Upea farà visita al Ceglie… l’auspicio degli sportivi, quello di una più volte sollecitata assunzione di responsabilità federale, nello specifico inerente le designazioni arbitrali, una maggiore competenza delle giacchette grigie sarà indiscutibilmente utile a tutti oltre che al buon gusto sportivo.
Primo parziale di gioco – Gara ostica fin dalle prime battute, a 7.17 sblocca gli affanni offensivi Upea una tripla di Gionata Zampolli, uomo match dalla progressione fulminante, in grado di bruciare istantaneamente gli avversari. Pesantissimi ‘giochi’ difensivi, si fa per dire, spesso decisamente oltre il limite e raramente sanzionati, hanno fatto si che il parziale mantenesse un sostanziale equilibrio in punteggio, Ceglie spavalda, Upea contratta, fino al sorpasso a tre minuti dalla fine, 18/16, infine 22/18. Il parziale vantaggio ha anche registrato un’indiscutibile nervosismo casalingo, Upea sorpresa dalla pesantissima aggressione avversaria, ciò senza togliere merito all’azione di atleti quali Saponi, Caprari ed il già citato Zampolli, sul fronte avversario, Motta e De Bellis, protagonisti d’insaccate vincenti. Non inseriamo Marinelli nella lista dei meritevoli da scout, perché i numeri non interpretano al di là della statistica.
Secondo quarto – Primi due liberi recuperati all’avvio dall’abile Albertinazzi, a seguire Caruso 26/18, al secondo minuto di gioco fa l’ingresso in campo l’ex Brunetti che prende posizione su Agosta, poi una serie di cambi tra le fila Upea fino al 31/20 di Caruso in tripla a cinque minuti dalla fine. Da questo momento in poi il buio, all’intensificarsi delle ‘scorrettezze’ targate Marinelli, (ironico eufemismo), corrisponde il totale, penoso blackout arbitrale, aumenta il nervosismo in campo che porta dritto ad una ‘furbata’ del numero 19 pugliese: su rimessa laterale, a gioco fermo, Marinelli aggredisce fisicamente Agosta, il giocatore paladino reagisce istintivamente alla dolorosa stretta al ventre inflittagli dal furbo avversario rimediando conseguentemente, manco a dirlo, la sorprendente e per nulla salomonica, sanzione tecnica arbitrale. Gioco fermo, contestazioni, s’accende la tifoseria paladina che non ci sta a subire, che prova a difendere i suoi uomini con l’unica arma in possesso, la contestazione, tentennamento arbitrali, consultazioni e due liberi a Ceglie. Buono il primo, a vuoto il secondo, Albertinazzi ci mette del suo e rimedia un tecnico per proteste, insomma tutto e di più… riprende il gioco, Zampolli in progressione offensiva ed è 37/24 a 3.31 dalla pausa di metà gara. Cambia volto l’Upea, arrabbiata, determinata a dimostrare il suo valore oltre ogni scorrettezza, oltre ogni incompetenza e sul 46/28 si va al meritato riposo.
Terzo quarto – Una tripla di Zampolli apre le danze Upea, tanta fatica e buona energia nervosa portano a compimento una non facile ripresa, Ceglie non molla, si accendono gli animi anche per Damiano Foggiano, in un clima abbondantemente compromesso da più parti, in particolar modo dalla coppia arbitrale, decisamente fuori e non al di sopra delle righe, ma ecco coach Condello, suo il 61/51 finale.
Ultimo parziale di gioco – In totale recupero l’Upea nonostante l’assenza di Caruso infortunatosi ad un ginocchio, a 7.45 dalla fine il tabellone segnava un rotondo 68/51. Sul 72/54 registriamo un mancato sgambetto su Zampolli in progressione, regalo del solito ‘furbone’ n. 19, incoraggiato dell’arbitrio conferitogli dalle casacche grigie, il gesto innervosisce ma non doma il valente attaccante paladino. A tre minuti dal termine, sul 75/54 abbando il campo Damiano Foggiano sanzionato di 5 falli, il giocatore si rende così protagonista di un indecoroso show, strali, saette contro l’ignaro, quanto stupito Peppone Condello, malumore poi recuperato da Foggiano a fine gara. Non c’è più storia, nonostante tutto non c’è più storia, in campo le giovanissime leve Upea, Albertinazzi manovra in favore di Crisà desideroso di registrare una tripla playoff ma ecco Brunetti.. vince facile lui, una stoppata e tanti, troppi, facili cm/h di differenza col giovane paladino. 82/59
ORLANDINA vs CEGLIE 82 – 59 (22-18, 24-12, 15-21, 21-8)
ORLANDINA: Persini 2, Caruso 7, Agosta 8, Caprari 19, Albertinazzi 7, Zampolli 23, Caula n.e., Saponi 11, Crisà, Rossi 5. Allenatore Codello.
CEGLIE: Marra 2, Brunetti 3, Consoli 3, Faggiano 3, Chirico 15, Ucci, Motta 13, De Bellis 13, Marinelli 7, Laneve n.e.. Allenatore Binetti.
ARBITRI: Enrico Boscolo e Sebastiano Carrao.